Era
sempre stata interessata al mondo del cinema, ma
quell’opportunità, era capitata al momento giusto,
aveva appena finito i suoi
stage e non aveva storie d’amore che la legassero in quel
posto.
I
suoi genitori erano a casa, e ormai erano abituati alla
sua lontananza.
Quella
possibilità non si poteva rifiutare.
Lavorare
come aiuto-regista in un telefilm di successo
come “Supernatural”.
Queste
erano le decisioni che portarono Cassandra ad
accettare quel lavoro che l’avrebbe portata così
lontano dal suo ultimo lavoro
e dalla città che ormai l’aveva
“adottata”.
Di
origine napoletana, si era trasferita per studiare
cinema a Roma, e dopo laurea e specialistica in regia, si era
trasferita a
Firenze per far parte di qualche piccola fiction del luogo, aveva
iniziato dal
gradino più basso, portava i caffè a quelli che
credevano di fare gli attori
nelle fiction.
E
piano, con costanza e testardaggine era riuscita ad
andare avanti, fino a che ebbe quella risposta per il suo provino fatto
a Los
Angeles, mesi addietro e in cui l’avevano assunta come
aiuto-aiuto regista.
In
fondo non era nessun lavoro che aveva così grande
importanza, ma entrare a Los Angeles, lavorare lì, e farsi
strada. Era quello
che voleva.
Mentre
era sull’aereo, con il suo computer portatile aveva
dato uno sguardo a quella serie, abbastanza interessante, troppo
“soprannaturale” e fantastica per interessarle
davvero, ma riusciva a notare
una certa perfezione nei piccoli particolari che subito la
catturò.
E
c’era a dire che i due protagonisti erano
tutt’altro
che attori normali. Due bellissimi ragazzi, uno dei quali
l’aveva già visto in
una serie televisiva anche molto nota.
L’altro
aveva un viso conosciuto, ma non riusciva proprio
a ricordare dove aveva visto i suoi occhi verdi.
Era
sempre stata attratta da attori e cantanti, non che
le interessasse la notorietà nel senso più
“brutto” della parola, ma aveva
sempre subito il fascino degli artisti, che fossero cantanti, attori o
pittori.
Dormì
per il resto del tragitto, in fondo volare non le
era mai piaciuto, per di più da sola, era una cosa che le
metteva sempre una
certa ansia, e l’unico modo per farle passare
quest’ansia era di riposare e
pensare a quali meravigliosi giorni la aspettavano.
A
Los Angeles intanto, un gruppo di attori si prestava a
iniziare a girare la terza serie di uno dei telefilm sci-fi
più famosi nel
mondo.
Jensen
e Jared ridevano delle loro battute, e aspettavano
gli altri membri del cast e della troupe per iniziare a girare.
L’aereo
di Cassandra atterrò puntuale, e trovò
all’aeroporto
una macchina con autista pronta ad aspettarla, con in mano un
cartellone con su
scritto il suo nome.
Così
vide iniziare la propria vita Cassandra, la vita da
film che aveva sempre desiderato.
Quando
arrivò sul set, Kim, che aveva già conosciuto al
suo provino, le andò incontro.
“piacere
di rivederti Cassandra- disse storpiando di poco
il nome- eccoti
alla tua grande
esperienza con Los Angeles”.
Era
sul set di Supernatural, era lì, c’erano tante
luci,
ma sapeva che quella era solo una tappa molto provvisoria,
poiché le scene, e
le riprese erano fatte seguendo l’America e le strade sue
strade.
“ora
ti presento alla troupe” disse facendomi strada per
le roulotte con le quali ci saremmo spostati.
C’erano
ad aspettarla alcuni dei membri del cast, tra i
quali i due protagonisti con cui avrebbe dovuto lavorare giorno e notte.
Il
regista iniziò a indicare uno ad uno i ragazzi e le
donne che erano attorno a lei.
“questo
è Jim Beaver, sembra un orso ma non lo è, non
preoccuparti di lui” così Jim mi strinse la mano e
le sorrise, aveva un sorriso
così solare e simpatico che la prima impressione fu subito
positiva.
“lei
invece è Katherine Cassidy, il suo nome è troppo
lungo, quindi te lo accorcio, lei sarà il demone.”
Anche lei le strinse la mano
con cordialità, aveva un viso di una bellezza sconvolgente.
Uno
ad uno le presentò i membri della troupe e gli attori
che avrebbero fatto comparsa, o che sarebbero stati in più
episodi.
Fino
a che non arrivarono loro due.
“
lui è Jared Padalecky, il
più piccolo dei Winchester, lui
è la persona più dolce e gentile che abbia mai
conosciuto”. E Jared, dal suo
metro e novanta le strinse la mano, era cos’ calda e
accogliente. E aveva un
sorriso spettacolare.
I
suoi occhi erano così dolci che le riuscì
difficile
staccarsene.
“e
infine, il più difficile, quello con cui dovrai vivere
delle torture immense, Jensen Ackles, Dean Winchester, il fratello
maggiore e
l’attore più rompi di questa serie”
dicendo questo Kim sorrise e gli fece
l’occhiolino.
Jensen
le tese la mano con l’aria da sornione, sorridendo
e tenendo la sua mano ben stretta, e non staccandole gli occhi di dosso
per un
secondo.
Cassandra
che però, raramente si mostrava in difficoltà e
timida, teneva lo sguardo fisso davanti a lui finché non fu
richiamata
all’ordine da Kim.
“ora
che hai conosciuto tutti vieni con me nello studio
che devo dirti quali saranno le tue mansioni” e dicendo
questo la incitò a
seguirlo.
Mentre
Cassandra era con Kim, Jared e Jensen commentavano
le fattezze della nuova arrivata nella loro troupe.
“è
proprio carina, e ha un viso così simpatico, ma
sicuro” disse Jared.
Jensen,
però con il sorriso ancora sornione stampato
sulla faccia lo corresse.
“altro
che carina, lei è davvero bella, solo che non
vorrai dire davvero così tu, piccolo sposino
vero?” e gli sorrise.
“Jensen,
io ti vorrei ricordare che anche tu sei
fidanzato, quindi togliti quel sorrisetto dalla faccia”
Lo
corresse Jared, sorridendogli di rimando.
“
fratellino, non preoccuparti, lei non mi attira nemmeno
un pochino”.
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