Muchness

di thelastenemy
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CAPITOLO 1
Tarrant
 
Tempo. «CAPPELLAIO».
Capelli rossi come il suo nome, testa grande e bianca, bianca come il nome della sua rivale. Quanto è buffo. Come si fa a far rinascere il tempo?
«TAGLIATEGLI LA TESTA».
TU HAI ASSASSINATO IL TEMPO. CAPPELLAAAIO. «Cappellaio», dalle mie labbra esce la sua voce stridula.
«Marzolino», Mallymkun ridacchia. «Il Cappellaio è diventato matto».
Sento una tazza frantumarsi contro la mia testa. «Matto». Ho riflettuto a lungo sulle parole che iniziano per M.
Malinconia. Meraviglie. Moltezza. «Dì la verità, Tarrant». Soave, stupido gatto. «Ti manca già Alice?», rotola nell’aria e lo ritrovo lì, sdraiato sul vento, davanti a me.
Mancanza. Morte. Mirana.
Tic. Se osservi il silenzio puoi vedere il tempo. Tic. Da quando se n’è andata, è tornato. Tic. Il tempo. Tic. Più forte di prima. Tic. Forse invecchierò anch’io con esso. Tic. Invecchierà Lei. Tic. «Tu sai come si uccide il tempo, Stregatto?». Tic. «Io una volta lo sapevo». È forse la mia risata quella che mi fa muovere le labbra? «Ho dimenticato tutto». Mi ha fatto dimenticare tutto.
E se si fosse dimenticata di me? Come se ne era dimenticata da bambina.
Memoria. Tic.
Le lancette continuano a muoversi.
Come si uccide il tempo?
Tic.
Capelli biondi, occhi azzurri, dolce come il tè.
«Non hai dimenticato lei», dice lo Stregatto prima di sparire.




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