Lost: forse tutto accade per una ragione

di Always_394
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La botola



Come era solito fare, l'uomo del bunker si svegliò ascoltando un vecchio disco in vinile; la canzone che stava trasmettendo il giradischi si intitolava Make Your Own Kind of Music. Prelevò dal tavolo una tazza da latte e un piatto sporco per poi lavarli.
 

But you've gotta make your own kind of music
Sing your own special song
Make your own kind of music

Even if nobody else sings along


L'uomo dai folti capelli passò il resto della serata ad allenarsi duramente per mantenersi in forma. Viveva da solo in quella stazione, ormai, da più di un mese; un fraintendimento e il suo compagno era morto, per colpa sua. Adesso toccava soltanto a Desmond digitare quei numeri ogni centotto minuti per evitare una catastrofe.
4. 8. 15. 16. 23. 42.
Questi erano i numeri che gli impedivano di allontanarsi dalla botola per più di centotto minuti.

 

You're gonna be nowhere
The loneliest kind of lonely
It may be rough going

Just to do your thing's the hardest thing to do


Dopo una doccia calda, Hume preparò il suo solito frullato serale prima di iniettarsi una dose di vaccino. Quest'ultimo sarebbe servito per impedire il contagio dell'infezione in quanto, secondo il suo compagno Kelvin Joe Inman, al momento del suo arrivo era rimasto in zona di quarantena per diverso tempo.
Il disco in vinile si fermò bruscamente smettendo di riprodurre il suo suono delicato. Desmond si voltò di scatto verso di esso, affrettandosi di rimettere a posto la dose del suo medicinale per poi indossare una divisa della Dharma e infilarsi un paio di pesanti scarponi. Prese un fucile, caricandone le munizioni; spense tutte le luci e ogni apparecchio elettronico, per impedire a chi lo stesse osservando di percepire la propria presenza.
Lui lo sapeva. Qualcuno era tornato ad aprire quella botola per la seconda volta.
Guardò attraverso un apposito apparecchio proiettato in direzione di uno specchio, a sua volta collegato a decine di altri specchi, che gli permise di vedere quei due uomini posti in cima alla botola: uno era calvo e aveva una robusta corporatura, a differenza dell'altro che era magro e nascondeva un accenno di paura e curiosità allo stesso tempo.





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