Splatter [Ita/Sasu]
Splatter
Sai che io so che tu lo sai
***
A Kumiho,
in
risposta alla bellissima SasuKarin che ha scritto.
E'
una sciocchezza ma, te la volevo comunque dedicare XD.
Dopotutto
ci sono i tuoi amati musoni Uchiha ù_u.
23 Luglio - 23:05
Aveva lo sguardo crucciato. Gli occhi, rossi dalla frustrazione,
osservavano lo schermo, sottili come due spilli.
La gola secca e
le mani sudate, con le unghie conficcate nella stoffa dei jeans.
Rigido come un manichino.
Si vedeva che era nervoso, sconvolto, e se qualcuno (e quel qualcuno
avrebbe sicuramente
fatto una brutta fine) avesse anche solo
sfiorato la sua spalla, gli sarebbe scappato sicuramente un urletto
isterico - ben poco dignitoso per un Uchiha - che lui
riservava solitamente per un altro
tipo di momenti. Ben più piacevoli e intimi.
Ma non era solo il film (che, tra parentesi, era stata una pessima scelta)
a preoccuparlo, ma anche l'atroce
possibilità che la
persona accanto a lui potesse accorgersi dello stato penoso in cui si
trovava.
Non era un fifone. Semplicemente, non aveva mai amato quel genere di
film, dove la gente sputava sangue e saliva, mentre dalla sua pancia
zanpillava un'orribile fontana rossa.
Nemmeno in quel momento per i suoi tanto attesi sedici anni, ai quali
mancavano ancora più o meno quaranta minuti.
Anzi, non gli era chiaro neanche il motivo per il quale ne aveva scelto
proprio uno di quel genere.
Forse, detto proprio in modo schietto, per fare il figo.
Bah.
Rabbrividì.
Ecco che il Killer si avvicinava alla povera vittima, ignara del
pericolo...
Senti l'urlo di qualche ragazzina, provenire di fondo alla sala.
Si morse il labbro inferiore, per non fare altrettanto. Gli
tremavano le ginocchia.
Il coltello puntò sulla schiena della donna.
Dilatò le pupille, socchiudendo, anche se di poco, le
labbra.
Le tensione era palpabile. Gli sembrava persino di sentire l'assassino
fiatargli sul collo.
Beh, in un certo senso... era proprio così.
Un leggero sospiro: «Buh».
Tremò un'ultima volta, prima di unirsi al grido
della donna
accoltellata, che fortunatamente, fu molto più acuto del suo
e
riuscì a coprirlo.
«Stronzo!» imprecò ad alta voce - questo
invece si udì perfettamente
-, una volta ripresosi dallo shock, mentre lo schermo si
dipingeva di rosso. Si girò verso il fratello, con l'intento
di
fargli fare la stessa fine della protagonista del film - come poteva
essere così imbecille?
Ma l'altro fu più veloce di lui.
Sentì il ghigno divertito di Itachi sfiorargli le labbra e
per
un attimo rimase immobile, con la paura che gli scivolava via dal
corpo.
Era più rilassato, ma questo non bastò
a zittirlo per
più di qualche secondo, in preda allo stupore.
Al contrario, fece aumentare il suo
tono di voce, una volta ripresosi dell'inaspettato bacio.
«Ch- che diavolo fai, Itachi?» gli urlò
in faccia,
mentre il suo viso diventava dello stesso colore di un pomodoro maturo.
L'altro si posò l'indice sulla bocca, piegata in un
sorrisetto serafico.
«Sst...
non urlare, disturbi chi sta guardando il film» lo
rimproverò, dolcemente.
Come se io fino ad
adesso, non lo stavo facendo! avrebbe voluto ribattere
Sasuke, invece arrossì ancora, indurendo lo sguardo e dando
una veloce occhiata
alle sue spalle, udendo mormorii di disappunto provenire da
qualcuno degli spettatori.
«Stronzo» ripeté, stavolta
più piano «Perché diavolo lo hai fatto,
eh?!».
Il maggiore gli posò una mano sulla testa, accarezzandola
con
fare materno - il che non migliorò la sua
posizione nella lista dei potenziali nemici da uccidere del suo adorato
fratellino.
«Siamo nervosetti, eh?» ridacchiò,
«non ti piace il film?».
Sasuke si liberò dalle carezze del fratello, con uno
strattone
ben poco cortese. Dopo di che incrociò le braccia,
affondando di
più nella poltrona, assumendo un'espressione
imbrociata. Itachi sorrise: sembrava un bambino.
«Ovvio che mi piace» gli rispose - finalmente - con
un
borbottio offeso «l'ho scelto io, il
film».
Il maggiore alzò gli occhi al soffitto: logico.
«Oh, ma certo, caro fratellino, è praticamente
impossibile
che tu possa sbagliarti su qualcosa. Perciò è ovvio che questo
film, avendo avuto l'onore di essere stato scelto da te, sia stata la
decisione migliore».
