Prima di
cominciare il nuovo capitolo volevo uno spazio per un po' di
ringraziamenti.
Ringrazio
per aver messo
questa ficcy tra le loro preferite *___*
Sono davvero
felice che vi piaccia, anche perchè io non sono soddisfatta
di come sta venendo :(
Continuate a
sostenere questa storiella, se no cado in depression XD
Inoltre vorrei
ringraziare
-Saku_Nami
-Pikkola amika
per aver
recensito questa fanfy. Grazie davvero :)
Un ultimo
grazie, in particolare, a IreRamo, la mia amica Renna XD
che mi sostiene sempre :)
Leggete le sue
fan fiction, sono mooooooolto belle *___*
Detto questo,
proseguiamo.
P.S: Ecco ho fatto in tempo a ringraziare per le recensioni che sono sparite tutte =__= perchèèèèèè???ç___ç
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Non dovevo
essere io ad aprire gli occhi.
Non era importante che
IO fossi vivo.
Perchè?
L'unica persona a cui
piacciono questi cavolo di occhi giace su un letto d'ospedale,
attaccata ad un groviglio di strani macchinari.
Bip...........Bip...........Bip........
E' il suono del suo
cuore. Lento. Stanco.
Vorrei alzarmi e starle
vicino, tenerle la mano, ma ancora non riesco a muovermi.
Posso solo girare la
testa e guardarla, ripensando al suo sacrificio.
Bip...........Bip.............Bip......
Svegliati, principessa.
Vivi insieme a me, sii
il mio unico motivo di vita.
Non ricordo con
esattezza cosa è successo.
Nei ricordi riesco a
pescare solo un'immagine sfocata di Sakura, davanti a me, e oltre il
suo esile corpo, soltanto l'ombra di un amico.
La porta scorrevole si
sposta di lato, scricchiolando.
Entra l'infermiera.
"Buongiorno Sasuke,
come ti senti?"
Comincia subito a
controllare ciò che quelle macchine infernali hanno da dire
sulla mia salute.
"Mmm, si, presto ti
riprenderai completamente. Ti ricordo di non cercare di alzarti e di
non fare sforzi, altrimenti il tuo corpo potreb..."
"Come sta Sakura?"
L'infermiera smette di
armeggiare con i macchinari e abbassa la testa.
"Le sue condizioni sono
molto gravi...il Rasengan di Naruto l'ha colpita in pieno petto,
facendola cadere violentemente. Ha sbattuto la testa. E ha perso molto
sangue."
"Si rimetterà, vero?"
La mia è
quasi una supplica. Lei DEVE rimettersi.
"Ancora...non lo
sappiamo...mi dispiace."
Raccoglie la sua
cartelletta ed esce dalla stanza.
Rifletto sulle parole
dell'infermiera.
Come sarebbe a dire che
è stato Naruto a colpirla?
Non è
possibile, dev'essersi sbagliata.
La porta scricchiola
nuovamente.
Un rumore di passi
leggeri ed insucuri.
Hinata entra nella
stanza, gli occhi cerchiati da pesanti occhiaie violacee, uno sguardo
assente si delinea sul suo volto.
Si avvicina lentamente
al mio letto, si siede sulla scomoda sedia posta accanto ad esso.
Non mi guarda negli
occhi.
"Sai...sai
cos'è successo Sasuke?L'infermiera dice che non te lo
ricordi."
"E' vero...non me lo ricordo...puoi dirmelo..tu, Hinata?"
Azzardo, sembra che non
abbia voglia di rivivere quei momenti.
Cosa cavolo
è successo?
"Mh...si te lo
dirò. Mi stavo dirigendo verso l'ufficio del quinto Hokage,
quando ho visto Naruto correre come una furia verso la foresta. Non era
lui. Aveva le sembianze della volpe. Dal suo corpo spuntava
già la seconda coda. Mi sono spaventata nel vederlo e l'ho
seguito senza farmi notare. Avrei dovuto chiamare aiuto.
Nella foresta c'eri tu, credo fossi lì per allenamento, ma
stavi andando via quando lui è arrivato. Ti ha attaccato. Ti
ha provocato una ferita all'altezza dello stomaco, facendoti svenire.
Sono corsa via, ho cercato Sakura, la prima persona a cui ho pensato.
L'ho guidata fino alla radura. Appena ha visto le tue condizioni si
è fiondata da te, ce l'ha messa tutta per cercare di
risanare la ferita. Naruto però, aveva già pronto
in mano il suo ultimo colpo...ho tentato di trattenerlo..."
