«Che succede? Ti sei
alzato abbastanza presto!»
«Sembravi un
po' strana ieri»
«Eri
preoccupato per me?!»
«Se
c'è qualcosa che ti preoccupa, dimmelo. Sarò
sempre al tuo fianco»
«Sasuke-kun...»
Qualunque ragazza cedeva al suo fascino, anche quando
osava solamente recitare delle semplici parole, ed esse avevano sempre
un successo clamoroso. La maggior parte delle volte sfoderava un
sorriso in grado di catturare il cuore di ogni suo bersaglio, nessuna
riusciva a resistere alla sua bellezza. Dopo aver attirato l'attenzione
della sua "preda" con una semplice occhiata, proferiva sempre con
qualche parola dolce così da farle credere che, per lui, lei
fosse la sola ed unica ─ e stranamente aveva successo. Riusciva sempre
nel suo intento di conquistare una ragazza, non aveva mai fallito in
quell'impresa che, ormai, per Sasuke era diventata facile come bere un
bicchiere d'acqua. Era una cosa che faceva praticamente tutti i giorni:
flirtava con le ragazze che aveva già conquistato e, quando
ne vedeva una che non era ancora caduta ai suoi piedi, si preparava
all'attacco e sfoderava il suo fascino magnetico. Si buttava a
capofitto anche sulle turiste che venivano a visitare Konoha, e lui era
ben lieto di mostrare loro il fascino del villaggio ─ già,
intendeva proprio sé stesso. Mica gli interessava far
visitare alle ragazze la sua città.
Probabilmente era solo una sua impressione, ma qualcosa nella sua
tecnica di seduzione sembrava non funzionare. Con gli stessi gesti e le
solite parole aveva conquistato innumerevoli ragazze, ma per la prima
volta, una di loro non sembrava essere caduta nella sua trappola.
Sakura Haruno, da quando era andato a farle visita, non l'aveva
più cercato come di solito facevano tutte le altre. Quando
le aveva portato la rosa ─ che lei aveva accettato senza
nemmeno replicare, quindi Sasuke si chiedeva dove avese sbagliato.
Forse aveva avuto qualcosa in faccia o aveva i capelli
scompigliati? ─ e lui le aveva recitato quelle dolci parole,
Sakura si era sciolta come un ghiacciolo sotto il sole. Era riuscito a
vedere le sue guance imporporarsi e suoi occhi illuminarsi, era anche
riuscito ad immaginarla con la bava alla bocca mentre lo guardava. Era
la prima volta che una ragazza, dopo averla conquistata, non andava a
cercarlo il giorno dopo per passare del tempo insieme. Ovviamente lui
non osava tornare dalla solita ragazza per due volte consecutive,
aspettava sempre che fosse quest'ultima ad andare da lui, ed ogni volta
era così, ma Sakura si dimostrò diversa rispetto
alle altre. La cosa lo interessò a tal punto da voler andare
nuovamente da lei e tentare un nuovo approccio ─ violando ogni
sua regola, o magari verificare solamente se il suo piano era andato a
buon fine come sperava e se lei era solamente tanto timida da
non avere il coraggio di incontrarlo di nuovo. In qualunque caso, la
cosa lo stuzzicò parecchio, talmente tanto da ritrovarsi per
la seconda volta davanti alla porta di casa sua. Per precauzione,
quella volta, si portò una spazzola ed uno specchio per
sistemarsi prima di bussare alla sua porta. Li tirò fuori
dalle tasche dei pantaloni e cominciò a pettinarsi con cura
i capelli, sorridendo alla sua immagine specchiata nel suo piccolo
specchio. Inutile negarlo: Sasuke si trovava irresistibile, talmente
tanto da volersi quasi sedurre da solo ─ ma almeno il cervello ce
l'aveva, quindi per nostra fortuna, non si sarebbe messo a farsi i
complimenti da solo come un idiota. Dopo essersi sistemato
con cura i capelli, aprì la bocca e fece riflettere
l'immagine dei suoi denti sullo specchio: più bianchi della
neve, perfetti come sempre ─ era un suo pensiero, ovviamente;
la modestia non gli mancava di certo. Si annusò
i vestiti per verificare che profumasse ancora, e ovviamente era
più profumato di un fiore ─ la narratrice ci tiene a dire
che Sasuke si riteneva più elegante, bello e addirittura
più aromatizzato di una rosa; incredibile!
