Piccole verità omesse nelle leggende

di Violetta_
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Jane era intenta a farsi il quinto caffè della giornata. Stava avvitando la caffettiera quando udì la porta della cucina spalancarsi ed un urlo sovrumano, per poco non le cadde l'oggetto dalle mani.

<< Bocciata! Sono stata bocciata! >>

Darcy camminava a grandi falcate alzando le mani al cielo e gesticolando come una matta.

<< Come bocciata? >>
<< Secondo il prof mi sono inventata tutto! Ma ti pare? >>

Jane accese il fuoco e posizionò la caffettiera sul gas.

<< Non tutti prendono sul serio Thor e i suoi amici, per molti non sono altro che attori. Una montatura pubblicitaria >>
<< Si però non è giusto. Meritavo il massimo dei voti e sono certa che col giusto sostegno sarei diventata famosa >>
<< Non te la prendere. Vedrai che arriverà il tuo momento >>
<< Mi spiace per la bella biondona, mi ha aiutata tanto. A proposito, vorrei ringraziarla. Dov'è? >>
<< Non era venuta all'università con te? >>

*

All'interno dell'aula 107 dell'università il professore era intendo a rileggere la tesina di Darcy.
Anche se certe parti erano piuttosto divertenti, doveva ammetterlo, non poteva certo permettere che quegli eventi venissero divulgati.
E poi aveva sempre prediletto le bugie.

Una donna dai lunghi e fluenti capelli biondi con la schiena poggiata contro lo stipite della porta e le braccia incrociate al petto era intenta a fissarlo in tralice.

<< Sei sempre il solito... >>

Il professore ghigò assumendo le sembianze di Loki.

<< Eddai ho fatto di peggio >>




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