Buonanotte, Tommy

di Melepatia_2571
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NOTE all'inizio perchè oramai ho preso questa abitudine. 
prompt trovato su instagram non so come e quando, tra l'altro non era nemmeno sulla newtmas o su TMR ... e non c'entra nulla con la storia. XD Il punto è che ho preo ispirazione da un post su insta. Punto. 
Tutto questo brodo che ho scritto qui sotto è ambientato dopo il Paradiso, quando ormai tutti hanno dimenticato il passato, per dire. 
Newtmas moolto breve. Spero vi piaccia :3
Vi lascio alla storia, anche perchè mi si è addormentata la gamba. LOL.
Baci e mele






Dedicato alla mia zietta :3
L'ho scritta quando era il
tuo compleanno quindi 
la dedica è obbligatoria.
TiViBi e auguri again :3












 
Buonanotte, Tommy






 
 
Li sente nella sua testa, i versi dei Dolenti.
Sente ancora la voce di Teresa; anzi, ne sente l’ombra e la mancanza.
Thomas li sente gridare; gridare per quei mostri viscidi che cercano di portali via, che vogliono ucciderli. Li sente gridare per i fulmini e le saette che si abbattono su di loro senza alcuna pietà. Li sente gridare perché tutto gli sta crollando addosso, muro dopo muro, parete dopo parete, soffitto dopo soffitto; li sente gridare per le scale traballanti che si sgretolano sotto di loro.
Thomas li vede ancora e ancora, morire nei suoi sogni. All’infinito.
È solo un incubo
Ma non si sveglia.
Vede il sangue di Chuck sulle sue mani, vede quello di Janson che gli sporca i vestiti. Vede quello di Newt che gli cola sulla fronte, in cui è incastonato un proiettile.
E Thomas vorrebbe svegliarsi, ma non ci riesce.
È tutto finito
Ma nei suoi sogni non finirà mai.
 
Vede tutto rompersi, come un vetro colpito da un sasso. Tutto si infrange e si sveglia.
Gli occhi sono bagnati dalle lacrime, il sudore che gli scende lungo il viso è gelido. Si alza e gli tremano le ginocchia, non sente le gambe.
Cerca sotto il cuscino, nervosamente. Sente il cuore sfondargli il petto. Finché non lo trova, quel ritaglio di stoffa, logoro e impolverato.
Se lo passa tra le mani ancora tremanti e poi inspira profondamente, sente quell’odore farsi largo tra le sue narici, nel setto nasale, nei polmoni, accanto al cuore. E si calma.
È quell’odore che lo tranquillizza: l’odore di polvere, sangue incrostato, di Eruzione. Di Newt.
Prende un altro grosso respiro e si ripete che era solo un incubo. Che ora è finito tutto.
Passa i polpastrelli sulla superficie ruvida della stoffa, che apparteneva a Newt. Gliel’aveva strappata prima di premere il grilletto, prima che esalasse l’ultimo respiro. E lo sente. Sente la sua pelle morbida, non ancora consumata dalla malattia; sente la sua voce nella testa, e glielo ripete ancora e ancora.
È solo un incubo, Tommy
Lo stringe al petto e sente che è ancora lì, accanto a lui.
Così Thomas torna a dormire, subito sprofonda in un sonno senza sogni. Un pezzo di Newt ancora tra le mani.
Buonanotte, Tommy



 




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