non cambierà mai niente...

di otaku_fangirl_4_ever
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Tomoko era a scuola e, come sempre, nessuno la notava. Ad un tratto tutti i suoi compagni di classe si alzarono dai propri posti e le si avvicinarono. Alcuni di loro le chiesero se volesse andare con loro al karaoke ed altri iniziarono a offrirle il loro aiuto per qualsiasi cosa. Lei associò il tutto all'essere "popolare". Non poteva crederci! Finalmente era diventata popolare! Dopo alcuni secondi di shock si riprese e iniziò, come in automatico, a dare ordini ai propri compagni.
'' Comprami il nuovo numero di quel manga!''
" Comprami qualcosa da mangiare!"
" Fammi i compiti per domani!"
Da lontano iniziò a udire dei passi. I passi si facevano sempre più vicini. Tutti si girarono, in attesa della persona in avvicinamento, e da dietro la porta sopraggiunse il professore che, avvicinatosi a lei, iniziò a scuoterla mentre gridava:" Tomoko! Svegliati o arriverai tardi a scuola!"
Lei si svegliò di soprassalto e si accorse che non c'era nessun professore ma, colui che gridava era sua madre. Pensò " Era solo un sogno. Come se io potessi essere popolare…".
Sua madre incrociò le braccia mentre la guardava. Calò  il silenzio fino a quando sua madre riprese a sbraitare:" Non stare li ferma! Inizia a prepararti!"
Allora Tomoko, mentre lei si allontanava, iniziò a prepararsi e nel frattempo pensava al sogno appena fatto.
Quella mattina non fece colazione e andò di corsa a scuola sperando di non arrivare in ritardo.
Una volta arrivata, entrò nella classe e, sedutasi al suo solito posto, iniziò a fare fantasie yaoi. Come al solito nessuno le parlò e le lezioni passarono molto lentamente. Durante la pausa, mentre mangiava, iniziò un nuovo manga.
Mentre usciva da scuola vide il professore che stava salutando altri studenti. Lei pensò che se avesse camminato più velocemente forse lui non la avrebbe notata. Allora iniziò a velocizzare il passo, ma il professore la notò e la salutò con un " A domani!", lei riuscì a replicare solo con un " A-arrivaderci" detto con un tono di voce appena percettibile, poi corse via.
Mentre tornava a casa si fermò in un combini e comprò un ghiacciolo. Alla cassa il commesso le disse:" fanno 130¥. Ecco a te!". Lei riuscì a dire solo :" G-grazie" e poi corse fuori e andò a casa. Si chiuse nella sua camera e, finito il ghiacciolo, si buttò sul letto e iniziò a giocare a un otome game. Continuò a giocarci fino a quando, a notte fonda, non si addormentò a causa della stanchezza.
Quella notte sognò di essere in una stanza che conteneva infiniti manga e videogames. Stava per scegliere con quale iniziare ma si svegliò ed era già mattina.
Così iniziò un'altra giornata uguale alle altre…




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