Questa
fan fic
è nata dalle menti malate di MikuChan (Fan di Mark) e
Alessandra91 (Fan di Ryan).
Questa
storia
può essere considerata un continuo o un universo parallelo
dell'opera originale, dai XD Eliminatevi dalla testa Mew Mew A La Mode.
Quella serie ci fa schifo, quindi per noi non esiste(?)
Speriamo
vi piaccia ^^
Buona
lettura e
grazie a tutti.
1°
-
L'arrivo di Yuri -
Il sole stava tramontando sulla città di Tokyo, illuminando
gli alti palazzi e le verdi stradine, di un dolce color arancio.
Una ragazza dai capelli rossicci e l’aria preoccupata, stava
correndo tra i vicoli della grande Città, in direzione della
stazione principale.
Ormai
mancavano pochi metri, era stremata ma doveva arrivare in tempo, quindi
raccolse le sue ultime energie e dopo un po', arrivò a
destinazione.
Guardò l’orologio da polso e si sedette sui
gradini della stazione in attesa: le 18:00 in punto.
Era arrivata appena in tempo, pochi minuti e la persona che stava
aspettando sarebbe stata lì.
Per ammazzare il tempo, estrasse il cellulare dalla tasca del jeans ed
iniziò a leggere i messaggi salvati, con un sorriso.
Masaya, pensò mentre gli occhi scorrevano
sul display: era sempre il solito
romanticone.
Per un attimo sembrò che la luce del sole fosse svanita e le
nuvole avessero ricoperto il cielo. Alzò lo sguardo e si
ritrovò dinanzi
l’ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento:
un ragazzo alto, biondo e dallo sguardo di ghiaccio, la guardava
stupito. «Che ci fai qui?» le chiese, inarcando un
sopracciglio mentre infilava le mani nelle tasche del pantalone nero.
«Ryo?!» la rossa inarcò un sopracciglio
«Potrei farti la stessa domanda» forse sembrava che
nel suo tono di voce ci fosse un pò d'irritazione, ma era
sempre così, quando si trattava di lui. Quel ragazzo era
capace di metterle i nervi anche solo respirando, per il suo modo di
fare.
«Ichigo, Ichigo» la canzonò con un
sorrisino divertito, lui «sempre di malumore?!» si
sedette accanto a lei, e con quella faccia che la giovane Momomiya
riteneva "da prendere a schiaffi", continuò: «Che
c’è: Masaya ti ha dato buca?»
Ichigo strinse i pugni con un sorrisino appena nervoso: doveva
calmarsi o avrebbe fatto il suo gioco se si fosse innervosita (come al
solito). Quindi
chiuse gli occhi, fece un respiro profondo e gli sorrise con aria
più serena «Sto aspettando Yuri» fece,
voltandosi verso di lui
Shirogane continuò a punzecchiarla «Yuri eh?! E il
tuo principe azzurro non è geloso?»
La gatta stava per rispondere, ma al suo posto ci pensò
qualcun altro dietro di loro «Perché mai
Masaya-san dovrebbe essere geloso?!»
Questi si voltarono, notando una ragazza dai lunghi capelli castano
scuro
e gli occhi dello stesso colore, con indosso un jeans nero, una maglia
bianca dei Rolling Stones e delle Convers ai piedi. Ella li osservava
appena stupefatta, mentre stringeva una valigia viola con rotelle, dal
manico.
«Yuri! Da quanto sei arrivata?» chiese la rossa
stupefatta, alzandosi dalle scale e ripulendosi, poi, il jeans.
«Il tempo necessario da capire che questo biondino ha qualche
gelosia per te, o con te, o quel che è» rispose la
bruna, ridacchiando appena, mentre allungava un braccio per stringere
una spalla della Momomiya e avvicinarsi poi al suo volto per darle un
bacio.
«E lei chi sarebbe?» Ryo inarcò un
sopracciglio, portando le braccia al petto con fare alquato
infastidito: da quanto in qua qualcuno si prendeva simili confidenze
senza conoscerlo?!
