Alone


Me ne rendevo conto.
Era il momento meno adatto per farlo.
Eppure stavo ridendo.Tanto.
Non potevo fare altro.
E’ strano sentire una tale battuta.
A farla è stata lui.
La persona che meno mi aspettavo.
Mio fratello,per intenderci.
L’ultima volta che ne aveva fatta una era piccolo.
Un bambino.
Stavo per ricordarglielo.


Ma ora davanti a me vedo solo il buio.


L’oscurità.

Sono solo.


Strano.

Mi accorgo che sono disteso a terra.
Ma non mi sembra di essere caduto.
Anzi,ne sono certo.
Sento una voce.
“Fred”.
Mi volto.
Vedo un’uomo.
Non lo conosco.
“Mi dispiace”,dice.
Lo guardo meglio.
Mi soffermo sul suo viso.
Sulla sua chioma ribelle.
Ma certo!
Come potevo non averlo capito?
Quello è James Potter.
E io…


Sono morto.


E’ divertente in fondo. Non capita tutti i giorni di morire ridendo.
“Pazienza”,rispondo.
Che altro potevo fare?
Disperarmi?
No.Non l’ho mai fatto.
Perché farlo ora?

Mi alzo.
“So che tenevi alla tua famiglia”.
Colgo il dolore nella sua affermazione.
Già.La mia famiglia.
I miei genitori.
I miei fratelli.
George.
Potevo farcela senza di loro?

Sospiro.

E rido.

“Prima o poi anche loro moriranno,no?”
James abbozza un lieve sorriso.
Si.Potevo farcela.

Senza pensarci affianco James.
Chissà se qui posso divertirmi.
Penso.
Ma si!
Trovo sempre il modo di farlo.
L’ho fatto in passato.
Lo farò ancora.
Ma stavolta dovrò cavarmela da solo.

Senza di lui.

Senza George.

Solo.