Luminosa vita notturna

di Puck
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Questa notte c'č una grande Luna, tutta gialla in cielo, come un enorme occhio di ghepardo.

Mi immagino una Luna verde, come gli alberi della grande foresta pluviale. Un'immensa foglia tra le lucciole.
Mi immagino una Luna viola, come una misteriosa galassia, allineata con il centro della via lattea, formando un evanescente fiocco luminoso, intriso dei sogni di chi si ferma ancora ad annusare gli sguardi delle finestre lungo la strada.


La vita notturna č quella che preferisco.
Non ci sono giudizi, non ci sono domande, ci sono solamente respiri racchiusi in un leggero lenzuolo di cotone candido; dentro una lettera grondante di parole di un inchiostro dispettoso, che ha deciso di volare via nel tempo.
La vita notturna non chiede promesse, regala semplicemente luci, colori e melodie di pochi istanti; ti regala una corsa spensierata per sentieri variopinti, mentre un bambino in bicicletta dietro di te cerca di fare lo sgambetto a quel Sole che vuole spuntare a tutti i costi oltre l'orizzonte.
Una corsa frenetica contro il tempo, tra i tasselli di un libro di poesie in legno, su cui incidere lacrime di ogni forma, su cui potranno camminare i cacciatori di stelle che sognano di poter appendere al collo un piccolo stralcio di questo tempo che non ha lancette, ma aghi di pino e bicchieri colmi di candele.

E la Luna ci sorride.




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