I promise you.

di Lady Atena
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Clint spalancò la porta dell'ufficio, buttò la faretra in terra e sogghignò divertito indicando fuori.
“Ha visto che roba?”.
Phil alzò lo sguardo dal fascicolo, accennò un sorriso e abbassò nuovamente lo sguardo scribacchiando qualcosa con la penna d'epoca.
“Il numero di carte che dovrò compilare per spigarlo spegne molto il mio entusiasmo” disse.
Clint si sedette sull'angolo della scrivania e poggiò il capo sulla spalla di Phil guardandolo di traverso.
“Pensava davvero che quell'affare fosse di Stark?”.
Phil girò appena il capo trovandosi il naso di Clint a due palmi dal viso, fece scivolare la sedia di lato scostandosi e tossicchiò.
“Si chiamava Distruttore”, specificò, “e siamo fortunati non fosse di Stark. Difficilmente le sue cose vanno a pezzi”.
Clint saltò giù dalla scrivania e incrociò le braccia.
“Anche contro un Dio?”.
Phil afferrò la serie di fascicoli e si alzò stringendoli in mano, li sfogliò girando intorno alla scrivania.
“Si chiamano asgardiani”, spiegò, “almeno da quel che dicono la dottoressa Foster e il dottor Selving”.
Clint sbuffò, strappò i fascicoli dalle mani di Phil e li nascose dietro la schiena.
“Andiamo, capo! Hai appena visto gli alieni, un po' di entusiasmo”.
Phil roteò gli occhi e accennò un sorriso avvicinandosi a Clint.
“Il prossimo alieno ti permetterò di colpirlo”, promise, “va meglio?”.
Clint avvicinò il viso al capo di Phil, sogghignò e gli sfiorò le labbra.
“Molto meglio”.




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