Un cielo pieno di stelle

di Lucrezia_95
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Torno a pubblicare qualcosa ed esordisco nel fandom di Star Wars con una fanfiction senza pretese ambientata Appena dopo la fine dell’episodio I. Spero di non essere andata troppo fuori dal carattere dei personaggio e spero che a qualcuno possa piacere. Se vi va lasciate una recensione, mi motiva nella scrittura sapere che qualcuno legge e commenta.

 

Un cielo pieno di stelle

Il sole è calato, la luna è sorta.

Qualcuno già sta dormendo da un po', i bambini principalmente. Altri si stanno preparando per andare sotto le coperte. Allo stesso tempo ci sono persone che si svegliano, la notte è per loro il giorno.

Il buio è il regno delle attività illecite, dei fuori legge, di coloro che vogliono, anche solo per un attimo, evadere dalla quotidianità e gettare quella maschera che indossano per gran parte del tempo. La notte, però, è anche il momento in cui il lecito diventa strano e l'illecito abitudine; ed è questo che vedi osservando la capitale galattica: una fusione di reale e irreale, di cose concesse e non, di lealtà e slealtà. Vedi uomini rispettabili, grandi politici, illustri pensatori perdersi nei meandri tortuosi di quel mondo ovattato e indefinito che è l’oscurità.

«Obi-wan? »

Una voce debole e assonnata, stanca per le troppe emozioni vissute in poco tempo ti chiama. Ti volti. Un bambino biondo e dagli occhi limpidi come il cielo d'inverno quando soffia Tramontana ti osserva incerto. Entrambi avete appena perso una persona cara ma per lui colui che avete perso resterà sempre qualcuno che conosceva da pochi giorni. Tu invece hai dovuto dire addio a un maestro, un padre, un fratello, un amico. Hai perso il tuo punto fermo, la persona che per te significava "casa". Guardi quel bambino, che si affida a te, che il Consiglio di ha concesso di addestrare, secondo l'ultimo desiderio del tuo maestro. Lo osservi alzarsi dal tuo letto, nel quale lo hai messo a dormire dopo essere tornati dal funerale, lo guardi stropicciarsi gli occhi e desideri riuscire ad essere una buona guida per lui, un fratello, padre non puoi essergli perché anche tu sei poco più che un ragazzo, e un amico.

«Che succede Anakin?»

«Ho paura Obi-wan. E se non riuscissi a diventare un jedi? Se il maestro Qui Gon si fosse sbagliato? »

«Tu diventerai un grande cavaliere Anakin. Te lo prometto. Il tuo nome verrà ricordato, sarai rispettato.»

Non lo vedi convinto, lo porti con te sulla terrazza del tuo alloggio e lo fai sedere accanto a te su un piccolo divanetto che tante volte è stato testimone e spettatore silenzioso dei dialoghi con il tuo maestro.

« Guarda il cielo Anakin, le luci della città e del tempio non ti permettono di vedere le stele ma sai che ci sono, che sono lì e ti guardano. Due di quelle stelle sono i soli di Tatooine e da lì tua madre ti sta guardando. Da qualche parte anche il maestro Qui Gon ti sta osservando, lui vive nella Forza e attraverso di essa potrai sempre sentirlo accanto a te e renderlo fiero.»

A chi stai parlando ora, Obi-wan? Al bambino o a te stesso? Chi stai cercando di convincere con queste parole? Torni a guardare Anakin, i suoi occhi sono più sicuri adesso, avverti che è tranquillo e lo inviti a tornare a letto, domain per lui sarà una giornata impegnativa, dovrà dire addio alla sua vita e iniziare ad essere un Padawan, il tuo Padawan.

 

Sei da solo ora su quel divanetto, la tua compagnia sono i rumori della vita notturna di Coruscant. Vorresti vederle le stelle, come riuscivi a vederle su Naboo e su Tatooine. Lo vorresti perché ogni tanto capita che una stella cada, per così dire. Sai che in realtà non è una stella ma non t’importa. Ricordi che, quando eri bambino, qualcuno ti ha detto che per ogni stella che vedi cadere puoi esprimere un desiderio. Adesso avresti bisogno di quella stella, di esprimere il tuo desiderio ma non ti limiteresti a guardarla cadere, proveresti ad andarla a prendere per averla sempre con te. Ti ricorderebbe che ora sei un maestro, hai sempre voluto esserlo ma a quale prezzo lo sei diventato? Vorresti quella stella per ricordarti di questa notte, di tutto ciò che è già cambiato e che sta cambiando nella tua vita.





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