In tre si è in compagnia, in due è una gran mangiata

di tillmorninghighway
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C’era una volta un coniglio che saltellava in un bosco. Saltellava da così tanto tempo che le zampe avevano preso a dolergli terribilmente. Quando capì che proprio non ce la faceva più, si fece coraggio e s'accostò ad un orso. Questi fu ben felice di farselo saltare in groppa: in fondo stavano andando nella stessa direzione.
Non passò molto che s'imbatterono però in un altro orso.
«Perché hai un coniglio sulla schiena?» chiese il nuovo urside al primo.
«Voleva un passaggio e gliel’ho dato»
«Sei diventato una diligenza?»
«Un orso più un coniglio» intervenne allora il coniglio «per quel poco che ne capisco è più di “un orso e basta”. Quindi, quello che è diventato, è qualcosa di più».
La morale è che se aiuti un debole diventi migliore.
C’è da dire però che esiste anche un’altra versione di questa storiella, in cui la vicenda non finisce con le sagge parole del leporide. Stando a quest'altra versione, dopo il discorso del coniglio, l’orso tacque meditabondo per un po’, poi, d’un tratto, balzò addosso all’altro, gli strappò il coniglio dal groppone e se lo mangiò con gran gusto. «Un orso più un coniglio» si vocifera abbia detto, il sangue che gli colava dalle zanne copioso «diventa semplicemente un orso con la pancia piena».
E qui la morale è diversa, credo.


 




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