Semplice magia che ti riscalderà.

di Kanae_
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"Ohi Yamu!"

Esclamò Sharrkan alla giovane mentre sistemava i suoi libri in uno scaffale.

"Ah..S..Sharrkan! Mi dispiace ma credo di aver appena sentito Sinbad chiamarmi!"

Rispose frettolosamente, rossa in viso, la maga, scomparendo così dalla vista del ragazzo, e lasciarlo lí, perplesso.

-

"Yamur..."

Tentó l'albino.

"Scusami, ma Pisti mi sta aspettando!"

Evitò il giovane una seconda volta con una scusa, fuggendo nuovamente via, imbarazzata.
-

Yamuraiha si nascose nella sua stanza e andó a sciacquarsi il volto.

*Cosa devo fare, quando sono vicino a lui mi sento così strana..*

Pensò rattristita la blu.

-

Sharrkan andò a sedersi su uno scalino vicino a Jafar, nell'intento di sfogarsi.

"Accidenti Jafar, ma cosa succede a Yamuraiha, è da due giorni che mi evita!"

Sputò irritato gesticolando.

"Non fa altro che dire di avere un impegno, non mi pare di averle fatto qualcosa, o almeno, non litighiamo nemmeno da una settimana, stranamente!"

Continuò.
Jafar sorrise al ragazzo, malefico, capendo la situazione, anzi, ricordandola, poiché Pisti le aveva raccontato tutto.

"Oh beh, ho sentito che Yamu si sta vedendo con un ragazzo, anzi, un bell'uomo affascinate e forte in questi giorni, forse sarà per questo"

Mentì chiudendo gli occhi e aprendone uno di poco per osservare la reazione dello spadaccino, perplesso.

"Eh, come si vede con un'uomo?!"

Esclamò stupito.

"Cosa te ne importa, tanto per te lei non è altro che una collega, no?"

Stuzzicò l'altro albino.

"Sì.. è solo una collega.."

Bisbigliò il ragazzo guardando da un'altra parte.
-

*Okay, mi sono fatta forza, andrò a parlare con Sharrkan!*

Pensò determinata la maga, sistemandosi la tunica, poggiando il cappello sulla testa, e prendere il suo bastone da sopra il comodo letto.

Aprì il portone di camera sua e iniziò a camminare con un colorito roseo sulle guance e il cuore che batteva all'impazzata.
Smise di camminare e sorrise alla visione di uno Sharrkan seduto sulle scale insieme a Jafar.

Andò dai due, e chiamò il possente guerriero.

"Sharrkan! Devo parlarti! Che ne dici di andare fuori?"

Chiese la donna, sporgendosi.

"Ahh, accetterà!"

S'intromise Jafar sognante.

"Mi dispiace ma... ho un impegno!"

Rispose il ragazzo, per poi alzarsi e correre fuori dal palazzo.

"Eh!?"

Esclamarono i due rimasti in coro, sbalorditi.

"Ohi Yamu!"

Esclamò Sharrkan alla giovane mentre sistemava i suoi libri in uno scaffale.

"Ah..S..Sharrkan! Mi dispiace ma credo di aver appena sentito Sinbad chiamarmi!"

Rispose frettolosamente, rossa in viso, la maga, scomparendo così dalla vista del ragazzo, e lasciarlo lí, perplesso.

-

"Yamur..."

Tentó l'albino.

"Scusami, ma Pisti mi sta aspettando!"

Evitò il giovane una seconda volta con una scusa, fuggendo nuovamente via, imbarazzata.
-

Yamuraiha si nascose nella sua stanza e andó a sciacquarsi il volto.

*Cosa devo fare, quando sono vicino a lui mi sento così strana..*

Pensò rattristita la blu.

-

Sharrkan andò a sedersi su uno scalino vicino a Jafar, nell'intento di sfogarsi.

"Accidenti Jafar, ma cosa succede a Yamuraiha, è da due giorni che mi evita!"

Sputò irritato gesticolando.

"Non fa altro che dire di avere un impegno, non mi pare di averle fatto qualcosa, o almeno, non litighiamo nemmeno da una settimana, stranamente!"

Continuò.
Jafar sorrise al ragazzo, malefico, capendo la situazione, anzi, ricordandola, poiché Pisti le aveva raccontato tutto.

"Oh beh, ho sentito che Yamu si sta vedendo con un ragazzo, anzi, un bell'uomo affascinate e forte in questi giorni, forse sarà per questo"

Mentì chiudendo gli occhi e aprendone uno di poco per osservare la reazione dello spadaccino, perplesso.

"Eh, come si vede con un'uomo?!"

Esclamò stupito.

"Cosa te ne importa, tanto per te lei non è altro che una collega, no?"

Stuzzicò l'altro albino.

"Sì.. è solo una collega.."

Bisbigliò il ragazzo guardando da un'altra parte.
-

*Okay, mi sono fatta forza, andrò a parlare con Sharrkan!*

Pensò determinata la maga, sistemandosi la tunica, poggiando il cappello sulla testa, e prendere il suo bastone da sopra il comodo letto.

Aprì il portone di camera sua e iniziò a camminare con un colorito roseo sulle guance e il cuore che batteva all'impazzata.
Smise di camminare e sorrise alla visione di uno Sharrkan seduto sulle scale insieme a Jafar.

Andò dai due, e chiamò il possente guerriero.

"Sharrkan! Devo parlarti! Che ne dici di andare fuori?"

Chiese la donna, sporgendosi.

"Ahh, accetterà!"

S'intromise Jafar sognante.

"Mi dispiace ma... ho un impegno!"

Rispose il ragazzo, per poi alzarsi e correre fuori dal palazzo.

"Eh!?"

Esclamarono i due rimasti in coro, sbalorditi.





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