Capitolo 1
Specifico
come prima cosa che, per mia grande sfortuna, i Jonas non mi
appartengono (me tapina) e che non voglio rappresentare alcun aspetto
del loro carattere.
Mi auguro che questa fanfiction vi possa piacere. In fondo ho scritto delle note basilari ^^.
Buona lettura.
Capitolo 1: Who Am I?
"I keep running
But I haven't found myself yet."
Lets - Keep Running
Correvo nel buio.
Quel corridoio era lungo, sembrava non finire mai.
Poi
lo vidi.
Il chip.
Messo lì, sotto ad una teca, illuminato da una luce
azzurra.
Resistetti all'impulso di correre a prenderlo.
Aprii lo zaino e
tirai fuori uno dei miei assi nella manica migliori: la boccetta con la
polverina magica, la definivo io.
La lanciai davanti a me e, come mi
aspettavo, sottili raggi rossi strettamente intricati tra loro comparvero nella
distanza che mi separava dal chip.
"Raggi laser," pensai "notevole".
Feci
un salto in avanti, due capriole a destra e strisciai per terra.
Arrivai
dritta dritta alla teca senza far scattare nemmeno un allarme.
Adagio, svitai
le viti del vetro che ricopriva l'oggetto desiderato e sollevai la
copertura.
Lanciai polverina anche sul chip.
Un raggio più grande, rosso
lo inquadrava dall'alto.
Bastava muoverlo di un centimentro e il raggio
l'avrebbe segnalato.
Presi dallo zaino uno specchietto e più veloce che potei
lo infilai sopra il chip: in questo modo il raggio laser si sarebbe riflettuto
sullo specchio e l'allarme non sarebbe suonato.
Presi il chip e lo sostituii
con un altro, poi tolsi lo specchio e rimisi a posto.
Ripassai la tela di
fili inconsistenti rossi, quindi mi diressi verso l'uscita.
All'improvviso,
però, le luci si accesero.
Due grossi uomini bloccarono il
corridoio.
-Dove credi di andare, fanciulla?-
-Beh, sai... Gli impegni di
lavoro.- risposi con non-chalance.
-Ern- si rivolse all'altro
-bloccala-.
Ern cominciò a correre verso di me.
"Fatti sotto"
pensai.
Quando fu abbastanza vicino, cominciai a sfruttare le mie abili
qualità da karateka, però il bestione se la cavava.
Ebbi comunque la meglio
io.
Quando Ern fu K.O., l'altro passò alla carica.
Gli bloccai un braccio
dietro la schiena e lo atterrai.
-Mai sottovalutare l'avversario. Nemmeno se
è una fanciulla.- commentai
-Ok, basta così- esordì una voce alle mie
spalle.
Non mi girai.
Lasciai andare l'uomo, un sorriso sulle mie
labbra.
Guardai il primo che avevo steso e gli gridai
-Ehi, Ern te la sei
cavata bene, stavolta!-
-E tu continui sempre a battermi... Sei davvero la
migliore!- ribattè lui alzandosi da terra.
-Già, continui a migliorare ogni
giorno!- annuì l'altro
-Felice di sentirtelo dire, Tom!- mi inchinai
ridendo
-Sei stata sufficiente, niente di più- continuò la voce alle mie
spalle
Finalmente mi girai.
-Che vuoi dire con sufficiente?-
borbottai
-Non ti sei chiesta perchè sono arrivati loro?-
-Non lo so. Non
ho fatto scattare l'allarme.-
-Mai hai dimenticato di disattivare una delle 7
telecamere della sala.-
-Stai scherzando?-
-Guarda tu stessa.-
Mi fece
vedere i monitor con tutte le telecamere: erano tutte fuori onda tranne
una.
-Maledetta videocamera-
-Non è del dispositivo, la colpa. Sei stata
imprudente. Là fuori- e sottilineò le ultime parole -non avrai il
tempo di dire "maledetta videocamera". Ti avranno già uccisa. A meno che tu non
riesca a fuggire.-
Sbuffai. Odiavo quando mi faceva notare i miei
errori.
-Non posso dire che tu non sia stata abile. Ma devi lavorare sui tuoi
errori.-
-E va bene-
Feci per andarmene quando il mio interlocutore parlò
ancora
-In ogni caso... Complimenti, Camaleonte.-
Mi fermai e
sorrisi.
-Grazie... Lince.-
Forse vi devo un minimo di
spiegazioni.
Io sono il Camaleonte.
Il mio vero nome è Camille ma qui sono
solo Cam il Camaleonte.
E non mi dispiace.
Essere un camaleonte, nella mia
situazione, non è affatto un dispregiativo... Anzi. E' il top.
Che
situazione?, chiederete voi.
Beh, quando si è la migliore spia sedicenne del
mondo, essere capace di mimetizzarsi e di non essere riconosciuta è una fortuna,
non credete?
Sorpresi, eh?
Si, sono una spia.
Lavoro per
un'intelligence segreta il cui nome comune è l'Agenzia.
Sono nata e cresciuta
qui.
Posso vantarmi di essere quasi la mascotte dell'organizzazione ma sono
uscita in missione raramente e sotto stretto controllo dei miei superiori.
E
sono fondalmente una James Bond versione femmina che saprebbe uccidere un uomo a
mani nude in 15 diverse maniere.
Quello con cui ho parlato prima...
Lui è
Lince. Uno dei mitici agenti segreti dell'Agenzia. Per non dire quello più
mitico.
Una carriera passata tra viaggi intercontinentali e missioni che
avrebbero potuto essere fatali.
Eppure lui è ancora qui.
L'unico momento
di debolezza in tutta la sua vita l'ha avuto con una donna (indovinate? sempre
un agente segreto) che lavorava per la nostra rivale da sempre: l'Earth
Intelligence.
Si sono innamorati.
Lui è finito a letto con lei e lei è
rimasta incinta.
Purtroppo l'Agenzia non poteva permettersi che una cosa del
genere rimanesse senza controllo, così hanno riportato entrambi alla nostra
sede.
Con la sola differenza che dopo il parto, la donna fu uccisa.
Si.
Uccisa.
E lui venne incaricato di allevare la bambina come un agente
segreto.
E, provate ad azzeccare chi è la bambina?
Se avete
azzeccato...
Si, sono io.
La giovane Cammie.
Non ho mai conosciuto mia
madre, ma sono stata quasi adottata da tutte le agenti segrete del
posto.
Sono cresciuta in una grande famiglia, dove però non ho mai conosciuto
un vero affetto materno... E nemmeno paterno.
Lince mi vuole bene.
Ma
sembra che lui non mi riconosca come sua figlia.
Solo come un'allieva.
Ma
questo non mi da fastidio.
Ricordate? Sono una macchina da
combattimento.
Nient'altro.
Innanzitutto vorrei specificare
che questa ff è nata circa un anno e mezzo fa. O almeno la sua
idea.
Aggiungerei poi che dopo aver letto il libro di Ally Carter, Spy Girls,
ho trovato spunti interessanti.
Il nome della protagonista della ff è quello
della protagonista del libro ^^ (cioè lei nel libro si chiama Cameron, detta
Cammie, il Camaleonte) quindi do tutti i copyright a Ally Carter per il nome.
Spero che vi piaccia come inizia... Vedrete presto i
Jonas, che ruolo avranno...
Bacioni!
Letizia
p.s. Il pezzo all'inizio deriva da una mia canzone ^^.
Un bacio.
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