addio per sempre

di piccola_lupacchiotta
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Oh, la mia cara Elena credo che tu sia una delle signore più importanti nella mia giovane vita, ricordo le tue parole di quell'ultimo giorno, l'ultimo giorno in cui ci siamo viste.
 "ricordati i grandi pensatori camminavano".
Quelle tue ultime parole mi hanno lasciato da pensare, sì i grandi pensatori camminavano, ma tutto questo cosa centra con me?
 Lo so avevo risposto alla tua domanda raccontandoti di come camminare per la voglia di farlo e per la consapevolezza di far cambiare il mio corpo mi rendeva felice, ma le tue parole mi hanno turbato.
Perchè diventa così difficile  credere che una persona come me abbia voglia di  dimagrire cambiare, mettersi in gioco, avere una storia d'amore? Forse perchè sono diversa? Forse perchè cammino per dar voce ai miei pensieri più profondi? Forse se tutto fosse continuato avrei trovato delle risposte, ma perchè la mia vita deve essere così diversa, così maledettamente diversa? Non poter fare ciò che voglio senza suscitare negli altri un'idea diversa, l'illusione di aver un secondo fine.
Ci salutammo per quello che fu  il nostro ultimo saluto.
Mi voltai e ti osservai camminare con la tua cagnolina verso la campagna, poi ripartii anch'io.
Ero nell'incrocio del viale "C.Colombo" incontrai il ragazzo dei miei sogni, ma ovviamente solo il mio migliore amico con la sua attuale ragazza, una bionda tutta curve, di plastica, ovviamente e, fu in questo incrocio dove tutto diventò nero.
Stavano attraversando distrattamente la strada, ovvero non videro il camioncino che si stava avvicinando.
Mi lanciai in strada e li spinsi sul ciglio opposto portandoli in salvo e rimanendo  vittima di quell'incidente.
Ero felice. Amche se io non  volevo morire, mai avevo pensato di morire prima di aver realizzato i miei sogni.
Anche se sdraiata sull'asfalto in una pozza di sangue, del mio sangue, ero contenta avevo fatto del bene avevo capito a fondo un senso della  vita.
 Avevo ascoltato infine la sua voce, un urlo, un misto di dolore, pianto e paura  "Aria, perchè l'hai fatto?"  rimasi sorpresa nel trovare il fiato necessario per rispondergli, mi stringeva a sè un braccio sotto schiena tenendomi sollevata, tamponava la mia ferita sul fianco con la sua felpa rossa " l'ho fatto perchè era giusto così, avrei fatto molto di più, ma è finita così come doveva finire salvando la persona che amo" lo sentivo singhiozzare, aveva appoggiato la testa sul mio petto, mi stringeva a sé come una neonata e io cullata dal suo dondolare dal suono della sirena che arrivava ma che sarebbe rimasta sempre troppo distante gli sussurrai in un ultimo sussurro "addio".  


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ciao a tutti!
spero vi piaccia.
personalmente non so come sia uscita dalla mia testa, ma la pubblico per sapere se vi può piacere. per favore recensite, mi farebbe molto piacere

baci
piccola_lupacchiotta




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