2° Capitolo
Il
primo giorno di accademia stava andando avanti e per molti studenti
le ore stavano passando in modo abbastanza veloce. Almeno per altri due
giorni non ci sarebbero state lezioni, i ragazzi avrebbero avuto
l'occasione per conoscere i propri professori e Fairy Tail. In
seguito, le lezioni avrebbero avuto luogo e gli studenti si sarebbero
dovuti impegnare per dimostrare di essere lì non per battere
la
fiacca, ma per diventare dei maghi a tutti gli effetti. La maggior
parte dei ragazzi erano all'accademia soprattutto per la pratica, la
quale si sarebbe svolta specialmente dal terzo anno in poi. I primi due
erano quasi tutti teorici e quindi le lezioni sarebbero state
più noiose, ma anche esse davano modo di imparare varie
tecniche
e di conoscere al meglio i vari poteri dei ragazzi.
Le
prime due ore erano passate in modo veloce e dunque era arrivata
l'ora dell'intervallo, che durava solamente dieci minuti. Al primo
banco della parte sinistra della classe E, una ragazza era
impegnata a rimettere apposto i propri quaderni. Li aveva tirati fuori
nella speranza di cominciare subito una lezione, ma il massimo che
avevano fatto era parlare dei vari poteri di ogni studente. Era stato
interessante per lei ascoltare come il professore spiegasse, non con
molti dettagli, ciò che ciascun potere nominato potesse
fare.
Del suo non aveva parlato granché, essendo - secondo l'uomo
-
uno dei poteri magici più singolari ed anche tra i
più
misteriosi. Aveva appuntato tutte le parole dettate dal professore,
così
che quelle spiegazioni potessero esserle utili per le lezioni future.
Difatti, l'insegnante aveva anche spiegato che ne avrebbero parlato
più in là e che avrebbero fatto qualche pratica,
ma
solamente per vedere quanto gli studenti fossero in sintonia con la
loro magia. La ragazza non vedeva l'ora di mettersi sotto con lo studio
e di dare il massimo nelle varie materie, proprio come aveva promesso
ai genitori.
«Ehm,
ciao» Un ragazzo risvegliò la bionda dai
propri pensieri, costringendola a volgere lo sguardo verso la figura
dell'altro. Si ritrovò davanti un ragazzo alto e dai capelli
corvini, vestito di una semplice camicia bianca e dei pantaloni da
ginnastica blu scuro. «Sono Gray Fullbuster, piacere! Tu sei
Lucy
Heartphilia, giusto?» Domandò in seguito,
sorridendole.
«Sì,
sono io» Rispose semplicemente, ricambiando il
sorriso del ragazzo. Approfittò del silenzio dell'altro per
alzarsi dalla sedia e sgranchirsi un po' le gambe, essendo stata a
sedere per due ore consecutive.
«Non
ho mai sentito parlare del potere degli spiriti stellari, e
sono curioso di saperne di più»
Dichiarò Gray, che
si stava grattando la nuca con fare impacciato. Dal canto suo, la
ragazza sembrava essere altrettanto imbarazzata. Non era la prima volta
che qualcuno si interessava al suo potere, essendo molto raro e,
infatti, raramente riusciva ad incontrare qualcuno con la sua stessa
qualità. Un po' le dispiaceva perché non poteva
parlarne
liberamente senza che qualcuno chiedesse spiegazioni su spiegazioni, ma
da un altro lato le fece piacere che un ragazzo si interessasse in
questo modo al suo potere.
«Non
ne so tanto, se devo essere sincera. Ho fatto un po' di
pratica a casa, ma non abbastanza per saperne molto. Sono venuta qui
apposta» Spiegò tutto d'un fiato, con un sorriso
nervoso.
Il ragazzo in questione cercò di risponderle, ma venne
interrotto da un loro compagno di classe dai capelli completamente
arruffati, di color ciliegio. Si buttò
completamente
addosso alla schiena di Gray che si resse a fatica in piedi, rischiando
di cadere rovinosamente addosso a Lucy. Erano già stati
richiamati due volte dallo stesso professore, ed il ragazzo non aveva
nessuna voglia di ricevere un altro rimprovero. Entrambi si
ricomposero, specialmente perché Gray se lo
scrollò di
dosso con una lieve spinta datagli sulla pancia.
