INFERNO
Ho pregato in ginocchio
davanti alla croce
forse qualcuno ha risposto
ma ormai ero sorda
camminavo con la chiesa alle spalle
e pensavo che no
questo non può essere il paradiso.
Massì, fallo, portami all'inferno
non negherò più di volerlo
dammi ancora le mani
scendiamo in un altro girone.
E non vedo orde di anime peccatrici
ma soltanto angeli perduti
chissà a quale punto della strada.
Pensavo di non saperlo fare,
eppure sto danzando
travolta da fiamme
che non si sepngono.
Mi dici che il viaggio è finito,
che è ora di tornare indietro
risalendo mi tendi le mani.
So di non ricordare la strada,
ma non le afferro.
Mi accorgo di essere nuda
ma non importa, qui fa caldo.
E non mi sento un'anima peccatrice,
ma soltanto un angelo perduto.
Ed è vero, non è il paradiso
ma anche all'inferno si può brillare.
Da sola, danzo e non brucio
travolta da fiamme
che non si spengono,
non si spengono.
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