Attimo d’illusione
E’ un attimo.
Un fulgido, straziante attimo in cui il mondo si rovescia,
il nemico diventa amante e tutto il resto, come se non avesse più alcun
peso, viene inghiottito dal piacere che li consuma.
E’ il decimo di secondo in cui davvero ci crede; una
scheggia di tempo così piccola ed insignificante
da non riuscire a vedersi, ma così potente da poterlo fare a pezzi
torturandolo a sangue come il più crudele dei nemici; è
l’attimo in cui la realtà del principe si distorce fino ad
illuderlo che il suo orgoglio sia ancora intatto, chi gli altri possano, in
qualche modo, capire, accettare tutto ciò, che Goku sia solo suo, suo e
di nessun’altro.
Non di Chiki.
Non di Gohan né di Goten.
Non più marito né padre, né guerriero o
sayan.
Non una semplice distrazione sessuale; non una stupida
puttana privata con la quale sfogare i propri pruriti ogni
tanto.
Nulla.
Nulla fuorché un amante.
Il suo amante.
Ma ovviamente questo è solo
un attimo, e solo un’illusione.
Una bella, vana, stupida, incorporea illusione.
Un desiderio che non ha sbocco, un piacere che si smorza sul
più bello, il colpo che fa più male di tutti, quello che spezza l’anima
girando ancora il dito in una piaga già infetta, in un illusine che tale rimarrà sempre, nonostante il dolore.