«Che
vuoi?» Domandò con irruenza il Fullbuster,
osservando la faccia allegra dell'altro ragazzo. Lucy li guardava senza
dire una parola, essendo due sconosciuti per lei.
«Avevi
detto che saresti venuto con me a cercare Sting e Rogue,
quindi andiamo!» Lo spronò il rosato, che cercava
di
tirare via per un braccio il ragazzo dai capelli corvini. Quest'ultimo
sembrava essere abbastanza irritato, e ciò lo si notava
dalla
sua espressione. Lucy non aveva idea se i due si conoscessero da prima
di entrare in accademia, ma sembravano già parecchio uniti.
Vederli in quel modo le fece quasi invidia, perché sperava
di
poter trovare degli amici con cui avere lo stesso rapporto. Non aveva
mai avuto problemi a socializzare, ma rispetto a molti altri ragazzi
della sua età, era stata cresciuta in modo diverso. Veniva
da
una famiglia nobile, infatti gli Heartphilia erano conosciuti per
essere una delle casate più ricche di Fiore. Lucy era stata
educata per essere una ragazza cordiale ed educata, con un linguaggio
garbato e doveva mostrarsi professionale in tutto quello che faceva.
Suo padre, Jude Heartphilia, era stato il primo a dirle di mostrarsi
superiore rispetto a chiunque, anche se lei non lo aveva mai fatto. Era
stata da sempre una ragazza ben educata, quello sì, ma aveva
cercato di continuo di essere libera e di prendere le decisioni per
conto suo, anche se non veniva quasi mai appoggiata. Sua madre, Layla
Heartphilia, invece era stata sempre dalla sua parte ed aveva cercato
di insegnarle che doveva essere gentile con il prossimo e che non
doveva mancare di rispetto a nessuno, specialmente alle persone a cui
voleva bene. Sin da piccola aveva le idee confuse su come comportarsi
con le persone, avendo ricevuto insegnamenti diversi da entrambi i
genitori. Per questo motivo, alle volte, invidiava la
spontaneità degli altri ragazzi della sua età,
perché notava perfettamente che non avevano dubbi su come
doversi comportare. Ciò lo vedeva anche nei due ragazzi che
continuavano a discutere di fronte a lei: il loro comportamento era
totalmente spontaneo, e Lucy non era mai riuscita ad esserlo.
«Scusa
Natsu, ma non hai visto che stavo parlando con un'altra
persona? Nessuno ti ha insegnato un po' di educazione?» Lo
rimproverò Gray, che alzò di poco il tono della
voce. La bionda
si risvegliò nuovamente dai propri pensieri, tornando
così ad ascoltare la conversazione dei due ragazzi.
«Ciao,
piacere: sono Natsu Dragneel» Disse precipitoso il
ragazzo, che afferrò la mano di Lucy e la strinse, volendosi
mostrare educato agli occhi dell'altro. La ragazza percepì
subito l'eccessivo calore che emanava la pelle di Natsu, e quella
sensazione la fece sentire subito a suo agio.
«Piacere
mio, sono Lucy Heartphilia» Si presentò
cordiale, sorridendo al ragazzo. Quest'ultimo ricambiò il
sorriso e dopo sciolse la presa sulla sua mano, tornando a guardare
verso Gray. «Allora? Vieni con me sì o
no?»
Domandò, quasi supplicandolo. Gray si portò una
mano sul
viso e sospirò, mostrandosi rassegnato. Annuì
semplicemente alla sua richiesta, e Natsu saltò sul posto
per
dimostrare la sua gioia alla risposta del compagno di banco. Lucy si
intenerì a vederlo così felice per un semplice
"sì, vengo con te". Era già riuscita a notare che
era un
tipo bizzarro, e non aveva mai fatto amicizia con ragazzo come lui
perché suo padre glielo aveva sempre vietato. Secondo il
parere
di Jude, sua figlia doveva essere amica solo con persone calme,
cordiali e rispettose. Natsu non sembrava avere nessuno di quei
requisiti, per cui la bionda si arrese già in partenza di
fare
amicizia con il ragazzo in questione.
