UN NUOVO COMPAGNO DI BANCO!
C’era un albero immenso, in mezzo
al giardino. Era un albero alto e frondoso, e il suo tronco era
spesso e ruvido. Era lì praticamente da sempre, solitario,
d’estate faceva ombra, e d’inverno ospitava tutti i
passeri dei
dintorni.
Seduto dietro la finestra, a Sasuke
piaceva osservarlo, durante le noiose ore di lezione. Lo guardava, e
riusciva a distrarsi e a non pensare a niente.
Anche in quella fredda giornata di
novembre lui fissava il suo albero, e si disinteressava del resto
della classe. Attorno a lui gli altri facevano casino, si
spintonavano, ridevano, scherzavano.... ma lui sembrava escluso dalla
loro allegra baldoria. Lui era sempre escluso, in effetti.
Quando guardava fuori dalla
finestra, riusciva sempre a isolarsi perfettamente dal resto del
mondo, perso nei suoi pensieri, lontano da lì. Fu per questo
che si accorse del nuovo arrivato soltanto quando quello si fu seduto
accanto a lui.
- Hey, ciao! - lo salutò,
facendolo sussultare all’improvviso.
Sasuke si voltò di scatto e
lo guardò stralunato, fissando i suoi capelli assurdamente
biondi e gli occhi cerulei, così insoliti in Giappone. Lo
studiò per qualche istante, assottigliando gli occhi,
finché
l’altro non si mise a ridere, senza preoccuparsi delle
occhiatacce
del professore in cattedra.
- Mi sembrava che fossi distratto,
in effetti! - commentò divertito, appoggiando la testa alla
mano. - Comunque io sono Naruto Uzumaki, il tuo nuovo compagno di
banco! Il professore mi ha presentato dieci minuti fa, ma eri altrove
con la mente, eheh!
Sempre sfoderando un sorriso
luminoso, tese la mano a Sasuke perché gliela stringesse. Ma
il moretto la ignorò, e abbassò gli occhi sul
banco,
aprendo finalmente il quaderno.
- Sasuke Uchiha – disse
freddamente, irritato. - Cerca di non disturbarmi durante le lezioni
Naruto sbatté le palpebre,
con la mano ancora tesa. Incerto, la abbassò lentamente e si
guardò attorno.
- Ehm..... ok, va bene – mormorò
con una risatina sforzata. - E’ solo che vengo
dall’estero, sai,
e non conosco bene il programma... Dove...?
- Pagina 124, quinto capitolo.
Letteratura.
- Oh, grazie! Ehm... Sasuke?
- Che c’è? - chiese il
moretto scoccandogli un’occhiataccia.
Naruto sorrise allegramente,
ignorando il tono scontroso dell’altro.
- Beh, spero che diventeremo amici!
Anzi, ne sono sicuro! - esclamò convinto.
Sasuke non si degnò nemmeno
di rispondergli.
---
Quando quella sera Naruto rientrò
a casa, gettò lo zaino sul letto e si lasciò
cadere
sulle lenzuola, piegando le braccia sotto la testa.
Accigliato, si mise a fissare il
soffitto e a riflettere.
Il primo giorno nella nuova scuola
non era andato tanto male. Aveva conosciuto molti ragazzi, anche se
faticava un po’ a ricordare i nomi, e i professori erano
stati
tutti molto gentili con lui (soprattutto quello di inglese, che era
rimasto estasiato dalla sua perfetta padronanza della lingua). Si era
trovato bene soprattutto con Shikamaru, il pigrone della classe, e il
suo amico Choji, che mangiava sempre qualcosa, ma anche Kiba non era
male, e persino quel buffo ragazzo con le sopracciglia foltissime...
Oh, e poi c’era Sakura, una ragazza molto spigliata con i
capelli
di un colore assurdo, che secondo lui aveva due facce, e la piccola
Hinata, che balbettava sempre.
E infine, lui.
Sasuke Uchiha, il suo misterioso e
taciturno compagno di banco. Il ragazzo che aveva fissato per tutta
la mattina, e che era rimasto assolutamente impenetrabile, tutto
impettito sulla sua sedia. Spesso Naruto lo aveva visto guardare
fuori dalla finestra, verso l’albero nel cortile, ma non
avevano
scambiato altre parole al di fuori delle presentazioni.
Naruto sospirò, girandosi sul
fianco.
Che peccato. Visto che dovevano
condividere lo stesso banco per un lungo periodo, avrebbero anche
potuto diventare amici, no?
E poi... quel ragazzo aveva qualcosa
di misterioso, che lui non riusciva a spiegarsi. Era come se
nascondesse un segreto, come se ci fosse qualcosa che non diceva...
Come se avesse eretto un muro tra sé e il mondo.
Naruto sbuffò, e affondò
la faccia nel cuscino.
‘‘Va
beh, non posso mica obbligarlo a fare amicizia!’’
si disse. ‘‘E
poi ora ho ben altri problemi!’’
