Too tired and lazy
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Jensen
dorme.
Come
un ghiro, col volto
rilassato e il petto che si alza lento.
Un
secondo prima rideva
abbracciato a Misha sul loro letto, raccontando di come una ragazza
abbia involontariamente
dato un calcio nelle palle a Jared, e un secondo dopo è
già fra le braccia di
Morfeo, con una guancia comicamente schiacciata sulla spalla
dell’altro e le
labbra schiuse.
Misha
sorride piano, passando le
dita fra i capelli di Jensen, ancora inspiegabilmente
perfettamente pettinati, e con l’altra mano comincia a
tastare il letto. Senza
staccare un istante gli occhi dal bell’addormentato, ritrova
l’Iphone e
rapidamente fa una foto della scena. Ne ha centinaia, di foto dove
Jensen dorme,
e più ne colleziona più ne scatta.
Invia
la foto a Danneel,
spiegando brevemente che Jensen non la chiamerà per la
buonanotte perché un po’
troppo occupato a ronfare. In risposta, nemmeno un minuto dopo, riceve
una
miriade di adorabili emoticon e Misha sorride di nuovo. Danneel
è fantastica.
Manda
quindi la stessa foto a
Victoria e per curiosità scientifica aspetta la risposta.
E’ un messaggio di
testo, uno dove gli chiede se è stato lui a
‘stancare così Jensen’, e Misha
trattiene a stento le risate, cercando di non svegliare Jensen.
Oh,
beh… a ognuno il suo.
Misha
sospira, contento e rilassato,
chiudendo gli occhi. La stanchezza comincia a farsi sentire anche per
lui e
sollevando appena il polso di Jensen controlla l’orario dal
suo orologio. Sono
appena le dieci passate, non è poi così tardi, ma
Misha ha dormito solo 8 ore
negli ultimi due giorni e ora come ora non è esattamente in
condizione di
intendere e volere. Ciononostante Misha decide di concedersi un altro
po’ di
silenziosa pace e continua a coccolare Jensen, che alle carezze
comincia a
mugolare contento.
E,
improvvisamente, come un’epifania,
Misha ricorda qualcosa.
Nessuno
di loro ha inviato un
tweet per ringraziare il fantastico pubblico di questa Con. Non
è una cosa che personalmente
fa spessissimo, ma Jensen adora farlo, soprattutto dopo le sue
convention
preferite.
Così
Misha riafferra il telefono,
apre Twitter e comincia a scrivere un tweet, un po’
lentamente e un po’ goffo,
con una mano sola.
Appena
cliccato inevitabilmente
invio, come per magia, Jensen si risveglia.
“Hey.
Buongiorno…” dice Misha,
ridacchiando alla faccia ancora addormentata di Jensen.
“Devo
fare pipì…” si lamenta
Jensen, trascinandosi in bagno barcollando, mentre Misha si sistema
meglio sul
letto e lascia finalmente affluire un po’ di sangue alla
spalla su cui dormiva
Jensen. Solleva le coperte e proprio mentre è lì
lì per sistemarsi sotto il
piumone, Jensen ricompare sulla soglia del bagno, il suo Iphone in una mano.
“Che
cavolo, mi addormento
qualche minuto e tu mi sputtani su Twitter…”
brontola.
Misha
ridacchia, accogliendolo di
nuovo fra le sue braccia non appena Jensen lo raggiunge sotto le
coperte. “Oh,
andiamo… ho solo detto la verità”.
“Beh,
cancella la verità. Ho
fatto da solo, grazie” borbotta ancora, riprendendo il suo
posto contro il
petto di Misha e accarezzandogli l’addome da sotto la maglia.
Misha lo lascia
fare, ignorando il finto atteggiamento da scontroso, e prende il
telefonino.
Misha
ride di nuovo, scrivendo
rapido una risposta e cancellando il tweet di prima. “Jensen,
quante volte devo
spiegartelo? Io sono la regina di Twitter, sono gli altri che seguono
me!”.
Ancora
ridacchiando Misha si
volta, aspettando la risposta di Jensen, e di nuovo sorride intenerito.
Jensen
è di nuovo addormentato.
Inutile dire che Misha
riprende l’Iphone per fotografarlo ancora.
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