Infine si sistemò con cura i vestiti e posò
specchio e spazzola dentro le tasche dei pantaloni, per poi schiarirsi
più volte la voce. A quanto pare ci teneva a fare bella
figura con Sakura, essendo l'unica - forse - a non essere caduta ai
suoi pedi. Dopo ciò, fece un passo avanti e bussò
alla porta almeno tre volte di fila, aspettando che la ragazza in
questione venisse ad aprire. In quel preciso istante si sentiva pieno
di sé e bello come il sole ─ davvero, davvero strano che si
sentisse l'uomo più bello sulla Terra. Era
sicuro che avrebbe acciuffato il cuore della dolce Sakura con una
semplice occhiata, ritenendo il suo sguardo il più profondo
e penetrabile ─ basta
complimenti...
Dopo qualche secondo, la porta rimasta chiusa fino a quel momento si
aprì all'improvviso. Sasuke sfoderò il
suo ─ per lui,
magnifico sorriso e osservò la ragazza fare capolino con la
testa, per vedere chi fosse. Notando che era lui, tirò un
sospiro ed aprì del tutto la porta, lasciando intravedere
solo il legno del suo pavimento e qualche mobile accostato
lì vicino.
«Buon pomeriggio, Sakura» Pronunciò
subito lui, con tono pacato. L'espressione della ragazza non lasciava
intravedere niente, solo un po' di rabbia che, però, Sasuke
non riuscì a notare. Purtroppo per lui.
«Che ci fai qua?» Domandò acida, a
braccia conserte. Il ragazzo fece un passo avanti per avvicinarsi di
più a lei e osservarla meglio, sperando che si perdesse nei
suoi occhi iponitici ─ davvero
troppa modestia, Sasuke.
«Avevo voglia di passare del tempo con te, quindi volevo
sapere se per caso adesso sei libera» Nonostante Sakura non
fosse di buon umore come lui immaginava, quest'ultimo continuava a
sorridere e ad adoperare la sua nuova tattica che aveva preparato solo
ed esclusivamente per lei. Più
in là, durante il loro "appuntamento", ne parleremo
così da farvi un'idea chiara sulle intenzioni del ragazzo.
«Ma davvero? Che gentile» Sasuke era riuscito a
notare il tono sarcastico usato dalla sua "preda", ma decise di
ignorarlo completamente per andare avanti col suo piano. Niente avrebbe
ostacolato lui e la sua donna ─ no Sasuke, non è
ancora tua, non accellerare troppo i tempi.
«Allora? Vuoi uscire con me?» Insistette, questa
volta con tono più dolce. Nonostante Sakura stesse facendo
di tutto per resistere alla tentazione di accettare, qualcosa dentro di
lei voleva verificare che quello che aveva visto la scorsa notte non
fosse un Sasuke cafone e che ci provava con tutte, ma che era come il
ragazzo che lei aveva sempre amato e che voleva al suo fianco.
L'aspetto era quello, anche un po' della sua personalità
pareva essere uguale a quella dell'originale. Forse il modo di vestire
era abbastanza diverso, dato che si vedeva che questo Sasuke ci teneva
in particolar modo al proprio aspetto e quindi indossava abiti che
mettevano in risalto il suo fascino ─ qualcosa mi dice che Sasuke
è un patito della moda, o forse è solo una mia
impressione?
