La Noia, una grave malattia

di Ren_S
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C’era una volta una grave malattia, molto contagiosa e pericolosa. La noia. In quel periodo era dappertutto, non si salvava una casa.

Fatto ben più grave della malattia stessa era che non esisteva una cura.

Per la gravità della situazione si era persino ricorso ad un provvedimento speciale: tutte le persone erano obbligate a pensare ad una soluzione. Che fossero adulti, vecchi o persino neonati, tutti erano obbligati a spremersi le meningi.

La cura, purtroppo, non saltava fuori. Più passava il tempo, più si ragionava per trovare una soluzione, più la noia si aggravava.

Era una situazione insostenibile, e alla fine la popolazione cedette. Tutti, oramai esausti, d’un tratto smisero di ragionare, di pensare. Nessuno si impegnò più per fare sforzi cognitivi. Ogni persona iniziò a impegnarsi solo in attività semplici e divertenti: giochi, sport…

Da quel momento in poi tutti i malati rinsavirono e il problema non si ripresentò più. Tutti tornarono spensierati.
Questa fu la loro più grave condanna. Smisero tutti di pensare. La ragione scomparve dalle menti delle persone, alle quali si presentò la malattia più grave di tutte: la completa irrazionalità.

Ragionandoci su, la noia era la cura.
 




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