«Vieni
con noi?» Domandò il rosato, osservando il
viso pensieroso di Lucy. Quella proposta la prese un po' in
contropiede, soprattutto perché rifiutare sarebbe stato un
gesto
da maleducati, dato che non aveva niente da fare. Accettare, invece,
avrebbe significato andare contro un volere del padre, e già
gli
era andata contro decidendo per conto suo di andare alla stessa
accademia di magia a cui era andata sua madre da giovane.
«Non
credo sia il caso, non li conosco nemmeno i tuoi
amici» Cercò di trovare una scusa, anche se
inefficace. I
due ragazzi si guardarono perplessi per un paio di secondi, e quelle
occhiate fecero pensare a Lucy di essere risultata asociale agli occhi
dei suoi compagni di classe.
«Nemmeno
io li conosco, ed essendo un posto dove non conosco
nessuno credo sia un buon metodo approfittare dell'invito di Natsu per
conoscere altre persone» Spiegò Gray, ricevendo un
cenno
del capo da parte dell'altro ragazzo, annuendo. «Se hai altro
da
fare però non sei obbligata a venire con noi»
Aggiunse
poi, facendo sentire in colpa la bionda.
«Dai
Lucy, non fare la timida e vieni con noi! Sting e Rogue sono
due simpaticoni, vedrai che ti troverai benissimo con loro!»
Disse entusiasta Natsu, sorridendo in direzione della ragazza. Lucy
mugolò qualche parola incomprensibile, per poi sospirare.
Non
aveva voglia di passare dieci minuti in classe a non far niente
né voleva dire una bugia - anche se piccola - a due ragazzi
che
si stavano dimostrando generosi con lei, quindi si sentì
costretta ad accettare la loro proposta. Annuì, imbarazzata,
ricevendo un sorriso da entrambi. In seguito uscirono dalla classe ed
insieme cominciarono a camminare per il lungo corridoio dove erano
situate tutte le prime classi. Un sacco di studenti erano usciti dalle
loro aule e camminavano di qua e di là, entrando in diverse
stanze per cercare, probabilmente, dei volti che già
conoscevano. A quanto pareva, la maggior parte dei ragazzi stavano
facendo la stessa cosa del trio, solo che in molti erano riusciti nel
loro intento. Avevano percorso quasi tutto il corridoio e non avevano
ancora trovato i due amici di Natsu; erano anche entrati nelle classi
altrui per vedere i loro volti, ma le loro figure non si vedevano da
nessuna parte. Mancavano solamente altre due classi da vedere, ovvero
le sezioni D e A. Avevano notato solo in quel momento che le
classi non erano posizionate in ordine alfabetico, bensì
sembravano essere state messe completamente a casaccio. Le sezioni
erano come sparpagliate, e ciò lo notarono dal fatto che la
D
stava all'inizio del corridoio, mentre la E alla fine. Natsu non ci
fece tanto caso al contrario degli altri due compagni, che avevano
trovato quella scoperta piuttosto bizzarra ed anche scomoda.
