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Sakura :.
Era una
bella mattina di primavera.
Il sole
splendeva radiante nel cielo, illuminando le terre con i suoi caldi
raggi solari.
Nuvole,
bianche come la neve, padroneggiavano l'ampia volta turchese del cielo,
offuscando, di tanto in tanto, la calorosa figura del sole.
Piccoli
fringuelli cinguettavano, rallegrando l'atmosfera, rendendola vivace e
gioiosa.
Una brezza,
fresca e leggera, soffiava, agitando i rami degli alberi di ciliegio e
scuotendo i petali di quei graziosi fiori dalle sfumature rosee.
E lui si
rilassava, seduto alle radici di uno di quegli alberi, assaporando
l'atmosfera di pace e di serenità che lo circondava.
Inspirava,
facendo penetrare quell'aria così pura e profumata dentro
sé; espirava, rilassandosi e poggiandosi comodamente al
tronco dell'albero alle sue spalle.
Nella mano
destra, impugnava un piccolo album da disegno; nella sinistra, una
lunga matita nera dalla punta affilata e ben temperata.
Si lasciava
travolgere dalla fantasia, e da quell'armonia tanto preziosa in cui era
immerso.
Con
aggraziati ed abili movimenti del polso, dava vita ad uno schizzo, a
malapena visibile.
Chiudeva
gli occhi, concentrandosi sulla figura di lei, cercando di ricordare
ogni suo singolo dettaglio nei minimi particolari.
Così,
a poco a poco, ricordava della sua chioma, lunga e lucente, scura,
velata di graziose sfumature di blu notte, mossa dal vento di primavera.
Quei
capelli, così morbidi e profumati, dai movimenti fluidi e
leggiadri, che tanto gli piaceva osservare.
Ricordava
del viso, piccolo e delicato, dalla carnagione chiara, candida come la
neve; ricordava dei suoi occhi, capaci di incantare chiunque con la
loro iride azzurrina, preziosa come un diamante.
Ricordava
del suo ampio sorriso; delle sue labbra fini, dal sapore sicuramente
dolciastro.
Ricordava
delle sue mani, dalle dita lunghe ed affusolate, che tanto avrebbe
voluto stringere tra le sue.
Ricordava
del suo carattere: timida e riservata, ma gentile e simpatica.
Una di
quelle ragazze che vorresti avere al tuo fianco per tutta la vita.
Ma che,
purtroppo, sei consapevole non ti apparterrà mai.
E
così, si abbandonava al suo ritratto, improvvisamente
contagiato da un sentimento di tristezza e di desiderio.
Fantasticando
un remoto ed impossibile futuro al suo fianco, un fiore di Sakura,
trasportato dalla fresca brezza di primavera, si posava sul suo album
da disegno.
Lo prendeva
fra le mani con delicatezza, osservandone le delicate sfumature rosee
che tanto gli ricordavano la sua bellezza e la sua grazia.
Angolo
autrice:
Buonasera
a tutti!
E
sono qui con un mio ennesimo sclero, scritto in una mezz'oretta circa.
Non
so il perché, ma ultimamente ho una certa "fissa" per i
Sakura :/
Comunque,
spero che questa brevissima flash sia stata di vostro gradimento.
Personalmente,
e francamente, non ne sono molto soddisfatta.
Fatemi
sapere, se volete, cosa ne pensate, e, soprattutto, se è il
caso di modificare qualcosa.
Un
abbraccio da parte di Alecraft Mounts!
Ciao
ciao!
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