Mio Alessandro

di dublino
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Mio Alessandro





Ed era lì luminoso come il sole, pallido come il lamento che incredulo mi sgorgava dal cuore:

Alessandro.

Mio signore, mio re, mio tutto.

Sorrideva ascoltando le parole del maestro, chinando il capo come solo lui faceva, osservando ogni mossa, sperimentando gesti, sognando azioni.

Lui l’avrebbe fatto, sarebbe partito verso il mondo, sulle ali del vento ed io…

Io l’avrei seguito anche fino negli inferi oscuri…

Perché era necessario come l’aria, luminoso come il sole, forte come il lamento che mi sgorgava dal cuore.

Mio Alessandro, mio amore.





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