«Andiamo
a vedere nella D» Suggerì il rosato, non
lasciando il tempo agli altri due di rispondere. Entrò
velocemente nell'aula e si guardò freneticamente intorno,
impaziente. Non appena sparì dagli occhi di Lucy e Gray,
quest'ultimi capirono che, molto probabilmente, il ragazzo aveva
finalmente trovato i suoi due amici. Il corvino entrò senza
problemi nella stanza, mentre Lucy era un po' titubante. Come aveva
pensato precedentemente, fare amicizia con persone non del suo
"calibro" non avrebbe reso contento suo padre, il quale si aspettava
che sua figlia facesse delle conoscenze che fossero simili a quelle
della sua famiglia. Inutile dire che i suoi due compagni di classe non
erano affatto nobili: Gray era sicuramente più educato ma la
sua
irruenza lasciava piuttosto a desiderare. Parlando di Natsu invece,
nonostante sembrava essere solare e gentile, non era un tipo che suo
padre avrebbe accettato molto volentieri. Nonostante questi pensieri,
decise comunque di seguirli all'interno dell'aula. Aveva detto loro che
avrebbe conosciuto gli altri due ragazzi e non era una che si
rimangiava la parola data, anche su tali sciocchezze. Dunque
entrò nella classe D e vide Natsu occupato a parlare con un
ragazzo alto e biondo, vestito di una giacca di pelle nera ed una
maglia grigia sotto essa. Indossava dei pantaloni di jeans e Lucy lo
trovò da subito un bel ragazzo, anche se dai modi sembrava
essere identico al rosato. L'altro con cui stava parlando aveva i
capelli neri, a quanto pare piuttosto lunghi dato che erano raccolti in
una coda. Un ciuffo di capelli andava a coprirgli l'occhio destro e, la
cosa che la colpì di più oltre la bellezza di
esso, era
una strana cicatrice ben visibile sopra il naso. Era vestito di un
maglione nero e dei pantaloni di jeans rotti sulle ginocchia, lasciando
intravedere la sua pelle abbastanza chiara. Dopo averli osservati per
un po', Lucy decise di andare ad affiancare Gray che se ne stava in
disparte, alle spalle di Natsu.
«Purtroppo
non siamo nella stessa classe» Commentò
il biondo, ridacchiando. Poggiò una mano sulla spalla del
rosato, dandogli una lieve pacca, e quest'ultimo ricambiò il
gesto. Lucy squadrò entrambi, ritenendo quegli atti
piuttosto
inusuali.
«Già,
sarà un po' strano non essere più un
duo» Disse ironicamente Natsu, che fece scappare una lieve
risata
dalla bocca dell'amico biondo. «Comunque ho già
fatto la
conoscenza di due miei compagni di classe, ovvero Gray e
Lucy»
Presentò i due ragazzi ai suoi amici, e quest'ultimi si
sentirono costretti a farsi avanti. Il corvino era abbastanza irritato,
dato che era stato messo da parte e la cosa non gli era piaciuta
granché. La bionda, invece, continuava a rimuginare sui
soliti
pensieri ma non poteva mostrarsi maleducata e non voleva essere
considerata asociale.
«Piacere,
sono Gray Fullbuster» Si aggiunse alla
conversazione, cercando di mettere da parte la frustrazione provata dal
suo attuale compagno di banco. «Lucy Heartphilia, piacere di
conoscervi» Si presentò cordiale la ragazza,
sorridendo
solare ai due che ricambiarono pochi attimi dopo.
«Piacere!
Sono Sting Eucliffe» Disse allegro, non
distogliendo lo sguardo nemmeno un attimo dalla bionda che, essendosene
accorta, si sentiva a disagio. «Rogue
Cheney» Si
presentò in seguito anche lui, facendo sentire
finalmente
la sua voce ai presenti. Dall'espressione del viso sembrava essere
piuttosto irritato ed il corvino si era accorto di
quell'emozione
negativa, essendo - a parere suo - molto percepibile. «Io e
questi due siamo amici da quando andavamo all'asilo e siamo sempre
stati in classe insieme. Ne abbiamo passate tante e adesso ci siamo
divisi» Li informò Natsu, con un po' di tristezza
nel tono
della voce. Sia Gray che Lucy avevano capito che si conoscevano da un
sacco di tempo, ma non si sarebbero mai immaginati che fossero
addirittura cresciuti insieme.
«Andiamo,
non fare il piagnucolone! Abbiamo la fortuna di essere
entrambi al piano terra, quindi non ti lamentare» Il commento
di
Sting fece sorridere Natsu. Da quel semplice sorriso, Lucy
riuscì ad intuire che il biondo non era un semplice amico
per il
suo compagno di classe. Probabilmente si consideravano come fratelli e,
a quanto pare, per Natsu era difficile non poter stare nella stessa
classe dei suoi amici di infanzia. Non capiva appieno quei sentimenti
non avendoli mai provati, ma mettendosi nei suoi panni riusciva ad
percepire la delusione del rosato.
