Semistrega

di Nefer666
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-Ciao mamma io vado!! – saluto mia madre e l’abbraccio prima di dirigermi verso il binario del treno 9 ¾, che mi avrebbe riportata a Hogwarts.
-Buona fortuna tesoro mio … e … fai attenzione-disse mia madre abbracciandomi e posando un leggero bacio sulla mia testa.
-Come sempre … ciao- e attraverso la parete.
La stazione era gremita di ragazzi la maggior parte li avevo già incontrati ad Hogwarts ma altri volti erano nuovi , ero contenta di trovarmi di nuovo li’ per dirigermi verso l’ultimo anno di studi alla miglior scuola del mondo.
Mentre vagavo delle voci familiari attirarono la mia attenzione poco prima che le braccia di Ginny mi stritolassero.
-Hermione mi sei mancata da morire, ma dove sei stata? Perché non mi hai mai scritto?come stai?-la mia migliore amica stava srotolando parole a raffica e senza smettere di stringermi.
-Calma Ginny falla respirare … ciao Herm sono felice di rivederti- Harry per fortuna era arrivato in mio soccorso salvandomi dalla furia della sua fidanzata.
-Ciao Harry- abbracciai il mio migliore amico e gli sussurrai un ‘grazie’ per non farmi sentire da Ginny, poi mi diressi da Ron per lasciarli un dolce bacio sulle labbra.
-Mi sei mancata Herm!-
-Anche tu- risposi dolcemente
‘il treno sta per partire vi preghiamo di salire sul treno’ la voce metallica mi fece allontanare da Ron; presi il baule e insieme ai miei amici salimmo sul treno e accupammo uno scompartimento tutti insieme.
-Allora Herm come sono andate le vacanze?- riprese Ginny e fulminando Harry che stava per parlare.
-Bene- risposi semplicemente quanto volevo raccontare tutto quello che avevo fatto durante le vacanze estive ma non potevo era un segreto, almeno per il momento non potevo raccontare nulla.
Ma Ginny era u osso duro ed iniziò un interrogatorio che durò per ore, fino a quando non arrivammo a scuola; Hogwarts era un posto magico è sempre stato così e continuerà a esserlo.
Io avevo una stanza singola, una volta che Silente ebbe confidato il mio segreto alla Mc Granit ( la nuova preside) decisero di comune accordo di concedermi una stanza singola per non essere disturbata, perché si, Silente era a conoscenza del mio segreto ed insieme alla nuova preside era gli unici, almeno del mondo magico.
Non avevo molta fame ma non volevo essere punita , ero sempre la ragazza più diligente della scuola, così dopo essermi messa la divisa scesi nella sala grande dove presi posto vicino a Ginny.
Ron e Harry stavano parlando di Quidditch, mi salutarono a mala pena prima di ricominciare a parlare per tutta la cena ignorando i tentativi di Ginny di partecipare perché secondo l’oro ’ le donne non sono in grado di capire il Quidditch’, se sapessero cosa avevo fatto d’estate avrebbero detto ‘noi maschi non siamo in grado di capire cosa stai dicendo’ sghignazzai tra me e me .
Come ogni anno dopo lo smistamento dei nuovi alunni nelle varie case la preside fece il discorso di inizio; dopo mangiato ci dirigemmo nei dormitori e io arrivata nel mio letto crollai per la stanchezza.




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