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Autore: soniabangel
Titolo: A Natale puoi!
Fandom: Queer as Folk
Coppia: Justin e Brian
I personaggi non sono
miei (almeno lo fossero) e li ho usati senza il permesso dei
proprietari ma da questo scritto non ci ricavo nulla.
A Natale puoi!
Ti alzi dal letto e
guardi lo splendido uomo che ancora sta dormendo. Brian è
sdraiato sulla pancia, la gamba sinistra è leggermente piegata,
la destra è distesa.
Il tuo sguardo
indugia pochi attimi sul suo sedere e subito lo distogli. La vista del
tuo uomo nudo ti eccita e non puoi permetterti di cedere in tentazioni,
hai da fare.
Recuperati gli
abiti, silenziosamente abbandoni la camera e ti rivesti. Tra poco Brian
si accorgerà che non sei più a letto e devi sbrigarti.
Passi accanto all'albero di Natale e inserisci la spina nella presa per accendere le luci.
È il primo
anno, da quando vivi in casa di Brian, che l'uomo ha acconsentito a
farti addobbare il loft e non hai neppure dovuto impegnarti più
di tanto per avere il suo permesso. Non hai neppure dovuto convincerlo
usando il sesso. Brian ha acconsentito senza batter ciglio.
Osservi ammirato l'albero di Natale e ti senti pronto per la mossa successiva.
Conosci Brian da
dodici anni e da tre vivete insieme, ossia dal giorno in cui tu,
affermato artista, hai lasciato New York per tornare a casa e
riprenderti il posto accanto a Brian, posto che è sempre stato
tuo.
Un rumore
proveniente dalla camera ti ricorda che devi sbrigarti e corri in
cucina per prendere il regalo per Brian. Lo hai nascosto in una pentola
perché sai che è l'unico posto in cui Brian non avrebbe
mai cercato. Brian e le stoviglie sono due cose incompatibili.
Afferrato il
cofanetto corri a metterlo sotto l'albero, accanto agli altri regali, e
guardi verso la camera. Brian si è alzato. Entro poco potrai
consegnargli il tuo regalo speciale, anche se hai un po' di timore. Non
sai come reagirà. Se si incazzerà o se, semplicemente, ti
riderà in faccia, ma sai di doverci provare.
Fermo accanto
all'albero guardi Brian indossare i pantaloni della tuta e una
magliettina bianca e quasi ti dispiace che abbia coperto il suo
bellissimo corpo perché non ti stancheresti mai di guardarlo.
Brian scende gli
scalini e guarda l'albero acceso. Poi guarda te. Forse la tua
espressione ti sta tradendo perché lui sorride in modo strano,
come se si aspettasse qualcosa di particolare e, in effetti, è
così.
Ti senti eccitato
e anche un po' stupido, ma hai deciso e non ti importano le conseguenze
del tuo gesto. Ci hai pensato a lungo, hai osservato Brian tante volte
e alla fine hai capito che lo vuoi fare, che lo devi fare per te
stesso, per lui, per Voi.
Prontamente ti
chini, afferri il piccolo cofanetto da sotto l'albero e tendi il
braccio verso Brian. Sai che l'ha riconosciuto, in fondo lo aveva
comprato lui. Ciò che leggi nel suo sguardo è lo stupore
di ritrovarlo, dopo tanti anni, tra le tue mani.
Senza mai
togliere lo sguardo dal suo apri il cofanetto, pieghi la gamba destra
mentre il ginocchio sinistro si posa sul caldo parquet.
Di nuovo ti senti
un po' stupido e immagini che Brian ti trovi ridicolo perché sai
che odia il romanticismo, però ti ricordi che aveva acquistato
un castello per te, per convincerti a sposarlo. Cosa sarà mai il
tuo inginocchiarsi di fronte a lui se paragonato al suo gesto?
Ma non ti
interessa stabilire chi dei due sia stato più pateticamente
romantico, l'unica cosa che conta è la sua reazione alla tua
proposta che gli stai facendo senza dire una parola, solo stando
immobile di fronte a lui, con un ginocchio a terra e il braccio teso
che mostra le fedi che lui aveva acquistato sette anni prima e che tu
hai recuperato dall'orefice e hai conservato per tanto tempo.
E ora sei pronto
a sfidare il destino perché sai che anche Brian è pronto,
deve solo trovare la forza di dire sì.
E Brian ti osserva per un tempo infinito. Osserva la tua mano, osserva le fedi.
Il tuo cuore
batte sempre più forte, ma non dici nulla. Continui a fissarlo
in silenzio reggendo quella piccola scatola che ogni secondo che passa
pesa sempre di più.
E finalmente sul
suo volto compare un'espressione che ricordi, che nonostante i sette
anni passati è sempre scolpita nella tua mente, l'espressione di
quando lui ti chiese di sposarlo e allora capisci che hai fatto la
scelta giusta e sorridi perché ti viene in mente una canzoncina
che hai sentito qualche giorno prima e capisci che è vero: a
Natale puoi!
Fine
Il
Natale è passato ma l'idea mi è venuta oggi sentendo la
canzoncina che ho menzionato e ho deciso di pubblicarla lo stesso.
Buon Anno a Tutti!
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