(tra -- Ci sono i pensieri)
28 Gennaio 2010, deposito Yellow Box del molo Daikoku.
Era il momento del gran finale, era arrivato il momento
della verità… Il destino del mondo si giocava in uno squallido magazzino di
porto. E li erano presenti le più grandi menti americane e
giapponese: dalla parte dell’america, Near, a
comando dell’SPK, dall’altra Elle, o Light Yagami, o
meglio ancora Kira. I membri dell’SPK e del quartiere
generale erano presenti attorno ai loro capi.
Near: Signori, sta per arrivare
un'altra persona… colui che ha in mano il Death
Note. X kira… o meglio, Mikami.
Sa che questo è il luogo… e il suo compito è di ucciderci. Tutti tranne uno, il vero kira.
Matsuda: Ma allora dobbiamo
impedirglielo!
Near: No, lo dobbiamo lasciar
fare. Sarà la prova finale di colpevolezza.
Aizawa: Ma così moriremo!
Near: si sbaglia ancora, ho
sostituito le ultime pagine di quaderno, non moriremo.
Yagami: --Idiota!
Quello che hai sostituito non era il vero quaderno! Morirai—
La porta si apre di poco
Near: Eccolo! Per favore, non
muovetevi! Non abbiate paura, non succederà niente
Meno di un minuto dopo, X Kira fu
invitato ad entrare. Teru Mikami
sorrideva, quasi rideva. Mostrò il quaderno.
Mikami: Ho scritto! Mancano pochi
secondi… 3 secondi… 2 secondi… 1…
E arrivò lo zero. Ma nessuno cadde. Gli uomini dell’SPK
immobilizzarono Mikami. Near
raccolse il quaderno, e mostrò che mancava solo un nome. Quello di Light
Near: “Questo ti inchioda Kira! Sapevo che quello che aveva con se Mikami non era il vero quaderno, e che il
vero Death Note era in una cassetta di una
banca! Ho sostituito completamente quello vero con una perfetta imitazione,
grazie a Gevanni! E’ finita”
Prima che Light potesse dire
qualcosa, però, Mikami esplose in una risata malefica
Mikami: “Si, è finita! Dovevi
imparare meglio le regole del Death
Note, moccioso! Me ne sono bastate due. La prima, se scrivi prima la
causa e le condizioni di morte, e dopo il nome, il Death Note avrà comunque effetto”
Near: “Non centra niente, non hai
scritto nessuna condizione, e comunque questo quaderno era un falso”
Mikami: “La seconda regola… puoi
uccidere qualcuno anche su un foglio strappato dal quaderno. A proposito, ho
strappato un foglio quando sono andato in banca. E la
condizione che avevo messo, era di farvi morire di arresto cardiaco 10 secondi
dopo aver finito la mia spiegazione. Il tempo per farvi realizzare il vostro
FALLIMENTO”
La risata di Mikami fu seguita
dall’urlo di Matsuda, che cadde in ginocchio. Erano
tutti paralizzati, anche Light, dallo stupore. Dieci secondi dopo, caddero
tutti a terra contemporaneamente. Near cadde sopra i
suoi pupazzetti. Light cadde in ginocchio. Solo Ryuk
e Mikami rimasero in piedi sghignazzando.
Light: “E’ finita… Non c’è più nessuno a contrastarmi…
Grazie, Mikami!”
Mikami: “Dio, io sono il tuo servo
più fedele. Andiamo via da qui, però.”
Light: “Giusto, andiamo… Andiamo a costruire un nuovo
mondo!”