«Lei è mia cugina Yuri» Ichigo si
voltò verso di lui, una volta salutata la ragazza a sua
volta e allungò un sorrisino di chi ha appena vinto una
stupida gara su chi fa innervosire prima chi «che
c’è, Ryo: deluso?!
Credevi che avessi un’amante, eh?! Beh, mi dispiace
deluderti»
«Aaah!
Adesso torna tutto!» esclamò la bruna alle loro
spalle, schioccando le dita «Quindi lui
sarebbe quel rompiscatole che insisteva per conquistarti, ma che alla
fine non ci è riuscito, di cui mi hai parlato!»
Yuri sorrise
divertita dalle sue stesse parole «Ma tu guaarda!».
Il biondo fissò la rossa con fare torvo «E
così io sarei…»
«Non le ho detto questo!» lo interruppe lei,
scuotendo le mani, con voce appena alta. Si voltò subito
verso la cugina, fulminandola con lo sguardo «Vero, Yuri?»
questa fece spallucce «Hai ragione. Ma l’ho intuito
da sola, mica sono scema»
la Mew rosa alzò gli occhi al cielo, portando una mano alla
fronte. D'accordo, avrebbe dovuto ricordare il carattere alquanto
fastidioso di sua cugina.
Ryou si alzò di scatto, innervosito «D'accordo. Vi
lascio alla vostra riunione di famiglia!»
esclamò, dando le spalle per poi allontanarsi di qualche
passo.
«Ma dai! Te la sei presa?» Yuri rise,
portando una mano alle labbra per enfatizzare il gesto del suo quasi
urlargli dietro «Stavo scherzando - beh non proprio... ma se
ti fa
contento…»
Il biondo si fermò di scatto e si voltò
verso di loro con uno strano sorriso «Ichigo» disse
«domani doppio turno al
Cafè. E sii puntuale.»
La rossa sgranò appena gli occhi: il giorno dopo aveva preso
mezza giornata di lavoro per stare con Masaya!
«Ma… Ryo!»
«Niente ma. A domani» dettò
ciò, il ricco erede della famiglia Shirogane si
allontanò con aria abbastanza soddisfatta.
Momomiya si voltò verso la cugina con uno sguardo dalla
serie “Se lo sguardo potesse uccidere”
«Yuuuriii»
quest’ultima con uno sguardo innocente le rispose allungando
un sorrisino quasi implorando perdono con esso «Domani ti
aiuto…» sembrò più una
domanda che
un’affermazione.
Ichigo la guardò senza dire una parola: la risposta era
quindi ovvia.
«Suvvia! Non fare quello sguardo» la bruna scese le
scale della stazione, iniziando poi ad incamminarsi come per fuggire da
una possibile sfuriata «Andiamo a casa?»
La rossa scosse il capo. Quella ragazza era il colmo... ma non si
poteva non volerle bene. Sorrise e la raggiunse.
«Ah! Un’altra cosa…»
iniziò la cugina, d'un tratto, guardando dinnanzi a
sé. La gatta mugugnò in segno di assenso,
incitandola così a continuare «non mi avevi detto
che quel Shirogane fosse
così: figo!»
L'altra si arrestò per un secondo, allibita e la bruna
inarcò un sopracciglio, fermandosi a sua volta per poi
guardarla «Che c’è?! Quel che
è giusto, è giusto»
Oh mio Dio! Pensò Ichigo, sospirando. Lei
no!
Con i mezzi pubblici riuscirono ad arrivare a casa Momomiya in una
mezz'ora quasi.
Ichigo aprì la porta d'ingresso e quando annunciò
il loro rientro a casa, un bambino dai capelli
neri e gli
occhi coloro nocciola, le andò incontro con un sorriso
allargato su quel visino di soli cinque anni.
«Onee-Chan!» esclamò, allargando le
braccine
«Sasuke!» la rossa sorrise, chinandosi per poi
prenderlo in braccio. Alla fine suo padre si era lasciato convincere da
sua madre a fare un altro figlio, per compensare la mancanza di
attenzioni che ormai non poteva più riservare alla
primogenita cresciuta «Certo che stai
diventando sempre più pesante, tu» rise.
