Secrets are nothing special
Secrets are nothing
special.
I segreti e i brutti ricordi sono come le
foglie: prima o poi ti cadono in testa.
4 Aprile 1923
La mamma mi ha
regalato questo diario e ho già deciso di inaugurarlo.
Quindi ti
racconto di me: mi chiamo Rosalie Hale e ho già otto anni.
Le mie compagne
di classe mi dicono sempre che sono brutta, ma non è vero perché la mia mamma
dice sempre che sono un fiorellino*.
Oggi sono andata
a scuola e la maestra ha detto che sono stata brava però ci ha dato troppe
operazioni, così sono potuta uscire a giocare solo alle quattro e alle sei la
mamma è venuta a chiamarmi perché dice che una signorina non deve stare fuori
troppo tardi, uffa! E poi ho dovuto anche fare il bagno.
Ma mentre ero
fuori mi sono divertita tanto tanto: ho rincorso il gatto di Miss Spencer e le
ho rotto due vasi e sono caduta in una pozzanghera………..
<< Ma come ci è finito il
diario di questa piccola pazza nella mia soffitta? Sarà mica lei quella delle
foto? E soprattutto perché mi assomiglia?
Ok, calma! Sono pensieri da
povera imbecille in piena crisi di nervi… >>
Ero seduta sul pavimento
della soffitta della casa dei miei nonni paterni: attorno a me c’erano tante,
tantissime fotografie e un piccolo quaderno, un diario.
Li avevo trovati poco prima
in un vecchio baule buttato, seminascosto, in un angolo: all’interno si
trovavano altri libri, fotografie e alcuni abiti un po’ mangiati dalle tarme.
Mi tirai a sedere, chiusi
il diario e riguardai i ritratti che avevano in comune una cosa, o meglio, una
persona.
Non avevo la minima idea di
chi fosse quella bambina, ragazza e giovane donna rappresentata in tutte le
immagini ma alla prima occhiata ero rimasta di stucco perché, senza il minimo
dubbio, quella ero io.
Presi tra le mani un primo
piano tra i più recenti, se così si potevano chiamare, e mi trascinai allo
specchio più vicino.
Accostai l’immagine al mio
riflesso e dovetti trattenermi per non gridare: non c’era niente di strano che
70 anni prima fosse vissuta una ragazza che poteva essere scambiata per la mia
gemella, ma perché non mi avevano parlato mai di lei? E che ci facevano tutte
quelle cose appartenute a lei nella mia casa?
Fissai ancora la specchio,
gli occhi che schizzavano al viso della mia gemella: stessi zigomi, stessi
occhi, stessi capelli e stesse labbra…forse le mie guance erano un filo più
piene e suo naso appena più piccolo…per il resto due gocce d’acqua.
Mi sedetti ancora sul
pavimento e per quella che doveva essere già la 15° volta mi chiesi perché non
fossi andata da Matthew e Joenna quel benedetto pomeriggio: entro il venerdì
seguente avremmo dovuto presentare una relazione sulla violenza di genere, alias
violenza e stupri sulle donne…era solo lunedì ma sapevo benissimo che ci sarebbe
voluto parecchio tempo; avevo sperato che ci affibbiassero qualcosa di diverso:
al minimo accenno della questione mi pareva di avere degli attacchi di rabbia
mentre per Joe era più complicato…lei aveva rischiato di brutto e c’erano volute
settimane prima che tornasse del tutto in sé…e Matt, bhe, lui era il fratello,
gemello per giunta, della mia amica.
Il motivo per cui non lo
avevo fatto era decisamente semplice: i miei erano partiti per il loro 20°
anniversario di matrimonio e, visto che avevano intenzione di rifare
l’itinerario della luna di miele, sarebbero tornati solo dopo un mese, quindi io
ero bloccata dai nonni.. completamente assurdo.
Io, Lily Ivy Hale,
affascinante diciottenne pronta per il college, non sapevo ancora
quale,costretta a passare uno stupendo mese di insperata libertà dai miei iper
protettivi nonni paterni: Thomas e Grisela Hale .
