Quella
mattina, come ogni mattina del primo settembre, l'espresso per
Hogwarts correva veloce per portare tutti gli studenti nella famosa
scuola.
E
come ogni mattina da ormai sei anni, questo era il settimo, mi cercai
uno scompartimento tranquillo dove passare tutta la durata del
viaggio. E accanto a me c'era Scorpius. Quello sarebbe stato il
nostro ultimo anno e mi sentivo strana. L'ultima volta che avrei
preso quel treno per andare a Hogwarts. Ci sarei salita di nuovo solo
per andare a casa alla fine dell'anno.
Hogwarts
mi sarebbe mancata, ma sapevo che era una cosa comune a tutti quelli
che l'avevano frequentata e che l'avrebbero frequentata in futuro.
Diventava una parte della tua vita, quindi era normale esserci
affezionati.
Mi
sedetti sul sedile e Scorpius mi imitò mettendosi accanto a
me.
-a
che pensi?- mi chiese guardandomi.
Dovevo
sembrare triste.
-che
questo è l'ultimo anno. La cosa non ti rende triste?-
chiesi.
Lui
mi guardò triste.
-si.
Ma non possiamo farci niente. E se proprio non vogliamo abbandonarla
possiamo sempre farci bocciare-. Scoppiammo a ridere insieme. L'idea
di essere bocciati era divertente.
Poi
tornai seria e guardai fuori dal finestrino.
Quel
giorno il sole splendeva felice.
Speravo
proprio che quell'anno scolastico, l'ultimo, sarebbe stato felice in
quel modo......
*************
“io
sono triste perché sarà l'ultimo anno da passare
con te” questo
dovevo dirgli. Eravamo soli, stavamo dicendoci cosa ci sarebbe
mancato di più di Hogwarts e io avrei potuto dirgli
benissimo cosa
mi sarebbe mancato.
“mi
sarebbe mancato vederti ogni mattina mentre fai colazione, starti
vicino a lezione, guardare come ti concentri oppure quando sei
sovrappensiero.
Passare
i pomeriggi con te a ridere e scherzare oppure a studiare, e
guardarti mentre pensi che stò studiando.” forse
gli avrebbe fatto
piacere sapere tutte queste cose o forse l'avrebbe trovato strano.
Avrei potuto dirgli tante di queste cose.
E
invece la guardai mentre osservava il cielo pensierosa, con la gola
asciutta e il cuore che batteva forte.
Quello
sarebbe stato l'ultimo anno, l'ultimo anno in cui sarei potuto starle
accanto. Finita la scuola le nostre strade si sarebbero potute
perdere per sempre.
Questa
era l'ultima occasione per provare davvero a mostrargli i miei
sentimenti. Dovevo trovare il coraggio di dirgli quello che provavo.
Magari non tutto in una volta.
Sarebbe
bastato un po' per volta. Magari iniziando da una frase su quanto mi
sarebbe mancata.
Non
poteva essere così difficile.
-Rose-
la chiamai. Lei si voltò e mi guardò negli occhi
sorridendo.
Deglutii
al vuoto. Non mi sentivo più la voce.
Non
mi ricordavo più niente, vedevo solo lei.
Che
mi guardava curiosa, poi accigliata, forse preoccupata della mia
sanità mentale.
Allora
distolsi lo sguardo e guardai il libro che aveva uscito dalla
valigia.
-leggi
Italo Calvino? Com'è?- domandai in fretta.
-interessante.
Tu l'hai mai letto? Io adesso sto leggendo il cavaliere inesistente.
È bello, mi piace come scrive- rispose Rose, distogliendo
anche lei
lo sguardo. E io risposi tranquillamente, mentre dentro di me mi
maledivo per la mia mancanza di coraggio.
Non
sarei mai riuscito a dirgli quanto gli volevo bene....
**********
Guardai
il castello che comparve in tutta la sua immensità davanti a
noi,
nella notte. Ero decisamente troppo malinconica quel giorno. Mi venne
quasi da piangere a guardarla così, da lontano.....
Decisamente
troppo emotiva...ma infondo avevo la scusa, l'essere donna porta per
una settimana al mese l'essere molto sensibili. E mi sentivo come una
bomba ad orologeria. Salii sulla carrozza insieme ai miei cugini e a
Scorpius. Non che le cose fossero migliorate tra loro.
