Autore:
Alexiel Mihawk | alexiel_hamona
Titolo:
Preludio: vento freddo.
Fandom:
Evangelion
Personaggi:
Misato Katsuragi, Ryoji Kaji
Genere:
Introspettivo, sentimentale, angst
Warning:
missing moment
Rating:
SAFE / SFW
Prompt:
sacrificio
Parole:
327
Note:
storia scritta per il Cow-T #6 indetto da Mari di Challenge;
cronologicamente parlando la storia è ambientata durante gli
anni in
cui Misato e Kaji si frequentavano all'università, subito
dopo la
loro rottura. Volendo può essere letta come prequel a questa.
Preludio:
vento freddo.
Quando
Misato se ne va, per Kaji è un colpo nello stomaco.
Non
riesce a capire o forse non vuole farlo, perché tutto quello
a cui
riesce a pensare è quanto funzionassero bene coppia, a come
fossero
felici insieme; vorrebbe afferrarla per le spalle e strattonarla con
forza, perché Misato deve aprire gli occhi e capire che sta
sbagliando, in fondo lo sa anche lei che insieme sono una forza della
natura.
Chissà,
magari è proprio quello il problema: quel continuo
scontrarsi e
prendersi a parole, per poi finire in un abbraccio caldo sotto le
lenzuola di un letto lasciato sfatto da troppi giorni; quel
punzecchiarsi con fare divertito, andando a colpire, con un pizzico
di malizia, là dove fa più male.
O
forse Misato si è resa conto che funzionano troppo bene, che
la loro
dipendenza l'uno dall'altra è quasi diventata morbosa; sono
arrivati
al punto di completarsi le frasi a vicenda, di capirsi con
un'occhiata; Kaji non nega che la cosa lo spaventi, ma stava cercando
di accettarlo, stava cercando di fare dei sacrifici, dei passi in
avanti verso di lei per riuscire a far funzionare le cose, proprio
come avrebbe fatto chiunque altro al suo posto.
A
Misato, però, non interessano i sacrifici, non interessano i
suoi
sforzi, non le interessa davvero di nulla e la verità, che
non vuole
ammettere né a se stessa né a Kaji, è
che questa relazione sta
diventando troppo importante, troppo stabile, troppo sicura per i
suoi gusti e lei non è certa di essere pronta.
Kaji
la osserva andare via, imprimendosi nella mente la forma leggermente
curva delle sue spalle; si morde la lingua per lo sforzo, ma decide
di non dire nulla, e non fa niente per fermarla, dopotutto è
una sua
scelta e non ha senso cercare di farle cambiare idea, non quando la
conosce così bene ed è consapevole di quanto sia
testarda.
Alla
fine è proprio quello il sacrificio più grande:
lasciarla andare.
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