Diciamo che i due mi
avevano chiesto di riordinare la soffitta,” lavoretto” che di solito sbrigavano
o mio padre o mia madre.
Avevo appena finito, pronta
per un’altra super chiacchierata in MSN, quando mi ero accorta di aver lascito
fuori posto un baule e mi ero messa a spingerlo contro la parete: peccato che,
grazie alla mia incredibile forza e al mio stupefacente equilibrio, gli fossi
finita addosso, aprendo il coperchio…per farla breve quel baule era il
misterioso baule della misteriosa ragazza fotocopia.
Ricominciai a frugare
(D’accordo lo ammetto: sono curiosa all’inverosimile. NdA E per fortuna lo
ammetti!! NdL Puoi non rovinare la suspence??) nel baule e ne tirai fuori un
vestito sul fondo: era il più grande e perciò l’ultimo realizzato.
Era veramente grazioso:
grigio perla, lungo fino ai piedi, l’abito sembrava di seta; Era stretto sotto
al petto mentre tutto il resto cadeva dolcemente soprattutto sulla vita, ornata
da una complicata cintura ricamata.
Me lo appoggia sul corpo,
come quando in un negozio non avevo voglia di entrare in camerino: era della mia
taglia, largo sulla vita per via della fattura, ma mi sarebbe certamente andato
bene.
< E pure questa ci
mancava!! Io e misteriosa ragazza foto abbiamo pure la stessa taglia!! >
Mi risedetti accanto al
baule e ripresi a leggere.
…ma una bambina
mi ha prestato uno strofinaccio per asciugarmi.
Si chiama Vera e
mi sta’ davvero simpatica: ha 8 anni come me e ha i capelli e gli occhi scuri e
mi sembra un po’ più carina di me ma è anche dolcissima e visto che la mamma ha
tenuto lo straccio per lavarlo domani posso andare a casa sua per
ridarglielo….bellissimo!!
Sono sicura di
avere una nuova amica…
- Lily! Lily, hai finito??
Tra 10 minuti è pronta la cena.-
- Tranquilla, nonna, ho
finito. Adesso scendo e ti aiuto ad apparecchiare.-
Buttai un occhiata
all’orologio: ma era umanamente possibile mangiare alle sette di sera a maggio
inoltrato?
Raccolsi velocemente le
foto e i diari, spinsi il baule contro il muro e andai in camera per mettere
tutto sulla scrivania , ma tenni in tasca una della foto più recenti, il primo
piano e scesi in sala.
Mentre facevo avanti e
indietro tra sala e cucina, senza vedere il bisogna di due stanze separate, le
chiesi cosa ci fosse per cena.
- Pasticcio di carne e
patate.-
-Mmmh, buono.-
A essere sincera il piatto
non mi entusiasmava, ma mio nonno lo adorava e questo faceva a caso mio: saremmo
rimasti seduti per un bel po’ e perciò non avrebbero potuto evitare le mie
domande stile ragazzina- petulante-e super-curiosa e avrei anche potuto mettere
in chiaro la faccenda dell’orario di rientro…insomma come può una diciottenne
dover rientrare alle 11 di sera? Mi sembravano davvero iper-protettivi… ho
sempre adorato i miei nonni ma questo aspetto…no comment.
Vidi mio nonno entrare in
sala e mi preparai all’assalto: pronta a fare fuoco… di domande…non sono mica
una serial killer….credo.
* NdA: Mi sento idiota alla
follia!!!
Messaggio dall’autrice
pazza.
Ciaoooooooooooooooooooooo!!
Prima di tutto vi prego, siate clementi….. è la mia prima ff. T.T
Accetto tutti i possibili
consigli e critiche….aiutatemi!!
Voglio solo avvisarvi che i
nostri beneamati Cullen appariranno direttamente solo tra un paio di
capitoli….per ora saranno solo Lily e i diari di Rosalie….Vi supplico siate
pazienti…..ci saranno sorprese.
Lasciatemi un commentino,
anche piccolo piccolo.
Un bacio
|