Il fantasma vendicatore
Capitolo 1- Prologo
Ciao, mi chiamo Sana Kurata e ho 20’anni.
Sono un fantasma vendicatrice e mi manifesto di giorno nella villa degli Hayama per vendicare la morte di mia madre, separandoci. Io non sono esattamente morta, posso rivivere ancora ma la cosa che voglio fare in questo momento è vendicarmi, non m’importa di avere una nuova vita, anche se se mi trasformo in umana riuscirei per sempre a diventare un fantasma e ritornare da mia madre. Il principale della tragedia è Akito Hayama, 21’anni, capelli biondi, occhi ambrati, uomo ribelle e capace di qualsiasi cosa.
Non so cosa mi sia successo precisamente ma so solo che dopo la tragedia mi sono trasformata in un fantasma e la mia missione è vendicarmi.
Il mio piano fra poco verrà attuato, tutto è stato curato nei minimi dettagli, mi farò chiamare Fujiko Matsumoto.
Casa Hayama- ore 8:45
<< Akito! Akito! Sveglia >> Questa è Annamarie, la cameriera che lavora qui da 25 anni e che mi ha fatto praticamente da madre.
<< Annamarie, sì, ora mi sveglio >>
<< No, adesso lo dovrai fare. Tuo padre ha assunto una nuova cameriera e mi ha chiesto di chiamarti per occuparti di lei >> << E perché io? Non ci può andare lui? >> << Akito, sai che tuo padre è un uomo molto impegnato >>
<< Sì, sfortunatamente sì >>
<< Dai su, svegliati e vai a presentarti >>
<< D’accordo >>
Una volta finito scende giù all’ingresso dove girata c’è una ragazza dai capelli rosso fuoco che osservava la casa, come se la stesse studiando
<< Ehm… mi scusi… >>
La ragazza si gira e saluta Akito cordialmente
<< Salve, signor… >>
<< Akito Hayama >>
<< Oh si certo, mi scusi >>
<< No, niente >> Akito sembrava molto scocciato e questo alla ragazza non era di certo sfuggito.
<< Piacere, mi chiamo Fujiko Matsumoto e sono qui per il colloquio di lavoro con il signor Fuyuki Hayama, suo padre immagino >> disse porgendogli la mano << Mi dispiace ma mio padre adesso non può riceverla >>
<< Mmmh, che sfortuna! Ho proprio bisogno di parlagli, potrei allora parlare con lei? È suo figlio quindi immagino che sia la stessa cosa >>
<< No, ritorni un altro giorno >>
<< Su Akito, non essere scortese, non è gentile trattare così una donna >> << Annamerie, puoi andare a chiamare mio padre? Questa… donna, vuole parlare urgentemente con lui, io le ho detto che non può, ma insiste >>
<< Akito su, allora perché non ci parli tu? >>
<< Semplicemente perché a me non interessa il personale, è una questione di cui se ne deve occupare mio padre >>
<< Mi scusi se m’intrometto signore, ma io sono venuta qui per un colloquio di lavoro con suo padre e per telefono mi ha spiegato in modo chiaro e preciso che se lui non poteva, suo figlio sarebbe stato disponibile ed io non posso ritornarmene a casa dopo che sono venuta a piedi da Gunma solo per venire qui e non accetto assolutamente che venga rimandata anche perché ormai tutto è confermato >>
<< Capisco signorina, infatti adesso Akito parlerà con lei e metterà in chiaro tutto ciò su cui lei ha dubbi >>
<< Lo spero >>
<< Certo certo, venga con me >>
<< A presto >> dice Fujiko ad Annamarie
<< A presto cara >> Risponde quest’ultima.
Fujiko le rivolge un meraviglioso sorriso che subito viene ricambiato.
<< Allora, siediti >> dice Akito a Fujiko.
Fujiko fa come le viene ordinato e dice
<< Allora signore, io vorrei prima di tutto parlare dei miei orari di lavoro >>
<< Di solito le cameriere dormono qui, il weekend possono uscire con un permesso e se urgente anche in settimana e chi si deve occupare di qualcuno personalmente può dormire alla propria casa e il giorno dopo può ritornare >>
<< Bene, io non mi devo occupare di nessuno adesso >>
<< Quindi resterai qui 24h su 24h >>
<< Sì >>
<< Deve domandare qualcos’altro? >>
<< Sì, da quando comincio a lavorare? >>
<< Domani >>
<< Certo, allora a domani signor Hayama Akito >>
<< A domani >>
ANGOLO AUTRICE
Allora? Che ne pensate di questo breve prologo? Spero vi sia piaciuto…
A presto
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