Glicine e silenzi
Avanzi nella penombra, leggera come neve, inafferrabile come un sospiro di vento. Un raggio lunare scivola impudente sulle tue mani giunte in preghiera.
Sapore di antico, odore d'incenso, malva e parole non dette, mischiato a sacro silenzio.
Ti senti a casa, qui, attraversata dalle tue impenetrabili riflessioni, mentre parli di una vita vissuta sotto ai riflettori, a cercare un senso per ciò che non c'è più. In compagnia del tuo passato irrisolto, sospesa come un petalo di glicine nelle tenebre irruenti, schiudi il fiore del tuo orgoglio,
raccontandoti.
Lui sa chi sei diventata, sa che sai bastare a te stessa. Ti ascolta, non visto, in una coltre di nebbia lontana, e ti accarezza il capo con fierezza, felice di aver lasciato l'essenza perduta dentro di te.
Te ne convinci ogni volta, prima di varcare l'uscita della Chiesa e di tornare al tuo mondo fatto di maschere e successi.
È così che riesci ad andare avanti, è così che riesci a lasciarlo andare.
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Spazio dell'autrice
Io adoro Zakuro, mi ritrovo a scrivere su di lei anche quando ho la mente concentrata su altro. Da atea convinta, mi sono stranamente ritrovata a dare spazio ai momenti in cui la Mew lupo si reca in Chiesa, anche se da un lato penso che lei vi si recasse soprattutto per la pace che quel luogo le trasmetteva. Ho sempre pensato che parlasse col padre, perciò la mini (molto mini) flash si riferisce a questo; in realtà era nata come drabble per la mia raccolta, ma non solo supera le 100 parole per la mia "sfida", sfora anche le 110 per essere catalogata come tale, così l'ho pubblicata a parte.
Il glicine simboleggia il segreto e la preghiera, è simbolo di sensualità e femminilità, rimanda agli amori perduti (in questo caso l'affetto paterno) ed è una pianta resistente, perciò ho pensato di associare questo fiore a Zakuro. Compatite la mia ripetitività, è che non riesco a smettere di ficcare la presenza della luna dove c'è Zakuro! :P
Spero che questa cosa vi sia piaciuta :) Ho scritto di più nelle note che nella flash(ina) -.- |