capitolo4
Capitolo 4. Ciò che
è
Recensione lasciata da: tuttigliunicornisonoviola
a capitolo 4: Ciò che è
Ok nelle note parlavi di una sorpresa ma io non ho capito
qual è. Forse un unicorno puccioso tutto per me? Me lo merito, no? Va bene
anche se non è viola, comunque.
Ok Alice ha fatto apposta a lanciare gli appunti per le
scale per conoscere Giulio. Non c’è niente di male in tutto ciò. Ha anche un
pupazzo a forma di unicorno sul comodino e la amo per questo.
Beh brava, se ne avessi il coraggio lo farei anch’io. No,
non parlo dell’unicorno, ne ho la casa piena, parlo del trucco per conoscere
ragazzi carini. Ma davvero si possono fare cose simili in università? Se sì mi
ci precipito da domani mattina!
Ti saluto aggiorna presto
Recensione lasciata da: alloraforsequindi44
a capitolo 4: Ciò che è
Non mi dispiace questo capitolo. La tua protagonista parla
con le sue amiche e si scopre che lanciare la borsa con tutti gli appunti nella
tromba delle scale è stato un atto deliberato. Per allungare la sua lista di
ragazzi carini, dalla A alla G. Vedo difficile continuare con la H, però. Vabbè
fai tu.
Buon per lei, intendo la protagonista.
Non è mi dispiace come storia. Più o meno, insomma.
Recensione lasciata da: marcelloproust
a capitolo 4: Ciò che è
Apprezzo il fatto che dedichi spazio e non poche risorse
narrative alla narrazione – tutt’altro che semplice in ogni contesto – di tutto
ciò che passa nella testa dei personaggi e che lo fai senza appesantire il
discorso, come se la storia raccontata risiedesse, in ultima analisi, non nelle
vicende che si svolgono attorno ai personaggi, semplici eventi di un mondo
esterno che si infrange come onde del mare sulla spiaggia, al contempo solida
come roccia e friabile come sabbia, della psiche, ma, dicevo, come se la storia
raccontata risiedesse nella evoluzione delle idee interne, nella mutazione, a
volte percettibile ma in certi casi impalpabile, della rappresentazione del
mondo esterno in quello, ben più importante, interno dei pensieri, in questa
mutazione che, a conti fatti, è anche maturazione personale, arco di vita,
tratto di strada da percorrere insieme tra la mente del personaggio e la mente
del lettore. È questa, credo, la storia.
Recensione lasciata da: alexdelmaso
a capitolo 4: ciò che è
Ciao! Ho iniziato adesso a leggere la tua storia! Devo dire che non è male.
Mi piace come imposti i dialoghi, diretti ed efficaci. Dovresti passare a
leggere qualcosa di mio, credo che a volte abbiamo in comune qualcosa nello
stile.
Perbacco questa Alice è un bel peperino! Posso proporti un
breve riassunto per sapere se ho capito tutto fino a qui? Dunque, le cose
stanno così: un giorno la nostra protagonista si sveglia, la incontriamo con il
suo unicorno di peluche, poi va in università, riflette sui ragazzi
interessanti che conosce. Fino a qui non succede praticamente niente, ci
presenti il personaggio. Poi casualmente le si rovescia la borsa per le scale e
un nuovo ragazzo, Giulio, la aiuta a riordinare il contenuto. Parla con questo
tizio. Anzi, fa più che parlare, cerca in tutti i modi di affascinarlo e di
farsi dare il suo numero. Ci riesce perché è un bel peperino, l’abbiamo detto!
Nel frattempo evita il povero Giacomo, l’unico dei suoi spasimanti che non ha
citato fino a quel momento. E se non l’ha citato è perché non è abbastanza
carino, o sbaglio?
Adesso si scopre che rovesciare la borsa non è stato un
caso.
Ho capito tutto? Spero di sì.
Ecco, se posso darti un consiglio, ci vuole un po’ più ritmo
nella narrazione. Dovevi partire da qui, dalla borsa rovesciata, sarebbe stato
più efficace e diretto. Io l’avrei fatto.
Recensione lasciata da: scrittricefangirliana
a capitolo 4: ciò che è
Sono di fretta cara e non ho capito la differenza tra ciò che sembra nel
capitolo prima e ciò che è in questo capitolo. Però è scritto bene.
In pratica stai dicendo che la tua divertente protagonista è
una mangiatrice di uomini? Ingenua e divertente fuori, spietata arrivista
dentro?
Scappo ciao baci
|