Epistolario di guerra

di lapoetastra
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Ciao, Grace.
Riesco ad immaginare l’espressione di stizza sul tuo viso, quando hai visto il nome del mittente.
Probabilmente sto scrivendo al vento, forse questa mia lettera rimarrà sigillata sul fondo del fiume, dove hai già scagliato il mio cuore.
Io ti amo, Grace.
So che avrei dovuto dirtelo prima, e non comportarmi come se nulla fosse, ma allora ero stupido.
Stupido, ed ingrato per la preziosità di ciò che possedevo.
Ora, invece, non ho più niente.
Solo il dolore per la perdita continua dei miei compagni, solo la paura per ciò che mi capiterà, solo la tristezza per non poter tornare a casa.
E qui, in mezzo alla guerra dirompente, ho capito che unicamente il mio amore per te mi permette di rimanere ancora attaccato alla vita, e di non sprofondare nel vuoto che a volte mi invade l’anima e da cui temo di non riuscire a riemergere.
Non ti chiedo di amarmi come una volta, se mai lo hai fatto.
Ti chiedo solo, ti imploro, di pensarci, prima di inviare la richiesta di divorzio.
Prima di abbandonarmi per sempre.
Saluta tutti.

Con affetto, tuo devoto ed innamorato,
Lewis Nixon.




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