«Beh, Sasuke-kun...» Disse timidamente lei, con le
guance imporporate. A quella visione, Sasuke credette di aver fatto
breccia nel suo cuore. Si sentiva fiero di sé e
sentì di essere tornato il solito ragazzo capace di
conquistare qualsiasi ragazza, che nessuna poteva resistergli, nemmeno
quella con la personalità più difficile e con i
gusti più strambi. Era sul punto di dirle qualcosa, parole
dolci che l'avrebbero sicuramente portata a fidarsi di lui senza alcun
indugio, ma un «Sasuke-kun!» alle sue spalle lo
fece distrarre e voltare dietro di sé. Inutile dire che
quella voce femminile non gli era nuova, essendo quella ragazza una
delle sue tante conquiste. Quest'ultima aveva dei lunghi capelli
biondi, alcune ciocche cadevano soavi sulle spalle e si posavano con
leggerezza sulla sua schiena, coprendola completamente. I suoi occhi
erano azzurri e la sua pelle era molto chiara, e sembrava essere ancora
più bianca sotto la luce del sole che la ricopriva. Era
vestita di un abito leggero, completamente bianco e portava un semplice
cappotto di jeans che le copriva le spalle e le braccia.
«Sasuke-kun.. avevo così tanta voglia di
rivederti» Disse la ragazza, avvicinandosi timidamente a lui.
Quest'ultimo sorrise intenerito ma, più che altro,
perché era fiero di aver conquistato una tale bellezza ─ santa pazienza!
«Anche io, Aika» Sorrise in seguito, osservando il
sorriso della ragazza in questione che andava spengendosi. Sasuke la
osservò con attenzione, non capendo perché, tutto
d'un tratto, quest'ultima sembrava essersi incupita.
«Aika?» Disse la ragazza, con tono severo.
«Io non mi chiamo Aika» Dopo quella rivelazione,
Sasuke ci rifletté un attimo sopra. Non ricordava quasi mai
i nomi di tutte le ragazze che conquistava, a volte li confondeva e
raramente riusciva ad azzeccarli. Per questo motivo evitava di
chiamarle per nome quando le incontrava, ma quella volta aveva fatto
un'eccezione perché era stato sicuro che la ragazza in
questione si chiamasse in quel modo ─ passo falso, eh?
«Quando ti guardo mi vengono in mente tante parole con cui
creare una canzone d'amore, ed Aika significa proprio questo.
È un soprannome che ho voluto darti, non ti piace o lo trovi
troppo banale per una meraviglia come te?» Strano ma vero,
quelle parole avevano avuto effetto sulla ragazza, tanto che il suo
viso divenne completamente rosso nell'udire ciò che Sasuke
aveva detto. A quanto pare era capace di uscire da quelle situazioni
senza alcuna fatica, essendo abbastanza astuto da poter giocherellare
con i suoi stessi errori come voleva ─ io lo ritengo un ragazzo
fortunato.
La conversazione era finita dopo qualche minuto e la ragazza se n'era
andata, lasciando Sasuke in balia della modestia. Nella sua mente
scorrevano solo complimenti rivolti alla sua persona: in quel momento
si stava ritenendo il più furbo dei furbi, il genio dei geni
e colui che conosceva le ragazze meglio di chiunque altro. Se fosse
stato un ragazzo qualunque invece di sé stesso,
probabilmente avrebbe fatto di tutto per diventare come lui e si
sarebbe soprannominato "Sasuke-sensei: colui che ti insegna come
parlare con il cuore di una ragazza" ─ la ritengo una cosa molto triste.
Dopo essersi fatto anche troppi complimenti nella sua testa, decise di
tornare a dedicare finalmente attenzione a Sakura, che aveva ignorato
fino a quel momento. Si portò una mano tra i capelli e si
scostò qualche ciocca, scoprendo totalmente la sua fronte.
Sorrise beffardo al ripensare a come aveva superato brillantemente
l'ostacolo avuto con quella ragazza, ma ora doveva darsi un po' di
contegno e pensare alla prossima mossa da fare con la sua dolce Sakura
─ non capisci che non
è tua?