«Nee! Sono cresciuto di un altro centimetro»
esordì
lui, con le gote arrossate dall’eccitazione
«Ma che bravo!» esclamò la rossa,
coccolandolo amorevolmente «Bello il mio onii-chan»
Sasuke si voltò poi verso Yuri e sorridendo,
allungò le braccia per essere preso da lei
«Yuri!»
«Ma ciao, amore!» fece quest'ultima, accogliendolo
fra le braccia come richiesto.
«Lo
sai che stamattina mi sono svegliato presto…»
iniziò a spiegare il piccolo Momomiya «E
sono uscito cinque miniminuti fuori e in giardino ho visto un
seeeeeeerpente enooormee!»
Yuri sbiancò in volto, deglutendo a fatica a quelle parole
«Ichigo?!» guardò la cugina mentre si
toglievano le scarpe per dirigersi in cucina «In giardino ci
sono se- serpenti?»
«Certo
che no!» Sakura, la madre di Ichigo e Sasuke,
uscì dalla cucina e li raggiunse con un risolino divertito
«Il mio piccolo Sasuke
ha una fervida immaginazione» sorrise, prendendo il bambino
fra le
braccia, scoccandogli poi, un bacio
«Ma non è vero, mamma!» cercò
di ribattere il
piccolo «Io l’ho visto ti dico»
«Si,
amore, certo» la donna dai corti capelli rossastri si
avvicinò a Yuri e
l’abbracciò con un braccio mentre con l'altro
stringeva il bambino «vai pure nella
camera degli ospiti e mettiti comoda, tesoro. A lui ci penso
io»
la bruna sorrise, annuendo «Va bene, zia. Grazie»
Yuri ed Ichigo stavano per salire al piano superiore, quando la madre
di quest'ultima
disse alla figlia: «In cucina c’è una
persona per te, cara» ammiccò e la ragazza
sorrise, sapendo già di chi si trattasse
«Va pure, cuginetta» ammiccò la bruna,
con un pizzico di malizia «metto a posto le mie cose e poi vi
raggiungo»
Ichigo scoppiò a ridere ed annuì, dirigendosi poi
in cucina, mentre l'altra si avviava alla sua camera.
Sul
divano, seduto ad aspette la giovane gatta, c’era un ragazzo
moro, con gli
occhi
marroni e sui diciotto anni. Quest’ultimo appena la vide
entrare le
rivolse un dolce sorriso
«Masaya!» Ichigo corse nell'immediato ad
abbracciarlo. Chiuse gli occhi, quando lui la strinse a sé a
sua volta, assaporando quel profumo che tanto le era mancato
«Masaya...»
«Scusa se in questi giorni non sono venuto» le
rispose lui, baciandole il capo mentre continuava a stringerla
«ma con gli esami della maturità
…»
«Ti capisco» lo rincuorò lei, scuotendo
il capo per poi alzarlo appena per incontrare lo sguardo di lui
«Anche per me
è lo stesso. Ma l’importante è che ora
tu sia qui… con me»
Aoyama sorrise ancora, si chinò per baciarla ma
Sasuke si intromise fra loro, entrando in cucina in quello stesso
istante «Onii-Chan!» esclamò,
correndogli incontro «Io sono geloso della mia
Nee-Chan!»
Ichigo scoppiò a ridere, portando una mano alle labbra
intenerita dal suo piccolo fratellino minore.
Il moro si chinò appena e prese tra le braccia il piccolo
«La tua Nee-Chan rimarrà sempre tua, io non te la
tolgo
mica, tranquillo»
Sasuke gli sorrise e lo strinse soddisfatto «Allora va bene.
Ti voglio tanto bene, Onii-Chan!»
Masaya scoppiò a ridere, stringendolo di più
«Certo
che sai sempre come prenderli i bambini» gli disse la rossa,
sedendosi
sul divano. Già si immaginava la sua vita da novella sposa
con Aoyama. Non riuciva ancora a credere che dopo tutto quel che era
accaduto, adesso potessero ritrovarsi tranquillamente a parlare e a
vivere una vita serena come sempre aveva sognato di condividere con lui.
