NdA: I personaggi non mi appartengono e la storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
-Chérie!- fece Anna a Nunzia facendole cenno di accomodarsi sul divano in pelle.
-Buongiorno Signo'- rispose la ragazza.-Come mai mi avete fatto venire prima? Agg capit che è volontariato, ma ora ve ne state un poco approfittan!
-Mon amour! Oggi non devi lavorare, mi devi solo ascoltare!- chiari' la francese.
-E che mi dovete dire!- chiese la ragazza iniziando a limare le unghie e a masticare come una mucca al pascolo.
-Come dire i tuoi modi sono così variopinti, colorati, spumeggianti, vorrei cercare di darti una lezione di bon ton!
-Che mi volete dare?- iniziò Nunzia a spazientirsi e in più non aveva capito l'ultima parola.
-Sei elegantissima, ma lo potresti essere ancora di più!- rispose Anna dolcemente.
-Vi ringrazio!- disse la ragazza con tono vanesio.
-Ecco mon amour, non devi dare del voi, ma del lei!-
Con aria molto interrogativa Nunzia chiese:
-E a chi lo deve dare del lei?-
-Ma mon amour a tutte le persone adulte che non conosci, sia uomini che donne!-
-Azz e comm facc a dare del lei ad un uomo e mettere u congiuntiv vicin???- chiese Nunzia con tono molto perplesso.
Anna capì che era una battaglia persa sin dall'inizio e continuò facendo spallucce:
-Chérie tu sei bella e brava come sei, lasciamo perdere questa lezione-
-Accussi' mi piacit Signora Anna! Oggi allora non dobbiamo lavorare?- fece la ragazza mettendosi la borsetta sulla piegatura del braccio.
Anna fece cenno di no, arrendendosi alla lezione di bon ton.
-C vrimm riman, cia' cia'!- |