«Ma
a quanto pare nella tua classe le belle ragazze non
mancano» Commentò Sting, portando nuovamente lo
sguardo su
Lucy che, imbarazzata, sorrise nervosamente. «Sei proprio un
idiota» Pronunciò Rogue, attirando l'attenzione
dei
presenti. Aveva già fatto capire ai due compagni di Natsu
che
non era un tipo che parlava molto e, se lo faceva, era per dire il
minimo indispensabile. Ovviamente questo era ciò che
mostrava
all'apparenza, non conoscendolo non potevano farsi una totale idea su
di lui. Nonostante questi pensieri, Gray non riusciva a non provare un
po' di antipatia nei confronti di Rogue che, da quando erano arrivati,
non faceva altro che avere l'aria irritata.
«Anche
voi non avete fatto niente durante le prime due ore? Noi
ci siamo annoiati a morte» Intervenne Gray, ignorando il
battibecco durato poco tra i due amici di Natsu.
«A
quanto pare non vi siete informati su come lavora questa
accademia» Disse Rogue, facendo confondere sia il corvino che
Lucy. Natsu, invece, era tranquillo e non sembrava essere interessato
all'argomento. «È una routine che fanno
ogni anno: i
professori assegnati alle classi chiedono ad ogni studente di
presentarsi e far sapere loro quale potere usano e se hanno avuto
qualche aiuto per allenarsi ad ottimizzarlo. Lo fanno per sapere chi
è messo meglio e chi peggio, così da poter dare
una mano in più a quelli che di magia ne sanno veramente
poco» Spiegò infine, lasciando basiti i due
ragazzi. Non
avevano avuto idea, fino a quel momento, che l'intento della Fairy Tail
fosse quello di aiutare soprattutto coloro che erano incapaci
nell'utilizzo della magia. Ciò che per loro sembrava
incredibile, era che i professori riuscissero a notare chi fosse meno
esperto con una semplice presentazione. Anche se erano maghi ufficiali,
per loro era comunque fenomenale che riuscissero ad intuire chi fosse
meno capace semplicemente parlando.
Dopo
una lunga conversazione, la campanella suonò ed
annunciò la fine dell'intervallo. Seccati, i ragazzi si
salutarono e decisero di continuare a vedersi durante ogni intervallo.
Inizialmente Lucy non era d'accordo, ma Natsu l'aveva costretta ad
accettare quella proposta fatta da Sting. Dopo essere tornati in
classe, si dovettero subire altre quattro ore di sole chiacchiere per
farsi conoscere meglio. Il professore della E rimase Mad Geer per tutta
la mattina, e durante quelle ore riprese più volte Gray e
Natsu,
sorpresi sempre a chiacchierare tra di loro. Lucy, invece, era stata
attenta anche se non avevano parlato di chissà cosa. Il
professore aveva spiegato come funzionavano i primi due anni,
così da rendergli le idee più chiare. Si era
lasciato
fare domande su domande ed aveva dato risposte chiare e dettagliate,
così da far sparire qualsiasi dubbio. Esso era
già stato
preso in simpatia da quasi tutta la classe, anche se lui stesso si
considerava un professore piuttosto severo, ma era sempre disposto ad
aiutare i propri allievi.