«Beh, gli ho solo detto la verità» egli
si sedette accanto a
lei, con Sasuke ancora tra le braccia. «A proposito. Tua
madre aveva detto che eri andata alla stazione a
prendere tua cugina»
ella annuì «Si: Yuri» sospirò
«una vera combinaguai. Ha la lingua biforcuta quella
ragazza»
Proprio in quel momento, come se fosse stata nascosta ad ascoltare
tutto da dietro la porta, la diretta interessata li raggiunse,
intromettendosi nel discorso «Ciaaaao
Masaya!» corse a stringergli la mano con enfasi
«Mia cugina
mi ha fatto una testa così: Masaya questo; Masaya quello;
Masaya così, colì; come è bello il mio
Masaya...»
il moro scoppiò a ridere e si voltò verso la
rossa,
che aveva il viso infuocato dall'imbarazzo. Per l'appunto!
Pensò. «Yuri…» la
rimproverò a denti stretti «smettila!»
«Ma è vero!» esclamò
quest’ultima, facendo spallucce «Tu vuoi mettermi
sempre a tacere. Anche con Shirogane volevi che stessi zitta, poco
fa.»
«Ryo?!» Masaya si schiarì la voce,
voltandosi verso la sua ragazza «Quand’è
che avete visto… Shirogane?»
«Aaah!» Yuri si sedette in mezzo ai due innamorati,
cacciando dalle labbra un suono di consapevolezza «Quindi
anche
tu sapevi che Ryo aveva un certo “interesse”, per
Ichigo, giusto?»
Aoyama non rispose, solo: si limitò a sospirare. Meglio non
mettere in mezzo quell’argomento.
«Oook» la bruna cugina si alzò
improvvisamente e prese tra le braccia il
piccolo Sasuke «Sasukino bello: perché non andiamo
a vedere i cartoni
animati?»
«Ma a quest’ora non fanno i cartoni
animati» le fece notare il
bambino con aria sicura.
Yuri mantenne il sorrisino «Non dire sciocchezze tesoro:
certo che ci sono»
«Ma…» a quell'ulteriore protesta, la
ragazza lo fulminò con lo sguardo «Andiamo Sasuke!»
Il bambino allora deglutì e le strinse la mano, seguendola
anche se a malavoglia «Ok...» la sua voce fu
flebile ma Yuri lo sentì ugualmente
«Beeene…» si voltò
verso Ichigo e Masaya «noi andiamo, allora. Vi lasciamo soli. E intendo soli, visto che
zia Sakura è al piano superiore…» la
rossa la fulminò con lo sguardo e lei si sbrigò a
sparite «Ciao!»
Rimasti ormai soli, i due innamorati rimasero in
un’imbarazzante
silenzio per qualche secondo «Ehm…
Masaya?!» lo chiamò la rossa, ancora col volto
arrossato «Ryo,
in verità…»
il moro l’abbracciò improvvisamente «Non
m’interessa di Ryo Shirogane.» le
sussurrò, socchiudendo gli occhi mentre annusava l'odore di
fragola che emanavano i capelli lunghi fin sopra le spalle, della
ragazza che amava «Tu sei qui con me e non
m’importa di
nient’altro»
Nel frattempo, dalla stanza di fronte si sentì la voce di un
Sasuke deluso e scocciato «Visto, Yuri, che i cartoni non
c’erano?!»
Masaya ed Ichigo batterono appena le palpebre, nuovamente interrotti,
per poi scoppiare a ridere divertiti
«Questa è mia cugina» gli disse la
rossa, continuando a ridere «e come hai notato, non
è per niente facile da gestire»
«Penso, infatti, che ti darà molto da
fare» le rispose il moro, baciandola a fior di labbra.
L’arrivo di Yuri aveva movimentato un po' la giornata, ma non
sarebbe stato l’unico cambiamento che avrebbe portato
«Ma che carini» questa, nuovamente, era sulla
porta e li guardava con fare alquanto malizioso
«tanto love love»
Aoyama tornò a ridacchiare mentre sul capo di Momomiya una
vena pulsante preannunciava un urlo ormai esasperato «Yuuuriiii!»
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