Il minore spostò lo sguardo sul fratello, lanciandogli
un'occhiataccia. «Mi stai prendendo in giro, per
caso?».
Itachi sorrise, serafico. «Non potrei mai, adorato».
Sasuke borbottò ancora qualcosa - per lo più
offese - e
pose nuovamente la sua attenzione allo schermo, piuttosto che strozzare
quel cretino sedutastante.
Con la scenata di prima si era perso praticamente la metà
del film, ma la cosa non sembrava dispiacerlo.
Fece una smorfia inorridita. Era appena arrivata la polizia sul luogo
del delitto e aveva trovato il
cadavere della donna. Se così si poteva ancora chiamare:
oramai
era diventata una massa scura di sangue coagulato. Evidentemente il
Killer non si era limitato soltanto ad accoltellarla.
Si portò una mano alla bocca. Sentiva i conati di vomito,
salirgli fino alla gola.
«Sicuro di poter resistere fino alla fine?» di
nuovò la voce - stavolta preoccupata - del fratello,
sembrò riportarlo alla
realtà.
Annuì, senza togliere gli occhi dallo schermo, né
la mano dalla bocca.
Itachi sospirò. Non voleva proprio cedere, eh?
«Vuoi che il tuo adorato
fratellone ti abbracci?» ci provò, riaquistando la
sua nota ironica.
«Fanculo».
Il maggiore rise e, non dandogli ascolto, gli mise un braccio intorno
al collo, avvicinandolo al suo petto.
«Lasciami» gli ordinò l'altro,
irrigidendosi, senza comunque opporsi
«Se ci vedesse qualcuno? Potrebbero fraint-», ma lo
sguardo, improvvisamente mutato di Itachi, lo bloccò.
«..Fraintendere cosa?».
Sasuke rimase un attimo a bocca aperta, con le parole bloccate a
metà gola.
«Lo
sai
bene...» riuscì a proferire alla fine,
pentendosene
però, quasi subito, prevedendo già quella che
sarebbe
stata la loro prossima discussione.
«Sasuke...
io ti amo, lo sai?».
«Lo so».
«E non è la stessa cosa anche per te?».
Sì.
Sbuffò: «Sai che è così. E
sai anche che
siamo pur sempre fratelli. Perciò vediamo di non farlo
sapere in
giro, chiaro?».
Già, il loro era un rapporto incestuoso.
Malato...
agli occhi della gente comune.
Nessuno sapeva che in realtà Sasuke e Itachi Uchiha avevano
una
simile relazione, ed entrambi erano daccordo sul fatto di tenerlo ben
nascosto, in modo tale da non far scoppiare alcuno scadalo.
E ciò prevedeva quindi niente effusioni pubbliche, ma Itachi
a volte, pareva proprio dimenticarlo...
«E allora? Tanto qui non ci conosce nessuno...» gli
fece
notare, avvicinando le proprie labbra all'orecchio di Sasuke,
«sei un po' troppo egocentrico, fratellino».
«Non sono egocentrico, sono solo cauto, diversamente
da te» ribatté Sasuke.
«Ah, allora perché non ti stai opponendo al mio
abbraccio?».
«...».
«...».
«Perché odio
questo film».
L'altro sospirò un "lo sapevo" e lo strinse di
più a sé.
«Che ne dici di lasciar perdere squartamenti e roba simile
per dedicarci a qualcosa di più costruttivo?»
propose, stuzzicando il buon senso, già di per sé
in
crisi, di Sasuke, che ciò nonostante continuava a guardarlo
con
aria minacciosa.
«Ovviamente in un luogo lontano da occhi indiscreti
e...» volle precisare.
«Itachi...».
«Sì?».
Stavolta fu Sasuke a sorridere.
«Sono le 23:43. Ho sedici anni».
***
Angolo dell'autrice =w=
:
Perdonatemi per aver postato una fanfic così oscena, ma non
potevo non scriverla °-°/! I personaggi, me ne rendo
conto, sono
schifosamente OOC, ma tanto io l'avviso l'ho messo
ù_ù,
inoltre l'idea del cinema e del film d'orrore (che poi, in questo caso,
di
orrore non è ù_ù) è molto
banale, lo so, ma
ce li vedevo troppo bene
Sasuke e Itachi in questa situazione *-* - L'idea mi è
venuta
guardando insieme a dei miei compagni un film di paura degli anni '80
(una cavolata colossale XD),
durante il quale avevo la mia Sakura chan aggrappata al braccio,
che tremava tutta - Kawaii *O*! Vabbé, a parte questo
ù_ù... visto che l'idea, come ho già
detto,
è molto usata, se per caso qualcuno avesse scritto qualcosa
di
simile non esiti a dirmelo - Sapete tra quasi 8000 storie scritte
su Naruto io non ho lette nemmeno la metà, perciò
>_>" ...
Comunque, ringrazio tutti coloro che hanno letto e magari lasceranno un
commentino per far piacere a questa povera autrice *^* .
Baci,
Shizuki
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