Piccoli
tesori
Da quando per casa gira Andrea, il vostro piccolo bambino che
sembra Gaetano in miniatura, state assaporando un nuovo modo di
vivere la vita che entrambi avevate dimenticato. E’ un
bambino
relativamente tranquillo ed estremamente coccolone, forse un
po’
troppo, non si stacca mai da te e ogni momento è buono per
farsi
fare le coccole. Adesso è seduto nel tavolo della cucina che
scarabocchia un figlio di carta con i colori nuovi che gli ha
regalato Livietta, lo guardi e sorridi mentre con il cellulare chiami
Gaetano ricordandogli di passare in farmacia a comprare i pannolini,
ti chiede cosa fa il vostro piccolo e gli racconti che seduto al
tavolo sta colorando su un figlio anzi per l’esattezza sta
colorando tutto tranne il foglio, ha scoperto che è molto
più
divertente scarabocchiarsi le mani e fiero di questa scoperta si
volta verso di te “mammina guarda” ti dice
indicandoti le mani
mentre tu con un sorriso saluti il tuo uomo raggiungendo il vostro
piccolo ometto che subito prendi in braccio
“Andrea, si colora il foglio non le mani”
gli dici seria, ma
lui ti guarda facendoti gli occhioni dolci, nonostante sia molto
piccolo e anche molto furbo e ha capito come rigirarti come un
calzino.
“Ma sono stato bravo, guarda” ti dici
avvicinandoti le mani alla faccia
“si ma adesso andiamo a lavarle che tra un
po’ arriva Papà”
“non voglio lavarle, voglio farle vedere a
papà” ti dice
sbattendo un po’ i piedi. Ma questa volta non lo accontenti,
non
può sempre averla vinta e cosi cinque minuti dopo nonostante
le sue
insistenze le sue manine sono pulite e ... tu sei tutta bagnata! Ti
ha schizzato tanta di quell’acqua che il bagno sembra Venezia
nei
momenti di piena. Ride divertito e contagia anche te
“Andrea la prossima volta ti faccio gattonare su un
panno cosi
la casa me la pulisci te” gli dici quasi seria
“questa è sfruttamento di minore
professoressa” dice una voce
alla tua spalle che tu subito riconosci, il tuo uomo è
finalmente
tornato a casa e tanto per cambiare prende le difese della vostra
piccola peste che subito si fionda tra le sue braccia e ride
contagiando anche voi.
Rimani a pulire mentre in camera Gaetano sta giocando con
Andrea.
Gli ha trasmesso la passione per i Lego e ogni giorno montano e
rimontano quei pezzi realizzando diverse costruzioni. Li senti dal
bagno
“papà metti quello rosso”
“ma no tesoro, il corpo di spongebob è
giallo non rosso”
Scuoti la testa, c’è una cosa che tuo
marito non ha ancora
capito. È inutile provare a discutere con Andrea, lui ha
sempre
ragione, esattamente come te. Sorridi tra te e te. Buon sangue non
mente, e il fatto che voglia avere sempre ragione ti è
vagamente
familiare.
“Si rosso, spongebob è una spugna e la
spugna di mamma è
rossa”
“Non fa una piega” dici tra te e te
sentendo i discorsi di tuo
figlio. Senti un terremoto in corridoio e quel terremoto significa
una cosa sola, che il vostro piccolo uragano si sta abbattendo su di
te. Lo vedi arrivare, è rosso in volto, quasi imbarazzato
“che c’è piccolo?”
gli chiedi abbassandoti alla sua altezza
accarezzandogli i capelli castani
Lui ti abbraccia, ti posa un bacino sulla guancia e poi svela
il
mistero che l’ha in un attimo domato e che tieni chiuso in
una mano
come fosse un tesoro, un tesoro che svela solo a te, in un attimo la
sua piccola manina si schiude e tu lo guardi mentre un sorriso
dolcissimo ti si dipinge sul volto.
“ Mamma mi aiuti a nascondere il dentino che mi
è appena
caduto?”
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