Sunflower

di Ormhaxan
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Charlotte Harrison strattonò bruscamente il moro alla sua destra, bloccandosi davanti alla vetrina di una delle librerie del centro di Richmond, osservando con fronte leggermente aggrottata il libro dalla copertina dai toni caldi che spiccava al centro.
“Va tutto bene? – chiese l’uomo preoccupato – Il bambino continua a scalciare?”
“Guarda! – esclamò indicando il suddetto libro – Meno di due mesi ed è già al numero uno dei bestseller britannici ed europei.”
Erano passati poco più di due anni da quando Dexter era tornato a Londra, sei mesi dalla pubblicazione del suo libro, avvenuta solo dopo il consenso che Charlie aveva dato: dopo tutto, quel libro portava il nome della sua pasticceria, Sunflower, parlava dei suoi momenti più bui ed era stato palese a tutti coloro che avevano vissuto quei mesi con lo scrittore che la protagonista fosse ispirata a Charlotte.
“Lo scrittore è ritornato alla ribalta con il botto, bisogna ammetterlo. – ammise Cole, che inizialmente si era opposto a quella pubblicazione, una pubblicazione che, aveva temuto, avrebbe potuto riportare la sua futura moglie, la stessa donna che aveva sposato due mesi dopo in un’intima cerimonia avvenuta a Richmond, tra le braccia dello scrittore – Buon per lui.”
“Sarà sicuramente fiero di questo suo successo, specialmente ora che manca poco meno di un mese al suo matrimonio con Andrea.”
Dexter le aveva inviato una partecipazione due mesi prima, come lei aveva fatto con lui quasi un anno addietro, quando lei e Cole si erano rimessi insieme e lui le aveva chiesto di sposarla nel giro di poche settimane.
Lui, però, non aveva partecipato – l’imminente pubblicazione del suo libro lo aveva tenuto occupato e per rispetto nei confronti di Cole aveva preferito declinare l’invito e non rischiare di agitare nuovamente le acque nel giorno più bello della vita di Charlotte – e con la delicata gravidanza che si stava portando avanti anche Charlotte aveva dovuto rinunciare ad essere tra gli invitati per non sottoporsi allo stress del viaggio e rischiere di ricadere in una nuova minaccia d’aborto.
“Nonostante tutto ammetto che è un ottimo romanzo e dovrebbe essere orgoglioso di ciò che è riuscito a fare: molti lo davano per spacciato, all'inizio nessuno gli ha dato troppa importanza dopo il fiasco precedente, ma Freeman se l’è cavata egregiamente. – baciò il capo di sua moglie e le circondò la vita – Vieni, bimba, andiamo. Inizia a fare freddo e i tuoi genitori ci stanno aspettando per pranzo.”
Charlotte annuì senza dire nulla, prendendo nuovamente la mano di suo marito, e con la coda dell’occhio diede un ultimo sguardo fugace alla vetrina: quel libro sarebbe rimasto per sempre nel suo cuore, si trovò ad ammettere, così come i mesi che aveva trascorso insieme a Dexterd a Richmond.

Benché le loro strade li avessero condotti verso due vie diverse, Charlotte sapeva che Dexter era felice nel suo successo ritrovato e con accanto la donna giusta per lui - quella che stava per sposare e con cui progettava di avere dei figli -  almeno quanto lei lo era in quel momento, stretta mano nella mano dell’uomo che amava e che era suo marito, con il bambino che cresceva nel suo grembo e che, presto, avrebbe stretto tra le braccia.


 

*



Angolo Autrice: Eccomi qui, al termine di questa storia. Non ho molto da dire, se non che è stato un lungo viaggio e che sono contenta di averla terminata.
Spero che questa storia vi sia piaciuta, nonostante nell'ultimo periodo abbia notato un calo di interesse e recensioni notevoli, e che le mie scelte non vi abbiano spinto ad abbandonarla. Se fosse così mi dispiacerebbe, anche se riscriverei questa storia esattamente così altre cento volte.
Non ho molto altro da aggiungere, se non ringraziare chi ha letto in silenzio e chi ha seguito, ma soprattutto chi ha sempre recensito nonostante tutto.

Arrivederci, e grazie per tutto il pesce, [cit.]
V.




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