Albus,
Hugo e Lily infatti ignorarono Scorpius e lui rimase in silenzio a
guardare fuori dal finestrino.
Per
evitare l'ennesima lite che non avrebbe portato da nessuna parte come
al solito, mi arresi a parlare con entrambi senza che loro entrassero
in relazione.
-Come
sta Geremy?- chiesi a Lily. Geremy era il suo nuovo ragazzo da ormai
cinque mesi.
-bene.
Era tutto contento di essere stato scelto come prefetto. Mi
è
mancato in tutto questo tempo-.
Rispose
quasi ne fosse sorpresa. In genere le sue storie non duravano oltre
quei due mesi di separazione.
Invece
questa volta lui gli era mancato. Sorrisi.
Questa
volta magari avevo trovato davvero la persona giusta. E per la gioia
di Albus era della sua stessa casa e aveva la sua stessa
età. E
Geremy trovava che Albus fosse mitico, per usare una sua espressione,
quindi aveva sia rispetto per lui che per Lily. Il che lo
tranquillizzava.
-già,
purtroppo per me ho visto come l'hai salutato- sbraitò Albus
accigliato. Va bene, era tranquillizzato solo un po'....
-non
è colpa mia se tu compari sempre nei momenti meno adeguati.
Mettiti
un campanello al collo come le mucche, così posso sentirti
arrivare
ed evitiamo che ti arrabbi-
scoppiammo
tutti a ridere per la battuta di Lily, tranne Albus, che
però
sorrise sempre accigliato.
-così
chissà cosa combineresti. Almeno la possibilità
che io spunti dal
nulla ti ferma, oppure no?- domandò.
Vidi
Lily ridere e poi rispondere -ti odio quando fai il santerellino. E
pensa poi a cosa fai tu con Amber. Oggi non vi siete proprio fatti
vedere in giro. Dove vi siete nascosti?- domandò lei,
sapendo di
metterlo a tacere.
E
infatti lui arrossì e guardò fuori dal
finestrino.
-siamo
arrivati- disse in fretta e uscì, mentre la sorella lo
inseguiva.
-avanti,
sputa il rospo!!!!- gli gridò dietro.
Scesi
anch'io dalla carrozza seguita da Hugo, che rideva guardando i due
cugini, e Scorpius, anche lui sorridente per la scenetta.
Il
mio cuore perse un battito. Il mio respiro si bloccò.
Poi
mi diedi della stupida.
Non
potevo reagire così solo per un suo sorriso.
E
neanche per un suo sguardo, come era successo prima sul treno. Dovevo
rimanere con i piedi per terra. E quindi mi avviai con gli altri
verso la sala grande.
Sedendoci
guardai il tavolo dei professori curiosa.
Il
nostro professore di difesa contro le arti oscure era andato in
pensione l'anno scorso. E avevo sentito che la McGranitt si era
lamentata sul fatto che non riusciva a trovare un sostituto decente.
Tutti i professori erano seduti e chiacchieravano tra loro.
E
il mio sguardo si fermò sul nuovo professore di difesa
contro le
arti oscure. Anche lui mi scrutò e sorrise, guardandomi con
i suoi
occhi verdi.
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Sono
tornata, per la gioia di qualcuno e forse per il tormento di qualcun
altro....
Deve
dire la verità, volevo lasciare con più suspense
ma penso che sia
facile individuare il nuovo prof....
E
così sono tornata con questo continuo.
Ho
cambiato un po' la forma...
adesso
parlo in prima persona (mi sono resa conto che mi viene meglio,
almeno spero), quasi sempre
dal
punto di vista di Rose ma farò parlare anche gli altri,
perché la
storia non riguarda solo lei.
Un
grazie speciale alle mie prima due fan:
VI
VOGLIO UN MONDO DI BENE.
QUESTA
STORIA LA DEDICO A VOI DUE CHE MI AVETE AIUTATO SIA CON SUGGERIMENTI
SIA PER LA VOSTRA SINCERA VOGLIA DI LEGGERE QUALCHE MIA NUOVA PAZZIA!
Spero
vi piaccia questo capitolo. Mi metto subito a scrivere il secondo,
però non so se riesco a pubblicarlo entro oggi.
Baci
a tutti! Naturalmente aspetto consigli e critiche, anche cattive, per
migliorare! Grazie mille a chi leggerà!
Baci!
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