Dove sei? Cosa fai? Ti manco?

di Hunny Chumber
(/viewuser.php?uid=903061)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Vorrei poterti parlare stanotte. 
Questa notte è buia come 
Nessuna notte. 
Vorrei che mi ascoltassi. 
Solo 2 minuti. Solo. 
 
Ti allontani come le note di un pianoforte. 
Devo raccontarti mille cose. 
Dove sei? 
Come stai? 
Cosa fai? 
Ti manco? 
 
Sono qui! 
Come sto?! 
Ti cerco come un vagabondo. 
Mi ascolti? 
Ascoltami! 
 
Cade come lacrima dopo lacrima, come le note di un violino, il tuo ricordo. 
Sotto il cielo infinito il freddo 
Passa attraverso il mio corpo. 
 
Guardo tra gli abissi delle nuvole... 
Una stella, due stelle, tre stelle... 
Una luna! Una. 
 
Mi capisci? 
Ti parlo! 
Non fare questo! 
E mentre una lacrima attraversa le vie della mia faccia. 
Te ne vai. 
Chiudi la porta. 
Dove vai?
 
Io urlo. Mentre. Piango. 
Ora guardami nello specchio fa paura. 
Sono vuoto. 
Non te lo dico. 
Chiedimelo un giorno! 
 
Come cambiano i tempi! 
Come rimbalzano le note musicali. 
Gli alberi rimangono immobili. 
Le stagioni cambiano.
 
Ora mi chiedo: 
Perché ti amai?! 
È ora che risponda... 
Non c'è mai stato un perché. 
 
Quanto facile amare 
E quanto difficile rispondere!




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3330597