Proprio mentre pensava queste cose,
il cellulare nel suo zaino si mise a squillare, con una musichetta
natalizia decisamente in anticipo sui tempi. Naruto si alzò
in
fretta, prese il telefonino dalla borsa e rispose temendo di essere
arrivato troppo tardi.
- Hello?
Per sua fortuna, dall’altra parte
non avevano ancora riappeso.
- Naruto! Oh, it’s been a long
time since our last call! How are you? Did you eat something?
(traduzione: oh, è passato tanto tempo dalla nostra ultima
chiamata! Come stai? Hai mangiato qualcosa?)
- Yes, mum! I’m really fine, I’ve
been at school today... (traduzione: Sì, mamma! Sto molto
bene, sono stato a scuola oggi...)
Mentre Naruto si perdeva ascoltando
la voce familiare della madre lontana, un sorriso dolce gli si
dipinse sulle labbra.
Aveva ben altri problemi, sì.
Prima di tutto, la nostalgia della sua New York...
---
Sasuke arrivò a casa quando
si era già fatto buio, ed entrò senza nemmeno
accendere
la luce. Si tolse le scarpe e gettò la cartella sul prezioso
divano del salotto, per poi seminare lungo il pavimento la cravatta,
la camicia e la cintura dei pantaloni.
Arrivò nella sua stanza, e lì
accese l’interruttore della luce, ma quando
incrociò il suo
riflesso nello specchio aggrottò la fronte preoccupato.
- Accidenti.... - brontolò
avvicinandosi alla parete e tendendo il collo.
Sotto l’orecchio sinistro, ben
evidente, c’era il segno rosso di un succhiotto. Sasuke lo
sfregò,
ma ovviamente quello non se ne andò, e lui provò
un
moto di irritazione. Ecco, adesso avrebbe dovuto trovare del
fondotinta con cui coprirlo.. che seccatura!
Mentre ancora si specchiava,
preoccupato, intravide nel riflesso un’ombra sulla soglia
della
porta. Di scatto coprì il succhiotto con una mano, e rigido
si
girò a fronteggiare il ragazzo che era appena entrato.
- Così non va mica bene,
fratellino – disse il moro che lo fissava, con un sorriso
appena
accennato. - Non puoi lasciare i vestiti in giro per la casa e
muoverti mezzo nudo. Che diranno i vicini? La ragazza della casa
accanto sverrà a guardarti così!
Sasuke arrossì indispettito,
stringendo il pugno con cui non si copriva il collo.
- I vicini non spiano dalle finestre
– replicò asciutto. - Non tutti hanno le tue
abitudini,
Itachi!
- E quando mai ho spiato dalle
finestre? - chiese il fratello, divertito, avvicinandosi a lui. - A
me basta guardarmi attorno per la strada, per sapere tutto di tutti.
Devi imparare ad ascoltare, Sasuke.
- Non ho alcuna intenzione di
seguire il tuo esempio! - si indignò il più
giovane,
stringendo i denti.
- Hai ragione, forse è meglio
se non lo fai – rispose l’altro, e di scatto gli
afferrò
il braccio e mostrò il succhiotto fresco, strappando un
insulto a Sasuke. - Già ci pensi da solo a organizzarti la
vita al meglio – ghignò, sfiorando con due dita
fredde il
collo del minore.
Lui si fece indietro bruscamente,
tornando a coprirsi, e i suoi occhi fiammeggiarono.
- Esci dalla mia camera, Itachi! -
ringhiò minaccioso.
Itachi lo fissò sorridendo, e
poi scoppiò a ridere.
- Ma certo fratellino, ogni tuo
desiderio è un ordine... - commentò ironico,
avviandosi
verso la porta. - Solo, ricordati di raccogliere i vestiti in
salotto, per favore.
Non appena fu del tutto fuori dalla
stanza, Sasuke sbatté la porta violentemente e la chiuse a
chiave. A quel punto, furioso, ci sbatté anche un pugno
contro..
Tutto faceva irrimediabilmente
schifo.
---
- Senti, ma Uchiha è sempre
stato così?
Il giorno dopo, all’intervallo,
Naruto decise di chiedere ai suoi nuovi amici qualcosa del misterioso
compagno di banco. Certo, il giorno prima aveva deciso che non lo
avrebbe obbligato a diventare suo amico, ma voleva almeno sapere se
Sasuke era così scontroso con tutti o solo con lui. Quella
mattina, poi, sembrava di umore ancora peggiore.
- Così come? - chiese Kiba,
seduto sul banco, mentre succhiava il suo succo di frutta. -
Bastardo, musone, taciturno e altezzoso?
- Bè, non avrei detto proprio
così....
- Ma quello è il senso, no?
Comunque sì, lo è sempre stato, tranquillo. Oggi
è
un po’ peggio del solito, ma è sempre
più o meno così
- Ah.... E non ha amici?