Finalmente
le ore passarono e la campanella diede l'annuncio che quella
giornata era finita e che, per quel giorno, potevano tornare a casa e
riposarsi. Natsu aveva già salutato Gray e Lucy, compresi
Rogue
e Sting e, dopo ciò, corse fuori dal cancello per tornare a
casa. Percorse il marciapiede non tanto affollato di corsa, tenendo la
cartella stretta in una mano invece che sulle spalle. Andava di corsa
perché non vedeva l'ora di tornare a casa e raccontare la
giornata trascorsa a suo padre Igneel Dragneel, proprietario di un
ristorante. Era un uomo alto, capelli abbastanza lunghi e
rossi, occhi castani e, alle volte, sembrava essere un uomo minaccioso
a causa della sua corporatura piuttosto massiccia. In realtà
era
molto premuroso e raramente si arrabbiava per qualcosa, specie se si
trattava di suo figlio. Natsu riuscì a tornare a casa in
dieci
minuti, non essendo molto lontano dalla Fairy Tail. Non appena varcata
la porta ed averla chiusa, buttò le scarpe e la cartella
all'entrata, ignorando le festa che il suo gatto Happy gli fece non
appena entrato. Dopo percorse il piccolo corridoio e corse in
salotto, guardando subito dritto verso il divano in pelle. Suo padre
era seduto lì, con i gomiti sulle cosce e la fronte poggiata
sulle nocche. Il ragazzo si mise di fronte a lui e si sedette per
terra, a gambe incrociate. Il gatto lo seguì ed
andò ad
accucciarsi in mezzo alle gambe del ragazzo, grattandogli le cosce
nella speranza di essere notato. «Papà, devo
raccontarti
un
sacco di cose! Questa accademia è davvero prestigiosa, ci
hanno
riempiti di informazioni che neppure tu sapevi!»
Iniziò
frenetico Natsu, col sorriso stampato in faccia. «Purtroppo
Rogue
e Sting non sono nella mia stessa classe, ma fortunatamente siamo allo
stesso piano e possiamo vederci quando vogliamo! Inoltre ho fatto
amicizia con altri due ragazzi, Gray e Lucy. Lui sembra essere
perennemente arrabbiato ma abbiamo un sacco di cose in comune, infatti
ci piacciono le stesse cose. Lei invece è strana, ma forse
perché è molto timida ma sembra essere piuttosto
simpatica e disponibile!» Raccontò inizialmente
Natsu,
contento di poter condividere quei momenti col padre. L'uomo non diede
alcuna risposta, continuò semplicemente a tenere il capo
chino
ed a guardare un punto fisso del pavimento. Nonostante si fosse accorto
che non fece alcuna reazione, il ragazzo non demorse e decise di
continuare con il suo racconto. «Il professore che
abbiamo
avuto oggi si è dimostrato molto gentile, anche se sembra
piuttosto severo e credo che sarà noioso averlo... mi ha
ripreso
più volte per niente, non è giusto!» A
quella
frase, Igneel alzò il capo e si portò
le mani agli
occhi, stropicciandoseli.
«Se
ti ha ripreso è perché non stavi
attento»
Pronunciò il padre, per poi portargli una mano sui capelli e
arruffarglieli. Quel gesto irritò un poco Natsu, ma non si
lamentò essendo contento di aver ricevuto una risposta da
lui.
«Stasera dovrò andare a lavorare, quindi dovrai
prepararti
la cena da solo» Lo informò in seguito, alzandosi
dal
divano e dirigendosi verso le scale alla destra del salotto. Il figlio
piegò la testa di lato, abbastanza confuso, e si
alzò,
seguendo Igneel.
«Non
eri in ferie?» Domandò curioso, salendo le
scale insieme al padre. Quest'ultimo sospirò pesantemente,
ma
non per la domanda fattagli dal figlio. «Sì, ma ho
deciso
di ritornare a lavorare. Hanno bisogno di me e non posso pensare solo
ai miei comodi, ho delle responsabilità» Rispose,
entrando
nella sua camera da letto. Natsu si fermò alla soglia della
porta, osservando il padre che si metteva a sedere sul letto. Quella
era una di quelle volte: si sarebbe messo seduto ed avrebbe pensato per
tutto il pomeriggio. Quello era il suo solito comportamento da quando
sua madre, per lavoro, dovette trasferirsi addirittura dall'altra
parte del mondo. Era una manager abbastanza famosa e brava nel suo
lavoro, per questo veniva ingaggiata da chiunque ed era piena di
impegni. Igneel non aveva preso affatto bene la decisione della moglie,
soprattutto perché furono obbligati a separarsi. Rispetto a
molte altre famiglie, i suoi genitori si erano sempre amati, nonostante
fossero passati anni e anni dal loro primo incontro. Igneel si sentiva
frustrato ad non avere più la moglie accanto; a volte si
sentivano via telefono, ma per l'uomo non era abbastanza. Sentiva la
sua mancanza e, anche se col figlio non ne parlava, esso sapeva bene
cosa passasse nella testa di suo padre. Lo conosceva fin troppo bene e
sapeva quanto stesse soffrendo per la mancanza della moglie, e
ciò lo dimostrava il fatto che da un paio di anni soffriva
di
depressione. Nonostante questo continuava ad andare a lavorare, anche
se era costretto a prendersi delle ferie costanti, essendo state
consigliate dal dottore che visitava Igneel, così che
potesse
riposarsi.
