I care about you. Do you care about me?

di Giokygrimes
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Rick ebbe immediatamente un brutto presentimento. Non aveva visto Daryl in giro per almeno un giorno e il buco era stato fatto proprio quella notte. Ora ne era quasi sicuro: era stato Daryl a fare il varco nella recinzione, ed era scappato. Subito una valanga di domande assalirono la sua mente. Perché era fuggito? Si sentiva in gabbia? Voleva fuggire da qualcuno? Rick si chiedeva come fosse riuscito a vivere fino a prima della catastrofe se non riusciva neanche a stare all'interno di una città circondata da delle palizzate. Daryl era sempre stato di indole un po' selvaggia, ma addirittura fare un buco nel recinto per uscire come se stesse evadendo da un luogo in cui si sentiva oppresso sembrava davvero esagerato. Ma Rick si sentì improvvisamente in colpa. Si rialzó e si avvió verso il nucleo centrale di case da dove era provenuto l'urlo. Arrivato alla fine del viale principale giró l'angolo con la mano già sulla pistola. Vide uno di quei cosi. Aveva la bocca stracolma di sangue e stava masticando voracemente delle membra umane. Ma quello che vide dopo era ancora più straziante. Maggie era stesa sotto lo zombie, aveva il ventre squarciato e stava soffocando nel suo stesso sangue a causa del morso sul collo. Rick rimase lì impalato ma qualche momento dopo aveva già la pistola puntata sull'azzannatore. Sparó. Quel coso cadde con la bocca spalancata proprio accanto a Maggie, in cui poteva vedere ancora la sua stessa carne masticata. Rick corse verso Maggie e le si inginocchió accanto:"M-Maggie stai calma, ora chiamiamo un dottore e si sistemerà tutto..." Non credeva per niente a quello che stava dicendo. Aveva in mente solo il volto di Glenn e come avrebbe reagito. Non ce l'avrebbe fatta a sopportare il lut....no niente era ancora detto. C'era ancora speranza. Una flebile voce di alzò dalla gola della ragazza morsa:"Ti prego Rick, n-non farmi trasformare...ormai è troppo tardi per me. Di a Glenn che lo amo...", riusciva a malapena a parlare. Rick sapeva già che era troppo tardi. Aveva alzato la pistola e aveva il dito sul grilletto. Doveva solo premerlo, ma per lui era impossibile farlo. Ormai la vedeva quasi come una figlia. In quel momento dal fondo del viale arrivó concitata una folla di curiosi che erano stati attirati dalle urla. Il leader scorse la faccia di Glenn.




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