- Che vuoi che ne sappia? - Kiba si
strinse nelle spalle e accartocciò la confezione del succo
ormai vuota. - Ogni tanto lo vedono parlare con Neji Hyuga, quello un
anno avanti, ma non credo che due tipi così freddi possano
davvero essere amici... Sarà per i compiti, o qualcosa del
genere.
- Ah....
Naruto corrugò la fronte,
intristito. Nessuno può essere obbligato a fare amicizia, ma
gli dispiaceva sapere che Sasuke non aveva mai trovato una persona da
poter chiamare ‘‘amico’’.
Doveva essere molto brutto.
- Che c’è, ti dispiace per
il bel tenebroso? - ghignò Kiba saltando giù dal
banco.
- Lascia perdere, quello non vuole essere compatito, e fa proprio di
tutto per farsi odiare.
- Però... Vuoi dire che è
sempre solo? - domandò Naruto afflitto.
- Ci sguazza, nella solitudine –
commentò Kiba. - Gli piace farsi del male, e farne agli
altri.
Per il tuo bene, lascialo perdere Naruto – Con un sorriso
aperto,
il ragazzo moro lanciò la confezione del succo e fece
canestro
nel cestino, esultando sul posto.
Naruto sospirò, e ficcò
le mani in tasca pensieroso.
- Grazie per la preoccupazione, ma
io non posso fare finta di niente e ignorarlo semplicemente... Ci
devo convivere, capisci? Se lui è sempre di cattivo umore,
sai
che inferno?
- Uh, non ci avevo pensato –
ammise il moretto, a braccia conserte. - Beh... buona fortuna! Tanto
ad aprile cambiamo classe, e ci sono pochissime probabilità
che finiate insieme!
- Questo non mi consola, Kiba... -
gemette Naruto. - Va beh, cercherò di fare qualcosa a
riguardo
anche da solo. Adesso me ne vado in bagno, la natura chiama.
- Vai, vai. Ma vedi di tornare in
fretta, che la campana sta per suonare.
- Ci metto solo un attimo! -
assicurò Naruto, e corse fuori dall’aula.
Attraversò l’intero
corridoio fino ai bagni in fondo, vicino alle scale. Prima di
entrare, però, sentì una voce nota dalla rampa
che
saliva verso il tetto, e si fermò.
- Che...? - si chiese a voce alta,
tornando indietro fino alle scale.
Non riusciva a capire esattamente
cosa stavano dicendo, ma era sicuro che lì sopra ci fossero
due ragazzi. Salì un paio di gradini, restando acquattato
dietro la ringhiera, e poi gettò un’occhiata verso
l’alto.
Il primo dei due ragazzi, scoprì
con sorpresa, era Sasuke. L’altro non lo conosceva, ma dai
freddi
occhi bianchi che si ritrovava e dal portamento altero, subito
sospettò che si trattasse del ragazzo freddo di cui gli
aveva
parlato Kiba.
‘‘Perché
parlano in un posto così nascosto?’’ si
chiese Naruto,
perplesso.
Sfortunatamente, mentre lo diceva, i
ragazzi terminarono la loro conversazione, e si volsero per scendere
le scale.
Nel panico, Naruto tornò
indietro precipitosamente e si nascose di corsa nel bagno, con il
cuore che batteva forte nel petto.
Perché aveva la sensazione di
aver fatto qualcosa che non doveva assolutamente fare? Non era la
prima volta che spiava qualcuno, in vita sua, ma quel giorno si
sentiva così.. in colpa! Era come se pensasse di aver
interrotto qualcosa di importante.
Meno male che se l’era svignata in
tempo!
Non appena ebbe pensato queste cose,
la porta del bagno dei ragazzi si aprì, e Sasuke
spuntò
sulla soglia. Quando incrociò i suoi occhi chiari,
assottigliò
i suoi scuri, fermo tra il bagno e il corridoio.
Naruto deglutì a vuoto, con
un brivido.
Meno
male che se l’era svignata in tempo!
...O forse no?
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Salve
a tutti!!!
E’
passato 1 sacco di tempo dall’ultima volta che ho postato
qualcosa
su questo splendido sito, ma finalmente sono tornata! E con una
longfic, per giunta!! Fino ad ora ho scritto 4 capitoli, spero di
poter aggiornare abbastanza in fretta, ma non ci giurerei... sapete,
la scuola, le materie da recuperare, eccetera... uff, ke palle!!!
Allora,
ke ne pensate della storia??? A me sta prendendo abbastanza,
xkè
più avanti si sveleranno mille segreti ke ora non potete
neanche immaginare!! Xkè Naruto è in Giappone? E
ke
rapporto avrà con Sasuke?? (eeeeeh!
X°°°D) Ma
soprattutto, cosa succederà ora che sono soli in bagno???
Dedico
questa storia alle mie amike Sere (ke prima o poi finirà la
sua bellissima fic SUMMER CAMP) e Stelly, ke ha letto questa storia
prima di tutti! Vi voglio tantiximo bene!!!!
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