«Forse
dovresti rimanere a casa un altro paio di giorni, non
credi papà?» Propose preoccupato Natsu, che in
risposta
ricevette solo un sospiro. Ormai l'uomo di casa non sembrava
più
esserlo Igneel, ma il figlio. Si occupava di tutte le faccende
domestiche e, solo la mattina, preparava la colazione. Qualche volta
anche il pranzo e la cena, specialmente quando suo padre si dimenticava
di preparare da mangiare, essendo totalmente preso dai suoi pensieri,
oppure quando doveva andare a lavorare. Si era abituato a rimboccarsi
le maniche in casa, non era per niente un peso per lui, ma gli
dispiaceva vedere suo padre in quelle condizioni. A volte sembrava
migliorare, altre invece addirittura peggiorare. Dipendeva da vari
periodi e, in quelle occasioni, Natsu non sapeva come comportarsi,
dunque lo lasciava sempre in pace.
«Sono
contento tu ti sia divertito oggi, però ricordati
che non è come essere all'asilo: ti devi impegnare. Non devi
avere voti eccellenti, ricordalo, ma il minimo indispensabile voglio
che tu lo faccia» Disse improvvisamente Igneel, osservando il
figlio che continuava a stare immobile sulla soglia di camera sua.
Natsu sorrise a quelle parole ed annuì, per poi incamminarsi
verso il padre. Gli si buttò addosso dopo averlo raggiunto,
circondando il collo di lui con le braccia. Si unirono in un tenero
abbraccio, ed esso era sempre molto di conforto per Igneel. Il corpo di
Natsu sembrava essere sparito sotto le braccia possenti del padre, che
davano sempre un po' di sicurezza a Natsu. Quei momenti non erano rari
tra i due, ma succedevano solo quando l'uomo aveva bisogno di conforto.
Per quella volta, invece, il motivo era diverso: sotto quell'abbraccio
si nascondeva un enorme "grazie" da parte del rosato, che non poteva
esprimere a parole. Anche il loro gatto Happy li raggiunse e, con un
balzo, si ritrovò sopra il letto, accovacciato accanto alle
gambe di Igneel, intento a fargli qualche fusa. Natsu era sicuro che,
prima o poi, suo padre avrebbe superato quel brutto momento, e lui lo
avrebbe aiutato senz'altro. Si sarebbe impegnato alla Fairy Tail ed
avrebbe continuato ad aiutarlo a casa; voleva che fosse orgoglioso di
lui e sentiva il bisogno di vederlo sorridere.
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Salve
a tutti i lettori!
Eccomi
tornata col secondo capitolo. Pensavo ci avrei messo più
tempo ad aggiornare avendo avuto - di già - il blocco,
però alla fine ce l'ho fatta.
Qui
abbiamo presentato altri tre personaggi, ovvero: Sting, Rogue e Lucy.
Abbiamo anche parlato un po' della vita privata sia di Natsu che di
Lucy, e più in là scopriremo altre sfumature
delle loro famiglie e del loro passato.
Avverto
che per ora i capitoli saranno soprattutto per presentare i vari
personaggi, specialmente quelli principali che non sono nemmeno pochi.
Più in là entreremo nel vivo della storia e
approfondiremo i caratteri dei personaggi, così da
conoscerli meglio!
Ringrazio
di cuore manganime_love e Lovers13
per
aver recensito lo scorso capitolo, e anche tutti coloro che hanno
inserito la storia nelle preferite/ricordate/seguite. Grazie davvero.
Alla
prossima!
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