Passo
davanti alla tua camera, e una sbirciata all'interno sfugge al mio
controllo e già me ne pento.
Il
colore rosso accostato con quello lucente dell'oro quasi mi acceca.
Fratello,
perchè?
Questa
ribellione riempe di astio i nostri genitori, li vedo sempre più
agitati, sempre più crudeli.
I
sanguesporco disgustano anche me, come potrebbe essere diversamente,
hai ascoltato anche tu le storie che fin da piccoli ci facevano così
paura, facevano sbarrare i nostri enormi occhi.
Cos'è
cambiato in te?
Non
rabbrividisci più al ricordo di quei racconti? Della caccia
alle streghe, che per secoli ha dimezzato tanti di noi, della pretesa
di toccare quella magia che non appartiene a loro?
Il
mio terrore si è trasformato in rabbia, il tuo invece?
Cos'è
questa passione per i babbani?
E'
stata forse una donna? Quella donna quasi svestita che immobile ti
osserva dall'immenso poster appeso?
Non
mi sembra di averla mai vista a scuola.
Vorrei
riaverti indietro, a volte sono lì lì per parlarti, ma
poi scorgo il tuo sorriso derisorio, ribelle, e ogni mia intenzione
muore.
Torno
nella mia camera dimenticandomi di avere un fratello.
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