Spock tentò di aprire gli occhi. Le sue palpebre erano insolitamente pesanti. Quando la luce colpì la sua pupilla avverti un dolore lancinante alla testa. Le richiuse immediatamente e cercò di riportare alla mente il suo ultimo ricordo. Si certo! Aveva accompagnato sua moglie Nyota Uhura sulla terra, all’accademia della flotta astrale, dove avrebbe preso parte a un corso di aggiornamento professionale. Poi era risalito sulla navetta e guidato tranquillamente alla volta dell’enterprise. Poi qualcosa doveva essere accaduto altrimenti non si spiegava come fosse passato dalla posìzione seduta, assunta mentre guidava la navetta, a quella sdraiata in cui si trovava ora . A proposito dove si trovava ora ? Non riusciva a cogliere nulla di famigliare , ne un odore ne un rumore. Era un luogo in cui non era mai stato prima. L’unico modo di sapere era aprire di nuovo gli occhi. Prima però decise di concentrarsi. I vulcaniani affermavano di poter sconfiggere il dolore semplicemente controllandolo, come facevano con le emozioni. Lui però non era del tutto vulcaniano ,e il trucchetto , sempre ammesso che funzionasse, non gli era mai del tutto riuscito. Ci provò per qualche minuto poi decise che un ‘aspirina avrebbe funzionato meglio. Quindi si arrischiò a riaprire gli occhi. Riusciva a stento a crederci .Era nel posto in cui era più logico che si fosse: nell’infermeria dell’enterprise. Eppure era certo di non averla riconosciuta. Che strana sensazione di dualità stava provando!
”Ben svegliato signor Spock , come si sente?”A porgli la domanda era stato il dottor McCoy che lo fissava con sguardo professionale e compunto.
”Avverto un lancinante mal di testa.” Rispose il vulcaniano tirandosi su a sedere sul letto.”Cosa mi è accaduto?”
”La sua navetta ha attraversato un campo di microsingolarità quantiche che ha danneggiato i motori e il sistema di aerazione. L’abbiamo trovata in stato di semi asfissia. Nessun danno permanente, ma se fosse rimasto in quello stato ancora qualche minuto ne avrebbe ricevuto dei danni. Questo spiega anche il suo attuale mal di testa.”
Spock ascoltò perplesso la spiegazione. Non ricordava nulla di tutto ciò , ma l’asfissia poteva spiegarne il motivo .Tuttavia a sconcertarlo era l’atteggiamento del dottor McCoy . Normalmente il suo commento sarebbe stato: “Io te l’avevo detto di farti accompagnare da un pilota esperto. Il signor Sulu avrebbe evitato quell’ agglomerato di microsingolarità e con estrema facilità! Ma tu no...come al solito , hai voluto fare di testa tua e ora questo gigantesco mal di testa è la giusta punizione per la tua testardaggine.”
Il tutto in tono ironico e con un sorriso beffardo! |