Rebecca, inchiodata sulla sedia a rotelle, fissava con sguardo assente il mondo fuori dalla finestra. Nella stanza, la sveglia segnava le 23:59 del 24 dicembre.
Buon Natale, pensò sarcastica.
A chi poi? A lei non di certo. Non da quando, un anno prima, delle persone a bordo di un fuoristrada avevano investito lei e ucciso i suoi genitori...
«Oh-oh-oh»
Qualcuno era entrato nella sua stanza. Si voltò e vide... Babbo Natale?
«Voglio farti un regalo, mia piccola amica» disse. Poggiò a terra la grande sacca che aveva in spalla e da lì estrasse una a una 4 teste umane.
Conosceva quelle facce. Erano stati loro a ridurla così. E a dispetto di quello spettacolo orribile, disse solo:
«Perché solo ora?»
«Lo scorso Natale lessi in ritardo la tua letterina. Mi chiedevi di farla pagare a queste persone. Allora non potei esaudire il tuo desiderio, quindi ho rimediato quest'anno...»
«Grazie» mormorò la piccola.
«Non ringraziarmi. Io esisto solo per far felici i bravi bambini!»
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