I sette Vizi Capitali

di SSJD
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Guardava quel piatto rivestito per intero da quel sottile disco variopinto e fumante.
L’aspetto era a dir poco magnifico.
Quella forma senza spigoli: fastidiosissimi spigoli che, ad ogni piatto, danno un non so che di atteggiamento  irriverente. Per questo i piatti sono rotondi: a nessuno piace mangiare in ceramiche quadrate o addirittura triangolari. Nessuno gradisce quel tedioso senso di sfida che danno quei dannatissimi angoli.
I cerchi sono perfetti.
Nessuno li mangerebbe così come sono.
Per questo motivo si tagliano le torte o le pizze in odiosissime fette triangolari: così possono essere immediatamente ingurgitate per far capire loro chi è il più forte.
Quel cibo era lì, con il bordo di croccante pane bianco che lambiva dolcemente il rilievo più esterno del piatto sottostante.
Cerchio nel cerchio.
Tutto dannatamente perfetto.
Un aspetto assolutamente invitante.
Per non parlare del profumo: un misto di pomodoro, mozzarella e quella deliziosa erbetta spezzettata che dava quel tocco pungente, ma assolutamente indispensabile per rendere quel piatto la sua pietanza preferita. In più, a questo magico intreccio di profumi, giunti per primi al suo infallibile olfatto, si aggiunse quello vellutato, soave e assolutamente immancabile, del più pregiato olio d’oliva.
Lo annusò più e più volte, prima di ‘procedere’ al sezionamento.
“Come si chiama questo cibo?” chiese non riuscendo a togliergli occhi e naso di dosso.
“Pizza, Lord Bills” rispose Whis, mentre l’altro puntava la prima fetta verso la sua bocca famelica.
La punta della fetta andò ad impattare contro il palato e, pochi istanti dopo, i denti felini del dio si serrarono, separando definitivamente la parte più minacciosa della fetta dal resto del suo corpo.
Solo qualche filo di mozzarella filante cercò di resistere al definitivo distacco, con grande sorpresa del Lord che, divertito, aprì sul suo volto un sorriso di assoluta, infinita e ingorda soddisfazione.




 
 




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