Il suo racconto viene
interrotto dalle lacrime disperate che le solcano il viso pallido.
"Scusa..." prosegue
"...appena Sakura si è accorta del colpo, si è
posta di fronte a te, ti ha fatto da scudo con il suo stesso corpo. Il
Rasengan l'ha colpita sotto il collo. E' caduta all'indietro, sbattendo
la testa. Appena Naruto l'ha vista svenuta è tornato in
sè. Nemmeno lui si ricordava cosa fosse successo. Ha cercato
di raggiungere te e Sakura, ma è svenuto dopo il primo
passo. Era sfinito. Ho chiamato subito i soccorsi. Sono rimasta fuori
dalla sala operatoria tutta la notte. Ho chiesto ai dottori come
stava. Mi è stato detto che lo spirito della volpe
ha "approfittato" del suo momento di debolezza per venire fuori.
Tsunade ha lavorato tutta la notte, cercando di ristabilire il sigillo.
Un quarto di esso era svanito. L'Hokage l'ha ricomposto, eppure lui non
si è ancora svegliato. Non...voleva farvi del male....non
voleva!!"
Le lacrime prendono il
sopravvento. Hinata scoppia in un pianto disperato.
Sono sconvolto dalle
parole che ho appena sentito.
Guardo Hinata senza
espressione.
Cerco di dire qualcosa,
lo sapevo che non poteva aver fatto del male volutamente ai suoi amici.
Eppure non ci riesco.
Le parole mi si bloccano in gola.
Poi solo un sussurro.
"Come...sta?"
Hinata blocca
forzatamente il suo pianto.
"Si è
svegliato...i medici hanno deciso di non raccontargli la
verità...si autodistruggerebbe se sapesse di aver ferito
Sakura...e anche te, Sasuke. E' ferito dalla scelta di Sakura,
è inviodoso della tua ennesima vittoria, ma....ti vuole un
gran bene...è felice che tu sia tornato. Ti prego, non
essere arrabbiato con lui."
"Non...non
lo sono..."
Sono ancora confuso dal
racconto della fragile ragazzina che mi sta accanto.
"Cosa
gli hanno raccontato i dottori?"
"Gli è stato detto solo che tu e Sakura siete stati
ricoverati in seguito ad un'imboscata. Secondo la loro versione, siete
in buone condizioni..."
"Capisco..."
Mi volto verso Sakura,
la guardo soffrire in quel maledetto letto.
Riesco a captare un
impercettibile movimento della sua mano.
Mi alzo di scatto,
pentendomi di quel mio gesto: mi sento rotto un una miriade di
pezzettini.
Un dolore lancinante mi
prende tutto il corpo.
Con enormi sforzi mi
alzo.
Hinata mi raggiunge e
mi da una mano ad arrivare fino alla sedia vicino al letto di Sakura.
"Grazie Hinata"
Le sorrido. Tra le lacrime le spunta un sorriso leggero, si volta ed
esce dalla stanza.
Sakura sospira.
Le accarezzo i lunghi
capelli, di quel colore buffo che mi ha sempre infastidito e che ora
trovo adorabile.
Le tengo la mano, le
mie dita intrecciate alle sue.
Appoggio la mia fronte
alla sua.
"Sakura, svegliati, torna da me..."
Il tormento mi sta
risucchiando l'anima, mi distrugge lentamente.
Sakura apre lentamente
gli occhi, sbatte le palpebre, confusa.
Il verde smeraldino
è spento, lo sguardo vuoto.
Mi guarda senza
espressione.
"Sakura!!!!"
E' sveglia.
E' viva!
Le sfioro la fronte con
le labbra.
Non riesce a parlare,
forse non capisce ancora.
Chiamo subito
l'infermiera che prende il suo letto e la porta in qualche sala lontana
per dei controlli.
Mi lasciano li ad
aspettarla per ore.
Era notte fonda quando
l'infermiera è tornata nella stanza, con Sakura, seguita da
un dottore.
Entrambi hanno facce
preoccupate, controllano le macchine con ansia.
"Cosa
le sta succedendo?"
Si voltano entrambi
verso di me, i loro sguardi sono afflitti.
"Prova...prova a
parlarle, Sasuke."
Li guardo perplesso e
mi avvicino a Sakura, che ha ancora quello sguardo vitreo sul volto.
"Sakura...come,
ti senti?Riesci a sentirmi?"
Sakura mi fissa a
lungo, con lo sguardo di una bambina intimidita.
Dopo il suo lungo
silenzio solo due parole escono deboli dalle sue labbra.
"Chi
sei?"
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