*IL DESTINO IN UN SOGNO*
1: TRA SOGNO e REALTA'.
"Da giorni ormai faccio un sogno ricorrente.
E' notte e mi ritrovo sola per la strada, una strada sconosciuta.
Ad un certo punto vedo una luce in lontananza, come una specie di
fulmine a ciel sereno. Poi sparisce e al suo posto compare una persona.
Un ragazzo. Alto, almeno un metro e ottanta, dai capelli biondo cenere
mossi ed un pò lunghi legati all'indietro. Molto bello.
I suoi occhi sono come dorati, lo vedo avvicinarsi a me e sorridere...
poi mi sveglio."
"Ma daiii! Ma che sogno è Ginny?" rispose Linda dandomi una
leggera spinta sulla spalla.
Linda è la mia migliore amica da quando eravamo alle
elementari, siamo cresciute assieme, e ci siamo sempre raccontate tutto,
è una persona estremamente sincera ed impulsiva,
praticamente il mio esatto opposto!
Io mi chiamo Ginevra, ho 16 anni e frequento la terza liceo, sono una
ragazza normale, alta 1.65, capelli castano scuro, occhi verdi.
Mi considero carina e simpatica, anche se inizialmente con le persone
sono parecchio diffidente e riservata.
"Secondo te che può significare quel sogno?" chiesi a Linda
pensierosa.
"Cosa vuoi che possa significare? Che hai un estremo ed immediato
bisogno di trovare un FI-DAN-ZA-TOOO!"
Mi rispose lei scoppiando a ridere e cominciando a correre facendomi la
linguaccia.
Mi misi ad inseguirla. Ridevamo a crepapelle.
"Eccomi arrivata.." dissi io ancora col fiatone.
"Comunque mia cara segui il mio consiglio! Dobbiamo trovarci un
ragazzo... ne abbiamo bisogno!! A domaniiii!" urlò lei
già correndo via.
"Un fidanzato? mah.." pensai tra me entrando in casa.
"Ciao mamma, sono io!"
"Ciao Ginevra! Ti ho preparato il pranzo stò per andare al
lavoro! Che dici come mi stanno questi orecchini?"
Mi chiese mentre ancora ne stava infilando uno.
"Mi sembrano belli... considerando che sono miei!" risposi io
infastidita.
Lei rise. La risata della mamma era bellissima, non riuscivo mai a
dirle di no.
In verità era bella e basta. Lei aveva i capelli chiari, un
fisico perfetto per la sua età, e due occhi azzurri da fare
invidia.
A dirla tutta non era mia madre biologica, mio padre si era risposato
con lei quando io avevo 5 anni, quindi ormai la consideravo tale.
"Io vado tesoro! A stasera!" mi diede un bacio sulla guancia ed
uscì.
' E' sempre di fretta.." commentai io mentre mettevo la pasta a
scaldare nel micronde.
Dopo mangiato mi misi subito a fare i compiti in sala da pranzo,
davanti alla tv, come sempre sintonizzata sui Simpson!
Quel pomeriggio ne avevo pochi, così, visto che fuori c'era
un bel sole, decisi di uscire.
Mi diressi verso la piazza centrale, la parte del paese più
servita di negozi e mezzi.
Certo dalle mie parti non c'erano grandi magazzini, come nelle grandi
città, ma mi ci trovavo bene.
Andando verso il supermercato notai un nuovo negozietto, mi avvicinai.
C'era una cartello non molto grande con scritto:
" INAUGURAZIONE! NEL GIORNO 04/ 03."
Nient'altro. ' Ma è oggi...' pensai tra me. Entrai. Aprendo
la porta feci suonare qualcosa.
Guardando in alto notai una di quelle giostrine che tintinnano
dolcemente col vento, con attaccate delle lune di colore argento.
All'interno non c'era nessuno. Forse perchè erano oggetti
particolari, alcuni sembravano antichi, altri davano l'impressione di
essere stregati o incantati.
Sopra un tavolino scuro nel centro posati in un cesto nero, c'erano
degli amuleti, ognuno con un determinato significato.
Ne presi in mano uno di colore rosso brillante, a forma di cuore con
dei fili dorati attorno, molto particolare, e la descrizione diceva:
' Se vuoi trovare l'amore. Se vuoi trovarlo presto. Se vuoi amare per
sempre. Portalo con te e non te ne pentirai.'
Costava solo 2 euro. Era così patetico comprarlo?
"Perchè non prendi quello a forma di sole? Comprende un
pò tutto!" Esclamò una voce alle mie spalle.
Sobbalzai per lo spavento e mi girai., ma non vedevo nessuno.
"Sono qui!" continuò dall'alto la voce, alzai lo sguardo. Il
negozio era formato da più piani, lo notavo solo ora,
e questo ragazzo era appoggiato tranquillo ad una balconata in legno,
abbastanza spesso e scuro, che proseguiva portando
a delle scale sulla mia sinistra, ben nascoste però da
migliaia di cianfrusaglie appese dappertutto.
Non lo vedevo molto bene, penso fosse più o meno al terzo
piano.
"Aspetta. Scendo subito." disse scomparendo.
Intanto decisi di guardare anche l'amuleto che mi aveva consigliato, lo
trovai frugando un pò.
Era davvero bello, e non giallo come davo per scontato che fosse, era
di un lilla intenso con un contorno fuxia brillantinato,
lessi anche questa volta la descrizione:
'Per la tua felicità e di quelli che ti stanno attorno. Per
un amore vero e duraturo. Per una vita ricca, soprattutto di fortuna e
serenità.'
Non era per niente male. Mi piaceva, ma ora ero indecisa!
"Posso aiutarti allora?'" mi chiese di nuovo quella voce, ma questa
volta veniva dalle mie spalle.
Mi voltai con un espressione indecisa, guardando i pendagli: "Beh ecco,
è che sono un pò indeci..." Mi
ammutolì quando alzai lo sguardo.
"Che c'è? Stai bene?" domandò preoccupato e
stranito.
"No, cioè si... Scusa ora devo andare!" rimisi
giù velocemente gli amuleti e corsi fuori.
Non era possibile! Quel ragazzo, quel ragazzo! Era lui, ne ero certa,
era lo stesso del mio sogno!!
Ciao a tutti!
Non so come mi sia venuta, comunque questa è una nuova
storia!
Naturalmente l'ho appena iniziata, e prima di continuarla
finirò quella della nostra Nayade!
Però vorrei sapere che ne pensate e se secondo voi vale la
pena di continuare a scrivere!
Insomma datemi dei consigli! Ci conto!
Baci baci!
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