Ci eravamo trovati racchiusi in quel ripostiglio minuscolo e non avevo la più pallida idea di come avevamo fatto. Camminavamo in una via buia mano nella mano come facevamo la maggior parte delle volte negli ultimi tempi e su di noi c’erano soltanto le stelle che splendevano nel cielo senza nuvole. Le nostre parole, i nostri sospiri, le nostre risate producevano delle nuvolette di fumo a contatto con l’aria fredda della sera. Luke accarezzava con il pollice il dorso della mia mano, era uno dei gesti che mi piacevano di più. Mi faceva sentire così tranquilla, così protetta con un gesto tanto facile e semplice. ci sedemmo su una panchina, lui con il suo braccio attorno alle mie spalle e io con la testa sulla sua spalla nel silenzio della sera.
A un certo punto i cespugli dietro di noi iniziarono a muoversi e Luke divenne un concentrato puro di ansia e tensione. Soprattutto vedevo una cosa nei suoi occhi, paura. Paura che sicuramente spaventava più me che lui. Si alzò di scatto trascinandomi dietro di lui, incitandomi a correre più velocemente che potevo. Ci trovammo a nasconderci da non so cosa in una stanza che poteva contenere a mala pena me e Luke stretti uno contro l’altra. Tremava, ma cercava di non darlo a vedere. Volevo sapere perché aveva paura, ma ero così terrorizzata a chiederglielo. Si accorse guardandomi che ero molto impaurita. Mi disse di stare tranquilla, e posò un delicato bacio sulla mia fronte. Sentivo le goccioline di sudore scorrere lungo la mia schiena.
Luke si avvicinò ancora di più al mio viso e mi baciò. Forse lo fece per tranquillizzarmi o per calmare se stesso, forse no, ma quello che mi ricordo di quel bacio non è tanto il motivo, ma le sensazioni che provai,perché le provai per l’ultima. Proprio mentre ci stavamo baciando Luke lasciò un forte respiro uscire dalle sue belle labbra e si accasciò a terra, con un’ enorme macchia di sangue a ricoprire il suo torace, unito alle mie lacrime disperate con solo il ricordo di quell’ultima sera senza nuvole, solo stelle.
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