«Ti chiedo scusa per questa breve interruzione, ma adesso
sono libero di essere t--..» Sasuke, dopo aver aperto gli
occhi e aver portato lo sguardo sulla porta di casa della ragazza, si
rese conto che era chiusa e che di lei non c'era alcuna traccia.
Notò solo un foglietto davanti all'uscio e, incuriosito, lo
prese tra le mani e vide che c'era scritto qualcosa sopra.
"Se osi farti rivedere
ti tiro un pugno talmente forte da farti volare dall'altra parte del
villaggio. Sakura." Sospirò
pesantemente a leggere quel biglietto, pensando che, molto
probabilmente, aveva sbagliato a dare maggior attenzione alla bionda
piuttosto che al suo vero obiettivo. Sapeva bene quanto le ragazze
diventavano gelose quando un ragazzo dava maggior attenzione ad
un'altra, e quella volta pensò di aver commesso davvero un
grave errore. Aveva abbassato la guardia e non aveva messo in atto la
sua tattica di conquista esclusiva per la ragazza dai capelli rosa ─ ben ti sta!
Nonostante questo, non si sarebbe arreso e avrebbe continuato nella sua
missione per conquistare il cuore di Sakura Haruno. Aveva capito, in
qualche modo, che quella sarebbe stata un'ardua missione ma che niente
e nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea: lei doveva essere
assolutamente sua. Non si era mai ritrovato a fronteggiare una ragazza
che non lo voleva e che non cadeva nei suoi classici tranelli, ma aveva
un sacco di assi nella manica e li aveva tenuti tutti nascosti nel caso
avesse incontrato qualcuna come Sakura ─ almeno qualcosa di intelligente
lo ha fatto, dai.
Ci saranno altre occasioni per Sasuke di provare a conquistare la
violenta ma dolce Sakura, però una domanda sorge spontanea:
ce la farà a portare avanti la sua ambizione o lei si
mostrerà talmente difficile da mettere in
difficoltà il nostro rubacuori tenebroso?
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Salve a tutti i lettori!
Mi voglio del male, lo sento. Ho già altre long da portare
avanti (su altri fandom), ma non ho resistito alla tentazione di
iniziarne un'altra. Dopo aver visto "Road to Ninja" ed essermi fatta
una fragorosa risata ─ ed essermi innamorata di quel playboy di Sasuke,
ho voluto cimentarmi in questa - lo ammetto - strana storia. Sakura,
dopo averlo visto flirtare con altre ragazze, ha capito che non
è il Sasuke di cui è innamorata, quindi mi mi
sono domandata "se Sasuke fosse andato da lei dopo aver notato che
Sakura non lo cercava, cosa sarebbe successo dopo?". È stata
un'idea folle ma volevo assolutamente cimentarmi in questa stramba
idea. Volevo soprattutto scrivere qualcosa su questo Sasuke
completamente diverso ─ ma che io amo quasi più
dell'originale dato che mi fa crepare dal ridere, e provare a renderlo
esageratamente fissato con le donne (almeno nel film sembra esserlo ed
ho un sacco di idee per questo povero disgraziato ─
probabilmente ne prenderà anche tante da Sakura xD). Ci
tengo pure a dire che è la prima volta che mi metto a
scrivere qualcosa di demenziale/comico ─ come già
scritto nell'introduzione, quindi siate clementi e potrò
capire se invece di farvi ridere vi farà deprimere.
Però potrò almeno dire di averci provato!
Spero comunque che la seguiate e che vi strappi almeno un sorriso, e ci
terrei veramente tanto se mi deste una vostra opinione. Potete anche
darmi qualche idea per i capitoli futuri se volete, così
magari potreste vedere delle vostre "fantasie" diventare
realtà ─ non proprio, ma chi lo sa!
Non credo la farò durare tanto, ma se avrà
successo probabilmente cercherò di aggiungere qualche
capitolo in più a quelli che ho in mente.
Grazie per averla letta e spero vi sia piaciuto questo primo capitolo.
Alla prossima!
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