Addio Famiglia [Harry Potter]

di Sirius90
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“Corri Sirius! Corri!!!” stava gridando una bambina dai capelli biondi. “Dai muoviti altrimenti Andromeda se ne va! Come sei diventato pigro! “ continuò a gridare quella bambina. La suddetta, vestita con un grazioso vestito color verde scuro e con una “N” in oro ricamata sulla parte alta a sinistra, stava chiamando un giovane ragazzo, che stava dormendo beatamente davanti ad una leggera e fresca brezza di fine estate. “Narcissa? Che ci fai qui?” gridò il giovine. “Sirius se vuoi salutare tua cugina, devi muoverti!” replicò la ragazza. Sirius non si fece ripetere due volte la frase che corse a vestirsi e in un batter d’ali era già pronto, sveglio e arzillo. I due ragazzi scesero dalla stanza fino ad arrivare nel salone principale. Il luogo era leggermente illuminato dai pochi raggi che riuscivano a passare tra le scure tende nere. Su di una parete vi era un enorme ritratto, raffigurante una grande famiglia, la quale sopra di essa vi era una grossa “B”. Quella “B” stava per Black, la nobile dinastia Black, una delle più famose insieme a quella Potter e Malfoy. “Eccoci scusate il ritardo” disse con molta tristezza ed educatezza. Sirius nel frattempo si era avvicinato ad un’altra ragazza che era seduta sul divano e che aveva un aria molto triste. “Andromeda” disse Sirius con voce rauca. “Ciao caro cugino, mi fa piacere vederti qui in questo momento. Mi sei di grande conforto” rispose Andromeda sempre più rattristata. Sirius non parlò più: si sedette e la abbracciò immediatamente e la cugina scoppiò in un pianto, soffocato però prima che qualcuno se ne potesse accorgere. “Andromeda dai, non te ne starai mica andando per sempre. Sarà solo per un mese, cerca di resistere dai! Non farmi stare ancora più male di quanto non lo sia già!” sussurrò Sirius. “Sirius non ci riesco! Mi mancherà la villa, i giochi che facavamo, le passeggiate in giardino, mi mancherà persino quella strega di mia sorella Bella, ma soprattutto, mi mancherai tu.” Rispose la triste ragazza con angoscia. “Andromeda sei pronta? Dobbiamo andare muoviti! Non aspettano te gli altri” pronunciò un uomo dalla potente voce. “Si padre. Arrivo subito” disse Andromeda pulendosi le guance. Poi proseguì chiedendo al giovane cugino che le stava li accanto di aiutarla a portare i bagagli alla carrozza. Sirius non tardò ad aiutare la sua cugina preferita. Appena Andromeda salì sulla carrozza che da li a poco l’avrebbe portata in un luogo sconosciuto, apparì Bellatrix, la terza sorella. “Fai buon viaggio cara Andromeda” disse l’ultima arrivata ridendo sotto i baffi con aria felice. Andromeda non le diede peso e se ne andò gridando: “Ciao Sirius! Tornerò al più presto!!”. Tutte le persone che erano li presenti rimasero attonite davanti a tal gesto di maleducazione rispetto ai presenti. Sirius corse veloce verso la carrozza gridando: “Andromeda ti aspetto! Torna al più presto!”e cosi la carrozza si allontanò. Andromeda da quel giorno, non tornò più a casa; era stata addirittura cancellata dall’albero genealogico della famiglia. Sirius non riusciva a stare senza di lei e cosi una sera scappò, provocando l’ira del padre che lo eliminò immediatamente dall’albero. Esattamente un anno dopo la fuga di Sirius, quest’ultimo e la cugina si ritrovarono davanti al grande cancello della villa dei Black e nello stesso momento dissero: “Addio famiglia!”

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