Adventure Of Love

di faithlena
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~~L'orologio va avanti, il tempo scorre ed io sono ancora seduta aspettando.

«Il treno Milano- Roma è in partenza.» annunciano dall'altoparlante.

Mio padre mi aiuta con le valigie e mi accompagnano tutti vicino all'entrata.

«Abbi cura di te, tesoro» continua a ripetere mamma mentre mi abbraccia.

«Stai attenta.» sussurra mio padre.

Saluto tutti e salendo sul treno, vedo mio fratello dietro di me.

«Chiamami quando arrivi e mi raccomando ai ragazzi, non dare confidenza a nessuno. Ti voglio bene.»

«Te ne voglio tanto anch'io e puoi stare tranquillo, ora vado. Ci sentiamo dopo» e ci abbracciamo.

Fortunatamente ho il posto vicino al finestrino e spero che nella mia cabina possano esserci persone tranquille e silenziose.

«Buonasera» mormora un ragazzo.

«Buonasera!» rispondo e mentre lui si accomoda prendo le cuffie ed il libro.

«Sai ho visto il film, mi ha fatto scendere qualche lacrima.»

«Io adoro Nicholas Sparks ed i suoi film e libri, mi fa piacere.»

Squilla il telefono.

«Faith, scusami ma ho perso il treno, non mi uccidere. Prenderò quello dopo alle 19, te lo prometto.» urla Sophie.

Sospiro. «Tranquilla, ci vediamo a Roma per le 21! Ora devo proprio andare, a dopo.» e riaggancio.

Mi aspettavo proprio una sua chiamata ed immaginavo che aveva perso il treno. Le cose sono due: o è in anticipo o in ritardo, mai una via di mezzo.

Guardo l'orologio, sono le 18 e splende ancora il sole.

Chiamo il taxi e gli chiedo di lasciarmi vicino al Ponte Sant'Angelo, ho bisogno di fare delle foto.

Ho sempre pensato che Roma sia la città più bella al mondo e ne sono ancora convinta nonostante io non l'abbia mai visitata per bene e mi piacerebbe davvero.

Non ricordandomi la via, prendo l'agenda e controllo.

«Via Flaminio! Ed ora come ci arrivo? Ho anche il telefono quasi scarico. Devo chiedere indicazioni.» penso tra me e me.

Passano molte persone davanti a me che parlano diverse lingue ma tra la folla riesco a sentire la voce di un italiano e mi avvicino.

«Salve, mi scusi, mi saprebbe dire dove si trova Via Flaminio n.98?» mormoro.

«Ciao, guarda io abito in un palazzo vicino e devo tornare a casa, se vuoi ti posso dare un passaggio.»

Lo guardo attentamente per cercare d'inquadrare il tipo di persona e mi farmi un'idea.

«Tranquilla, ti puoi fidare. Non sono né armato né ho l'intenzione di derubarti, mi sembri solo un po' confusa e vorrei darti una mano.»

«Mi fa molto piacere, accetto.»

Il sole sta andando via ed il paesaggio è più bello di quanto mi potessi ricordare.

Saliamo in macchina e il mio sguardo è fisso sul finestrino, pronto ad ammirare nuovi luoghi da ricordare. E' questo il bello del visitare una città nuova.

«Tragitto abbastanza silenzioso ma piacevole, comunque io sono Pietro e mi piacerebbe rivederti.» dice con un sorriso, uno di quelli grandi e belli.

«Piacere mio, Faith! E sì, anche a me. Ti lascio il mio numero, ora vado! A presto» rispondo.

Mi apre lo sportello e mi aiuta con le valigie lasciandomele davanti al portone e non posso fare a meno che ringraziarlo di cuore.

Rimango fuori fino a quando non lo vedo più con la macchina ed entrando il portiere mi dà il benvenuto e mi accompagna nell'ascensore.

La casa è più bella rispetto a quella nella foto, è più grande e bella; c'è quest'aria che ti fa sentire già parte della casa.

Poggio le valigie nella mia camera e chiamo Sophie.

«Hey! Io sono appena entrata a casa, è stupenda! Tu dove sei?»

«Il tuo treno ha fatto ritardo? Comunque mezz'ora e sono alla stazione, ho già prenotato il taxi.»

«No, mi sono fermata a guardare il paesaggio ed un ragazzo molto carino mi ha accompagnata a casa! Ora vado, ti racconto tutto dopo.» e chiudo la chiamata.

Chiamo casa e parlo con tutti, ora sono più tranquilli e lo posso essere anche io.

Nell'attesa di Sophie sistemo i vestiti nell'armadio e mi allungo sul divano pensando a tutto ciò che dobbiamo comprare: Ikea e Tiger, ho bisogno di voi. E' vero, alcune cose le ho portate da casa e qui, alla fine, mancano poche cose, i proprietari sono stati davvero carini a lasciarci alcuni oggetti per la cucina e molti mobili.

Bussano alla porta.

«La tua meravigliosa coinquilina è qui, apri!» urla Sophie.

Appena la vedo il mio cuore si rallegra e l'abbraccio forte a me.

«Quanto mi sei mancata piccola S!» mormoro.

«Anche tu! Ora fammi entrare, voglio vedere!»

Gira per tutta la casa con la bocca aperta e non riesce a credere ai suoi occhi.

«Ma è meravigliosa! Abbiamo fatto la scelta giusta e paghiamo anche poco. Ti voglio bene Faith e sono felice di poter condividere quest'esperienza con te, non potevo chiedere niente di meglio.» dice e mi abbraccia.

 

 

 





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