La ragazza che parlava agli alberi

di Selene3_9_97
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Prologo
Al tempo della Genesi del mondo, Madre Natura, Bene supremo, Equilibrio di tutti gli elementi esistenti, creò un albero mestoso, possente dai rami sino alle radici più profonde, germogliato da un seme sconosciuto, portato dal vento e andatosi ad incastrare nella roccia di una grande caverna, la cui ubicazione è tutt'oggi sconosciuta.
Dal cuore di quest'albero, seme e frutto dell'amor degli elementi, sgorga una linfa simile all'oro liquido, della qual si narra che chi la beva acquisisca non solo vita eterna, ma anche saggezza, ricchezza di spirito e buona sorte.
A lungo noi, Cavalieri dell'ordine della sacra Mano Bianca, ci siamo battuti, sacrificando, qualora fosse stato necessario, le nostre stesse esistenze, affinchè  l'Albero della Vita fosse sempre protetto da coloro che ogni giorno cercano di impadronirsene, per mera brama di potere e ricchezza.
Fin'ora, Madre Natura ha sempre guidato nel giusto le nostre azioni, scagliando le nostre spade contro il Male e protendendo le nostre mani al servizio del Bene e dell'Equilibrio, cui siam votati.
Non permetteremo a nessuno, che abbia il cuore così avido e impuro, di distruggere ciò che è il più grande dono di colei che tutto ha generato.
Resisteremo, lotteremo fino alla fine, attendendo il giorno in cui l'Angelo della Vita scenderà dal cielo e la sua sacra luce ripristinerà l'Equilibrio.
Sir Falgor, Gran Maestro della Mano Bianca.
Primo giorno della Stagione del Fuoco, anno 1120.




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